Cos’è e a chi spetta il bonus tiroide 2025(www.greenstyle.it)
L’INPS conferma l’erogazione del bonus tiroide, un importante sostegno economico rivolto a chi convive con patologie tiroidee invalidanti.
Questa misura si rivolge a tre specifiche categorie di pazienti, offrendo un aiuto concreto per far fronte ai costi legati alle cure e ai trattamenti specialistici. L’accesso al bonus richiede il riconoscimento di un’invalidità civile pari o superiore al 74%, attestata da una commissione medica dell’istituto.
Cos’è e a chi spetta il bonus tiroide 2025
Il bonus tiroide è un assegno mensile previsto dall’INPS per assistere le persone affette da disfunzioni tiroidee gravi, quali carcinomi tiroidei, gozzo e ipotiroidismo. L’iniziativa nasce dalla necessità di mitigare l’impatto economico di queste malattie, spesso molto invalidanti e costose da gestire nel lungo termine.
Per ottenere il beneficio, il richiedente deve sottoporsi a una visita di accertamento presso la Commissione Medica dell’INPS, che valuta il grado di invalidità basandosi sulla documentazione clinica e sulla gravità della patologia. La soglia minima per accedere al bonus è fissata a un’invalidità del 74%, con un assegno che varia da 286 euro fino a un massimo di 550 euro mensili, a seconda del livello di compromissione accertato.
Vale la pena sottolineare che anche chi ha subito l’asportazione della tiroide può beneficiare dell’agevolazione, purché abbia un’invalidità riconosciuta che rientri nel range dal 74% al 100%.

La tiroide è una ghiandola endocrina situata nella parte anteriore del collo, fondamentale per la regolazione del metabolismo e lo sviluppo dell’organismo. Le malattie tiroidee più comuni includono l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo, condizioni che alterano la produzione ormonale e influenzano profondamente la qualità della vita.
L’ipotiroidismo è caratterizzato da una produzione insufficiente di ormoni tiroidei, con sintomi quali stanchezza cronica, aumento di peso, intolleranza al freddo, pelle secca e alterazioni dell’umore come la depressione. Al contrario, l’ipertiroidismo comporta un’eccessiva produzione ormonale che causa dimagrimento rapido, tachicardia, nervosismo, tremori e intolleranza al caldo.
Le diagnosi di queste patologie si basano su esami del sangue per valutare i livelli degli ormoni tiroidei (T3, T4) e del TSH, oltre a esami specifici come ecografie tiroidee e dosaggi anticorpali in caso di sospetta origine autoimmune, come nella tiroidite di Hashimoto.
Come richiedere il bonus tiroide e novità INPS 2025
La procedura per richiedere il bonus tiroide 2025 è stata semplificata grazie all’implementazione di nuove funzionalità digitali sul portale INPS. La domanda può essere presentata direttamente online nell’area “Invalidità civile” del sito ufficiale, utilizzando le credenziali SPID o altre identità digitali riconosciute dalla Pubblica Amministrazione. In alternativa, è possibile rivolgersi a patronati e CAF per assistenza nella compilazione e nell’invio della richiesta.
Dopo l’inoltro della domanda, l’INPS fissa un appuntamento per la visita medica specialistica presso la ASL di competenza territoriale, in base al CAP di residenza del richiedente. È importante presentare tutta la documentazione clinica aggiornata, che attesti la diagnosi e la gravità della patologia tiroidea.
L’INPS ricorda che, come anticipato dal presidente Fava in occasione del recente CEO Meeting, l’istituto punta a migliorare costantemente i processi di accertamento sanitario, con particolare attenzione alla digitalizzazione e all’efficienza delle visite mediche.
