Misure restrittive per grandi morosi e contribuenti a rischio(fonte_Facebook:agenziadelleentrate)(www.greenstyle.it)
Novità rilevanti per i contribuenti in tema di cartelle esattoriali: la nuova riforma fiscale introdotta nella Legge di Bilancio 2026.
L’agevolazione, che si basa su criteri di difficoltà economica certificati dall’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), consente di pianificare il pagamento fino a 120 rate mensili, con la possibilità di saltare fino a 8 rate senza perdere i benefici del piano.
Dal 1° gennaio 2000 fino al 31 dicembre 2023 i debiti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione possono essere sanati tramite la nuova Rottamazione quinquies, a patto che i contribuenti dimostrino una reale difficoltà economica e la buona fede nel voler saldare i propri debiti. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha sottolineato che l’obiettivo del Governo è tutelare chi versa in condizioni di disagio finanziario, escludendo da questa sanatoria chi dispone di risorse e ha già manifestato inadempienze.
La misura prevede due modalità di pagamento:
- in un’unica soluzione;
- o in un massimo di 120 rate mensili, equivalenti a 10 anni.
La tolleranza consente di non pagare fino a 8 rate senza perdere il beneficio della definizione agevolata. Tuttavia, la misura non sarà accessibile a tutti: ad esempio, non si potrà aderire chi è decaduto da precedenti dilazioni con scadenza dopo il 18 luglio 2022 e non ha saldato le rate scadute. Inoltre, i piccoli debiti inferiori a 1.000 euro saranno esclusi dalla rateizzazione decennale, anche se non completamente esclusi dalla sanatoria.
Sono esclusi dalla Rottamazione quinquies anche debiti relativi a:
- aiuti di Stato illegittimi da restituire;
- danni erariali accertati dalla Corte dei Conti;
- sanzioni penali.
La domanda di adesione dovrà essere presentata attraverso i canali ufficiali dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione; una volta accettata, il contribuente riceverà un piano dettagliato di pagamento.
Cancellazione automatica e definizioni agevolate: cosa accade ai debiti fiscali più vecchi e di importo contenuto
Parallelamente alla Rottamazione quinquies, negli ultimi anni sono state confermate e aggiornate le misure di cancellazione automatica dei debiti fiscali di modesto importo, che non richiedono alcuna domanda da parte del contribuente.
Le cartelle esattoriali affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione fino al 2015 con importo residuo inferiore a 1.000 euro, appartenenti a persone fisiche o imprese non sottoposte a procedure concorsuali, vengono cancellate automaticamente. Questa misura, introdotta gradualmente negli anni e confermata nelle ultime Leggi di Bilancio, ha l’obiettivo di alleggerire il carico fiscale per i debitori con piccoli importi pendenti e senza necessità di azioni da parte loro.
Per i debiti non rientranti in questo stralcio automatico, sono disponibili altre forme di definizione agevolata, come la rottamazione dei ruoli o la rateizzazione ordinaria, nonché la procedura per il sovraindebitamento, che consente la ristrutturazione o addirittura l’annullamento dei debiti fiscali in situazioni di grave difficoltà.
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione comunica direttamente la cancellazione sul portale dedicato e nel cassetto fiscale del contribuente, ma è consigliabile rivolgersi a un consulente esperto per verificare la propria posizione e valutare le opzioni più vantaggiose.

Il 31 luglio 2024 è stata una data cruciale per chi ha aderito alla precedente Rottamazione quater, con la scadenza del pagamento della quinta rata. È importante sottolineare che, nonostante le voci sulla imminente introduzione della Rottamazione quinquies, il pagamento delle rate già in essere deve essere effettuato per evitare la decadenza dal beneficio e la successiva reiscrizione a ruolo delle somme non versate, con l’aggiunta di sanzioni e interessi.
Il Governo punta a recuperare almeno 130 miliardi di euro dai crediti non riscossi, stimati in circa 1.270 miliardi al 31 dicembre 2024, e la Rottamazione quinquies potrebbe contribuire con un incasso tra i 5 e i 7 miliardi nei primi tre anni di applicazione.
Un nodo ancora aperto riguarda l’eventuale inclusione nella nuova sanatoria dei tributi locali come IMU, TARI, bollo auto e multe stradali: la loro inclusione renderebbe la misura ancora più incisiva, favorendo sia i cittadini sia le imprese che devono regolarizzare molteplici tipologie di debito.
Chi ha un piano di definizione agevolata in corso potrà presentare domanda per la Rottamazione quinquies solo per i debiti affidati all’agente della riscossione dopo il termine del 30 giugno 2022, ampliando così il perimetro delle cartelle sanabili.
