In pochi lo sanno, ma se hai debiti con il Fisco puoi pagare molto meno - Greenstyle.it
Puoi versare un decimo della cartella e pagare molto meno: cosa devi assolutamente sapere se hai un debito con il Fisco.
La normativa fiscale italiana ha subito importanti aggiornamenti con la Legge di Bilancio 2026, che introduce nuove opportunità per i contribuenti alle prese con il pagamento delle cartelle esattoriali.
Grazie alla nuova Rottamazione quinquies, è ora possibile sanare i debiti con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione con modalità di pagamento più flessibili, in particolare per chi si trova in difficoltà economica certificata dall’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).
Nuove opportunità di pagamento per i debitori fiscali
La Rottamazione quinquies consente ai contribuenti di dilazionare il pagamento dei debiti fiscali fino a un massimo di 120 rate mensili, equivalenti a un piano di rimborso di 10 anni. Questa misura rappresenta una svolta significativa rispetto alle precedenti, poiché prevede anche la possibilità di saltare fino a 8 rate senza perdere i benefici della definizione agevolata. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha evidenziato che l’obiettivo della riforma è tutelare chi versa in condizioni di disagio finanziario, escludendo però chi dispone di risorse economiche adeguate e ha già mostrato comportamenti di inadempienza.
Per accedere alla sanatoria, i contribuenti devono dimostrare sia la reale difficoltà economica che la buona fede nel voler saldare i propri debiti. Sono previste due modalità di pagamento: in un’unica soluzione oppure a rate mensili. Tuttavia, la misura non è accessibile a tutti: sono esclusi, ad esempio, coloro che sono decaduti da precedenti dilazioni con scadenza successiva al 18 luglio 2022 e non hanno saldato le rate scadute. Inoltre, i debiti di importo inferiore a 1.000 euro non possono essere rateizzati per 10 anni, anche se rientrano comunque nella sanatoria.
Restano esclusi anche debiti specifici, come quelli derivanti da aiuti di Stato illegittimi da restituire, danni erariali accertati dalla Corte dei Conti e sanzioni penali. La domanda di adesione deve essere presentata attraverso i canali ufficiali dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che una volta accettata fornirà al contribuente un piano dettagliato di pagamento. Parallelamente alla Rottamazione quinquies, è confermata la cancellazione automatica dei debiti fiscali di modesto importo.

Le cartelle esattoriali affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione fino al 2015, con un importo residuo inferiore a 1.000 euro, vengono cancellate automaticamente per persone fisiche e imprese non sottoposte a procedure concorsuali. Questa misura, ormai consolidata, alleggerisce il carico fiscale per i piccoli debitori senza necessità di intervento da parte loro. Per i debiti che non rientrano in questa cancellazione automatica, restano disponibili strumenti come la rottamazione dei ruoli, la rateizzazione ordinaria e la procedura per il sovraindebitamento, che permette la ristrutturazione o l’annullamento dei debiti in situazioni di grave difficoltà economica.
L’Agenzia comunica direttamente al contribuente le cancellazioni attraverso il portale dedicato e il cassetto fiscale, ma è sempre consigliabile rivolgersi a un consulente esperto per valutare la propria posizione e scegliere la soluzione più vantaggiosa. Una data importante per i contribuenti è stata il 31 luglio 2024, termine ultimo per il pagamento della quinta rata della precedente Rottamazione quater. È fondamentale sottolineare che, nonostante l’introduzione della Rottamazione quinquies, i pagamenti già in corso devono essere rispettati per evitare la decadenza dal beneficio e la riscossione coattiva dei crediti con l’aggiunta di sanzioni e interessi.
Il Governo punta a recuperare almeno 130 miliardi di euro dai crediti inesigibili, che a fine 2024 ammontavano a circa 1.270 miliardi. La nuova sanatoria potrebbe generare incassi tra i 5 e i 7 miliardi nei primi tre anni di applicazione, contribuendo significativamente a questo obiettivo. Resta ancora aperto il dibattito sull’inclusione nella Rottamazione quinquies di tributi locali come IMU, TARI, bollo auto e multe stradali, una scelta che potrebbe ampliare notevolmente l’impatto della misura, facilitando la regolarizzazione di molteplici tipologie di debito sia per i cittadini sia per le imprese.
Infine, chi ha già un piano di definizione agevolata in corso potrà aderire alla Rottamazione quinquies solo per i debiti affidati all’agente della riscossione dopo il 30 giugno 2022, estendendo così le possibilità di sanatoria a un più ampio spettro di cartelle esattoriali.
