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Biossido di zolfo: impatto su ambiente e salute umana

Il biossido di zolfo, anche detto anidride solforosa (o SO2) è un gas tossico presente nell'atmosfera. Questo gas può avere un profondo impatto sull'ambiente e sulla nostra salute.

Biossido di zolfo: impatto su ambiente e salute umana

Fonte immagine: Pixabay

Il biossido di zolfo (SO2) è un gas che esercita un enorme impatto sull’ambiente, ma può incidere gravemente anche sulla nostra salute. Si tratta, infatti, di un gas tossico, noto anche con il nome di anidride solforosa, ed è uno degli inquinanti atmosferici più dannosi e diffusi nel nostro Pianeta.

Probabilmente ne avrai già sentito parlare in relazione al fenomeno delle piogge acide. L’anidride solforosa è infatti il principale agente responsabile di questo fenomeno.

Questo gas può avere sia origini antropiche che origini naturali (attività vulcanica). Ma quali rischi comporta? E dove possiamo trovare la SO2?

Vediamo quali sono le cause e le conseguenze dell’inquinamento da biossido di zolfo, a cosa serve questo composto nell’industria alimentare, e quali sono le conseguenze della sua immissione nell’atmosfera.

Che sostanza è il biossido di zolfo o SO2?

biossido di zolfo impatto ambiente
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Sappiamo che il biossido di zolfo è un gas, ma esattamente di che tipo? Questa sostanza è caratterizzata da un odore acre e pungente, è incolore ed è anche estremamente irritante. Si tratta di un gas solubile in acqua. Quando viene rilasciato nell’atmosfera, può essere trasportato per lunghissime distanze.

L’anidride solforosa è considerata la principale responsabile della formazione delle piogge acide. In atmosfera, infatti, questo gas si trasforma in anidride solforica, mentre in condizioni di umidità si trasforma in acido solforico.

Il biossido di zolfo è anche responsabile della formazione del particolato secondario, il PM che si forma in seguito ai processi chimici e fisici che hanno luogo nell’atmosfera.

Quali sono le principali sorgenti di SO2?

Ma da dove proviene questo gas altamente inquinante? Da un punto di vista chimico, questa sostanza si forma in seguito al processo di combustione per ossidazione di composti contenenti zolfo, come i combustibili fossili carbone e gasolio.

Concretamente parlando, fonti di biossido di zolfo di origine antropica sono solitamente gli impianti di produzione di energia e quelli termici di riscaldamento, dove avviene la combustione di carbone e petrolio.

Altre sorgenti di biossido di zolfo sono i già citati processi industriali, la lavorazione della plastica, l’incenerimento dei rifiuti e, seppur in misura nettamente minore, il traffico automobilistico.

solfiti
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A cosa serve il biossido di zolfo?

Ma dove si trova e a cosa serve l’anidride solforosa? La risposta a questa domanda potrebbe sorprendere. In effetti, l’anidride solforosa non si trova solamente nell’atmosfera sotto forma di inquinante, ma possiamo trovarla anche in alcuni alimenti.

Per la precisione, questo gas rientra fa parte della famiglia dei solfiti (puoi trovarlo indicato in etichetta con la sigla E220), e viene utilizzato per proteggere i cibi e contrastare la crescita di batteri e lo sviluppo di muffe.

In poche parole, si tratta di un comune conservante. Dal momento che potrebbe causare reazioni avverse in alcune persone, però, la presenza di anidride solforosa negli alimenti deve essere sempre segnalata in etichetta. Questo “ingrediente” extra, infatti, potrebbe causare sintomi come la comparsa di macchie sulla pelle, disturbi respiratori e dermatiti.

Gli effetti del biossido di zolfo sulla salute e sull’ambiente

pioggia acida
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Tornando al biossido di zolfo che si trova nell’aria che respiriamo, questo gas tossico può causare danni alla salute sia a basse che, ancor più, ad elevate concentrazioni.

Nel primo caso, ovvero quando SO2 è presente in quantità “limitate”, si possono avvertire irritazione agli occhi, fastidio alla gola e danni alle vie respiratorie superiori.

Nel caso in cui dovessimo esporci a elevate concentrazioni di anidride solforosa, o in caso di esposizioni particolarmente prolungate, si registrano disturbi respiratori, tracheiti, bronchiti e polmoniti.

L’impatto del biossido di zolfo sull’ambiente

Come abbiamo già anticipato, il biossido di zolfo non danneggia “solo” la nostra salute, ma comporta gravi conseguenze anche dal punto di vista ambientale. Quando si accumula nell’atmosfera, questo gas contribuisce all’acidificazione del suolo, delle piogge e delle acque, e ciò si ripercuote sulle piante e sulle creature che vivono nei mari e negli oceani.

A basse concentrazioni, il biossido di zolfo può inibire o rallentare lo sviluppo delle piante, mentre a concentrazioni più consistenti potrebbe portarle addirittura alla morte.

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