
La nuova Travel Rule del Gafi impone più trasparenza nei trasferimenti internazionali - greenstyle.it
La nuova Travel Rule del Gafi impone più trasparenza nei trasferimenti internazionali sopra i 1.000 euro: ecco cosa cambia per utenti, banche e wallet.
Cambiano le regole per i bonifici internazionali e per i trasferimenti in criptovalute, con effetti concreti per chi invia o riceve somme superiori ai 1.000 euro. Il Gafi, l’organismo internazionale che combatte il riciclaggio e il finanziamento illecito, ha approvato l’aggiornamento della Raccomandazione 16, nota anche come Travel Rule. La nuova versione impone obblighi più severi in termini di dati identificativi, per garantire maggiore tracciabilità e sicurezza dei pagamenti.
Bonifici più sicuri: cosa prevede la nuova normativa
La Travel Rule prevede che ogni trasferimento superiore ai 1.000 euro o dollari, sia esso un bonifico classico o un trasferimento peer-to-peer in criptovaluta, venga accompagnato da un set completo di dati personali. Questi dati devono restare allegati alla transazione in tutte le sue fasi: dalla partenza, al passaggio attraverso eventuali intermediari, fino all’arrivo al destinatario.
I dati obbligatori comprendono:
Nome e cognome del mittente
Indirizzo completo di residenza
Data di nascita
Nome del beneficiario
Coordinate bancarie o indirizzo del wallet ricevente
Le banche e i fornitori di servizi dovranno verificare i dati inseriti e bloccare le transazioni in caso di errori, incongruenze o tentativi sospetti. Questo vale sia per bonifici bancari sia per operazioni in crypto, dove la verifica dell’abbinamento tra nome e wallet sarà obbligatoria.

Per chi effettua un bonifico internazionale, non sarà più sufficiente inserire IBAN e causale. Sarà necessario fornire più informazioni personali, che verranno verificate dall’istituto. Se i dati non coincidono con quelli registrati dal sistema, la transazione potrà essere rifiutata.
Chi usa wallet di criptovalute o piattaforme di scambio crypto, dovrà aspettarsi richieste più rigide in fase di invio e ricezione, con verifiche incrociate sull’identità dei soggetti coinvolti. Si punta a evitare l’anonimato delle operazioni in blockchain, soprattutto per flussi consistenti.
Le banche potranno inoltre richiedere conferme esplicite sulla corrispondenza tra IBAN e titolare del conto o del wallet, adottando sistemi antifrode automatizzati per l’incrocio dati.
Entrata in vigore e possibili anticipi nazionali
L’adozione completa delle nuove regole è prevista entro il 2030, ma molti paesi potranno anticipare l’attuazione, introducendo misure più restrittive anche nel breve termine. Diverse banche europee hanno già iniziato a testare sistemi di verifica nome/IBAN e di autenticazione avanzata per allinearsi ai nuovi standard.
Il Gafi ha annunciato anche una guida tecnica per aiutare le banche e i fornitori di servizi digitali a uniformare i controlli. L’obiettivo è creare un sistema globale e interoperabile, in cui i dati accompagnano ogni flusso finanziario, riducendo i margini di manovra per attività illecite.
Le nuove disposizioni rappresentano un passaggio cruciale per la sicurezza dei trasferimenti internazionali, ma anche per la tutela degli utenti, che beneficeranno di un sistema più trasparente e meno esposto a frodi e abusi.