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Come curare le piante dell’acquario

Se le piante dell'acquario sono rigogliose e in salute, anche la vasca con i nostri pesci resterà salubre. Ma la cura di questi arbusti acquatici non ammettere errori, per questo è importante scegliere le specie giuste e garantire le migliori condizioni. In questo modo, se rispettiamo le esigenze di temperatura e concimazione, ci aiuteranno a rendere gli spazi più belli e salutari.

Come curare le piante dell’acquario

Fonte immagine: Pixabay

È importante curare le piante dell’acquario, come facciamo con suoi abitanti, in quanto la flora acquatica non è solo decorativa. Al contrario, una vegetazione sana rende anche salubre l’ambiente della vasca. E favorisce il giusto livello di privacy ai pesci, che trovano nascondigli e pace tra le frasche, utili anche per la deposizione delle uova.

Le piante vive in un acquario forniscono inoltre ossigeno, riducono la presenza di nutrienti che possono alterare la qualità dell’acqua, prevengono la crescita di alghe, sono fonte di cibo per i pesci. Il tutto si aggiunge al già citato fattore estetico, in quanto donano colore e vivacità a questo microcosmo.

La scelta corretta delle specie migliori per l’acquario sta alla base della loro prosperità: se abbiamo esigenze specifiche o non siamo ferrati in materia di giardinaggio acquatico, le opzioni variano. Di sicuro scambiare due parole con un professionista ci potrà aiutare a sciogliere eventuali dubbi.

Ma una volta scelte le piante adatte per il nostro acquario, si passa alla questione della loro manutenzione, che deve essere scrupolosa, al fine di garantirne la sopravvivenza. Da substrato a temperatura dell’acqua, passando da concimazione e CO2, sta a noi verificare che le condizioni per una crescita ottimale ci siano.

Curare piante acquario
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Curare le piante dell’acquario nel modo giusto

Le piante acquatiche vive svolgono un ruolo cruciale nella comunità dell’acquario: producono ossigeno e assorbono anidride carbonica, tanto per cominciare. Il che vuol dire che, insieme al sistema di filtraggio, aiutano a stabilizzare i livelli di pH nell’acqua. In più i pesci si sentono più sicuri quando sono circondati da una flora vivente.

Le piante acquatiche forniscono infatti nascondigli in cui possono rifugiarsi ogni volta che si sentono minacciati o vogliono pace. Inoltre, non esiste luogo migliore delle piante vive per la deposizione delle uova, che fungono anche da rifugio per gli avannotti appena nati. Non solo, possono anche essere fonte di cibo. Ma come prendersene cura?

Parametri dell’acqua

La maggior parte delle piante d’acquario vive prospera a livelli di pH compresi tra 6,5 ​​e 7,8 con una durezza generale di 50-100 ppm. La presenza di nitrati e fosfati deve essere minima, in quanto un suo eccesso potrebbe favorire la crescita di alghe sulle foglie. I nitrati dovrebbero essere inferiori a 10 ppm e i fosfati a 0,5 ppm.

Ma va considerato anche il fattore temperatura dell’acqua, che dovrebbe essere attorno ai 24° C, visto che temperature inferiori rallenterebbero la crescita delle piante, superiori la accelererebbero troppo.

Tipo di substrato

La scelta del substrato va effettuata in modo scrupoloso e ligio, seguendo le indicazioni di chi ci ha venduto l’acquario e sa quali specie abbiamo inserito. Le opzioni sono ghiaia, sabbia e terriccio per acquari e ciascuno ha punti deboli. La prima è una delle opzioni più scelte, ma non fornisce nutrienti alle piante e lascia spazi dove si accumula sporcizia.

Al contrario, la sabbia resta compatta ed è facile da manutenere, però anche in questo caso non aiuta le piante acquatiche a crescere, perché non fornisce nutrienti. Il terriccio per acquari è invece fonte di sostanze nutritive, ma tende ad abbassare il pH dell’acqua e questo aspetto non va sottovalutato per garantire la salute dei pesci.

Luce

Le piante da acquario, come quelle che abbiamo in giardino, hanno bisogno di luce per la fotosintesi: di norma dalle 6 alle 8 ore al giorno. Ma anche la temperatura della luce non va sottovalutata, in quanto i 6500K sono la condizione migliore, in quanto simile a quella diurna. Lo spettro ottimale è invece rosso e blu.

Se vogliamo che le nostre piante acquatiche siano in salute dovremo optare per un’illuminazione artificiale che risponda a queste caratteristiche.

Anidride carbonica

Non tutte le piante da acquario hanno bisogno di CO2 per crescere forti e sane, come alcune specie galleggianti, che invece prosperano senza. Di fatti, ad alcune varietà bastano le normali emissioni dei pesci. Ma in altri casi dovremo provvedere noi ad aggiungere questo elemento.

Ad esempio tramite iniezione di CO2 pressurizzata, o l’aggiunta di carbonio liquido nella vasca.

Fertilizzanti

Le piante dell’acquario hanno anche bisogno di nutrienti specifici per crescere, in modo particolare di fosforo e azoto, ma anche altri minerali. Se è vero che in parte questi elementi provengono in modo naturale dai rifiuti di cibo dei pesci, in alcuni casi può essere necessario addizionare un concime.

Di certo la tipologia e la frequenza di addizione le dovremo modulare in base alla tipologia di piante acquatiche che abbiamo.

 

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