Greenstyle Sostenibilità Consumi Boom casette dell’acqua: in Italia sono 1.300

Boom casette dell’acqua: in Italia sono 1.300

Le casette dell'acqua sono sestuplicate dal 2010 ad oggi, l'acqua del sindaco è amata e richiesta, ritenuta sicura ed economica.

Boom casette dell’acqua: in Italia sono 1.300

Fonte immagine: F Ceragioli

La crisi, i timori circa la bontà dell’acqua che esce dai nostri rubinetti, una maggiore consapevolezza e sensibilità nei confronti dell’ambiente. Non si sa quale di queste determinanti abbia inciso di più sulla incredibile proliferazione degli ultimi anni delle “casette dell’acqua“, dove l’acqua viene distribuita gratis o prezzi bassissimi dopo esser stata microfiltrata, ma poco importa.

Se nel 2010 le casette che distribuivano “l’acqua del Sindaco” erano 231 attualmente sono arrivate a un totale di 1.300, alle quali si aggiungeranno le 22 istallate in occasione di Expo Milano 2015 e che resteranno poi a servizio della popolazione. Valori sestuplicati in soli 5 anni. Perché quest’acqua piace, oltre a essere ritenuta sicura ed economica.

Il 42,5% degli italiani fa uso del servizio o lo vorrebbe utilizzare, percentuale che cresce fino al 50% tra i giovani di età dai 18 ai 24 anni. Lo dicono i dati di una ricerca CRA (Customized Research & Analysis) commissionata da Aqua Italia, l’associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie.

L’utilizzo o la richiesta del servizio sono maggiori nei piccoli Comuni, raggiungendo il 53,1%, mentre la cifra si attesta al 35,4% tra i cittadini di Comuni sopra i 100.000 abitanti. La Lombardia è la Regione dove il servizio è più conosciuto e apprezzato: il 52% degli intervistati dichiara di vivere in un Comune dov’è presente un Chiosco dell’Acqua e il 40,7% usa o userebbe il servizio se il Comune lo mettesse a disposizione.

Sicilia, Calabria e Basilicata si trovano invece in fondo alla classifica in termini di diffusione del servizio: il 6,7% appena degli intervistati vive in un Comune che lo fornisce, ma il 44,8% lo utilizzerebbe qualora fosse installato.

L’acqua che viene erogata è acqua microfiltrata utilizzando filtri ai carboni attivi argentizzati con pori di 0,5 micron, che garantiscono l’asportazione dei microorganismi presenti in sospensione. È un processo meno selettivo dell’osmosi inversa (che però elimina anche i sali minerali), che viene applicato per acque già in partenza di buona qualità.

Il prelievo dalle casette permette inoltre di risparmiare: la spesa massima è di 5 centesimi per litro di acqua refrigerata e/o gasata, contro una media di 25 centesimi per litro delle acque in bottiglia.

Consente poi di ridurre i rifiuti in PET costituiti dalle bottiglie: un prelievo annuo medio da ciascun chiosco di 300.000 litri di acqua consente di utilizzare 200.000 bottiglie in PET in meno, corrispondenti a 60.000 kg, con un risparmio di 1.380 kg di CO2 necessari per la sua produzione e altri 7.800 kg di CO2 prodotta, stimati per il trasporto.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Quanto consumano gli elettrodomestici di casa
Consumi

Gli elettrodomestici sono apparecchi utilissimi ma hanno un impatto notevole sulla bolletta. In un periodo di crisi energetica e di forti rincari dei prezzi di luce e gas, sapere quanto consumano è molto importante per far quadrare i conti. Dal forno alla lavatrice, dal frigorifero all’impianto di riscaldamento, scopriamo quanto consumano gli elettrodomestici di casa e come utilizzarli in modo intelligente per risparmiare, riducendo sprechi e costi.