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Carta alluminio o carta stagnola: usi alternativi

La carta alluminio, detta anche stagnola, è un materiale utile per numerose necessità oltre alla cucina: ecco gli usi alternativi più comodi e intelligenti.

Carta alluminio o carta stagnola: usi alternativi

Fonte immagine: C12 via Shutterstock

La carta alluminio, conosciuta più comunemente come carta stagnola, è una soluzione dai mille impieghi all’interno della casa. Versatile e comoda, poiché facile da modellare secondo le proprie esigenze, si tratta di un materiale al 100% riciclabile. È quindi un prodotto del tutto amico dell’ambiente, se smaltito correttamente: di solito viene raccolto insieme a latte e lattine, sebbene vi possano essere delle variazioni a seconda del proprio comune di residenza. Ben noti sono gli impieghi in cucina, ad esempio per proteggere i cibi, evitare unto e grassi o accelerare la cottura. Ma quali sono gli usi alternativi, ideali per le piccole necessità di ogni giorno?

La carta stagnola può rappresentare la risorsa giusta per qualsiasi esigenza. Tuttavia, prima di lanciarsi nella sperimentazione, è bene sempre testare la resistenza delle superfici su cui verrà applicata, nonché l’eventuale compatibilità con detergenti, cosmetici e molto altro ancora. Le informazioni di seguito riportate, di conseguenza, hanno un carattere unicamente illustrativo.

Carta stagnola per pulire

Carta stagnola
Fonte: Oksana Volina via Shutterstock Oksana Volina via Shutterstock

La carta alluminio può rivelarsi uno strumento molto utile per alcune comuni necessità di pulizia della casa, soprattutto quando si vuole proteggere la porzione di un mobile o di un oggetto dagli agenti esterni o, ancora, ridonare splendore ai metalli.

Ad esempio, può rappresentare una risorsa utilissima per la pulizia dell’argenteria o della bigiotteria in metallo, quando tende ad apparire opaca dopo diversi anni di utilizzo. È sufficiente ricoprire l’interno di una ciotola di carta stagnola, riempirla di acqua fredda e aggiungere due o tre cucchiai di sale: lasciando gli oggetti immersi per una ventina di minuti, questi riacquisteranno la loro naturale brillantezza. Naturalmente, è sempre suggerito verificare la resistenza dei materiali, testandone gli effetti su una porzione nascosta.

All’occorrenza, la carta stagnola può essere impiegata come paglietta d’urgenza: dopo aver realizzato una piccola pallina, accartocciandone un rettangolo, è possibile sfregarla sul fondo delle pentole più incrostate per rimuoverne i residui. Per il ricorso, vale la stessa regola delle spugnette di metallo: vanno impiegate solo su materiali resistenti per evitare graffi, quindi del tutto evitate su pentole e padelli antiaderenti per non danneggiarne lo speciale strato protettivo. Con lo stesso procedimento si potranno pulire le superfici interne del caminetto, rimuovendo più facilmente residui e fuliggine, ma anche le griglie del fornello, soprattutto dal grasso sedimentato. Ancora, un foglio di alluminio potrà evitare i residui di ruggine su lavandini e mensole dovuti alle spugnette metalliche, data la capacità di assorbire l’umidità.

Carta alluminio per problemi quotidiani

Vapore del ferro
Fonte: Electric iron with steam on black via Shutterstock Africa Studio via Shutterstock

Considerata la facilità con cui è possibile modellare la carta alluminio, è facile impiegarla per moltissime necessità quotidiane, nonché per superare qualche piccolo intoppo. A partire dalle necessità di decorazione: quante volte capita, infatti, di rovinare maniglie e battiscopa nel tentativo di ridipingere una parete? È sufficiente ricoprire le parti da proteggere con la stagnola che, grazie le sue proprietà, assumerà facilmente la forma desiderata mantenendo a lungo la sua posizione.

Stirare è decisamente uno dei compiti domestici più noiosi, poiché operazione stancante e ripetitiva. È tuttavia sufficiente predisporre un foglio di alluminio lungo l’asse da stiro per velocizzare l’operazione: data la capacità di trattenere e riflettere il calore, permetterà di rimuovere le pieghe contemporaneamente da entrambi i lati del tessuto. In questo caso, però, è bene verificare la resistenza degli abiti testando una parte nascosta degli stessi. In alternativa, può essere ideale per riportare la piastra del ferro al suo antico splendore: è sufficiente sfregarne delicatamente una piccola pallina per eliminare residui di calcare, colla e detriti vari.

Ancora, questo salvifico materiale può risultare eccellente nell’affilare vecchie forbici, tagliando ripetutamente un foglio più volte ripiegato su se stesso, oppure come rimedio d’emergenza per le batterie di dispositivi portatili e giocattoli. L’esempio classico è quello del telecomando: non capita di dover sostituire una pila AA e di aver a disposizione soltanto una più piccola AAA. Sarà sufficiente creare una piccola pallina di alluminio in grado di colmare la distanza tra la pila stessa e il contatto dell’apparecchio, ovviamente come risorsa momentanea, verificando il rispetto della polarità e del voltaggio, nonché controllando l’assenza di circuiti in corto. Infine, può essere scelta per sciogliere sostanze sedimentate sui tessuti, come zucchero, alimenti vari e cera: basterà poggiare un foglio caldo sull’area da trattare, lasciandolo in posizione per qualche minuto.

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