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Cani guida sulle scale mobili: nuova normativa dal Ministero

I cani guida saranno ammessi sulle scale mobili, purché vengano seguite alcune misure di sicurezza: lo stabilisce il Ministero delle Infrastrutture.

Cani guida sulle scale mobili: nuova normativa dal Ministero

Fonte immagine: Pixabay

I cani guida potranno finalmente accompagnare i proprietari non vedenti sulle scale mobili, purché vengano rispettate alcune misure di sicurezza. È una notizia importante quella che giunge dal Ministero delle Infrastrutture, pronto a risolvere una questione emersa qualche mese fa e molto dibattuta dall’opinione pubblica.

Il caso era esploso qualche tempo fa in quel di Belluno, quando un non vedente si è visto impossibilitato a usare una scala mobile pubblica, poiché accompagnato dal suo cane guida. Una notizia che aveva generato proteste e indignazione sui media sociali, tuttavia motivata da più che legittime ragioni: la normativa vigente, infatti, vietava esplicitamente questa possibilità.

Il Ministero delle Infrastrutture ha quindi deciso di vagliare la questione, approvando una modifica della normativa affinché anche le persone non vedenti, o che comunque necessitano dell’aiuto di un animale da terapia, possano avvalersi di uno strumento tanto essenziale quanto le scale mobili. È però indispensabile che il quadrupede venga appositamente addestrato da una scuola certificata, nonché sia assicurato per danni a se stesso e agli altri. È infatti essenziale che il cane abbia familiarità con il funzionamento della scala mobile, per evitare incidenti e altre conseguenze gravi: si pensi alla possibilità il quadrupede venga ferito alle zampe dagli ingranaggi dei gradini.

Jacopo Massaro, sindaco di Belluno, ha così commentato la novità, come riportato dall’agenzia di stampa ANSA:

Quando un addetto alla infrastruttura bloccò un cieco perché il cane non poteva usare la scala, esplose un caso nazionale con tanto di riflettori mediatici dai quali il comportamento della nostra amministrazione non era uscito con una buona immagine. A poco valse spiegare che c’era una legge che lo vietava, per il rischio che l’animale finisse con una zampa schiacciata fra le parti in movimento della scala.

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