Aumenti per il pubblico impiego: l’Indennità di Vacanza Contrattuale raddoppiata(www.greenstyle.it)
Il mese di agosto 2025 segna un momento cruciale per circa 10 milioni di lavoratori e pensionati italiani.
Aumenti in busta paga, bonus una tantum e novità sulle pensioni rappresentano il quadro principale di queste misure, pensate per sostenere il potere d’acquisto in un contesto economico ancora incerto ma in graduale ripresa.
Una delle principali novità riguarda il settore pubblico. Il Governo ha disposto il raddoppio dell’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC), passata dallo 0,5% all’1% della retribuzione tabellare annua. L’IVC è un incremento retributivo temporaneo corrisposto in attesa del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per il triennio 2025-2027. Questa misura interessa circa 3,6 milioni di dipendenti pubblici, tra cui personale dei comparti Funzioni Centrali, Istruzione e Ricerca, Sanità, Funzioni Locali e Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La prima rata dell’IVC è stata versata ad aprile 2025 con un incremento dello 0,6%, mentre la seconda, più consistente, sarà erogata da luglio con un aumento all’1%, con un meccanismo di riassorbimento in vista dei futuri rinnovi contrattuali. Va ricordato che l’importo è soggetto alle normali trattenute fiscali e contributive.
Questa misura, prevista dal comma 128 dell’articolo 1 della Legge 30 dicembre 2024, n. 207, rappresenta un’anticipazione degli aumenti contrattuali ufficiali, frutto degli stanziamenti approvati dal Parlamento nella manovra finanziaria 2025, pensata per adeguare gli stipendi pubblici in un’ottica di equità sociale e sostegno al reddito.
Bonus e quattordicesima per i lavoratori privati e del terziario
Per i dipendenti del settore privato, agosto porta con sé la tradizionale erogazione della quattordicesima mensilità, prevista da molti CCNL e che rappresenta un’importante integrazione salariale in vista delle spese estive. L’importo netto varia generalmente tra 200 e 400 euro e, sebbene non goda delle stesse agevolazioni fiscali della tredicesima, costituisce un significativo supporto economico alle famiglie.
Inoltre, è in distribuzione la seconda tranche del bonus una tantum per circa 3 milioni di lavoratori del commercio e dei servizi, frutto dell’accordo tra Confcommercio e Confesercenti. Tale bonus, riconosciuto in base al livello contrattuale, anticipa gli aumenti strutturali che entreranno in vigore a novembre 2025, consolidando così i miglioramenti retributivi.

Anche i pensionati vedranno delle modifiche nelle loro mensilità a partire da agosto 2025. L’INPS comunicherà nei prossimi giorni i dettagli relativi agli adeguamenti pensionistici, che includono gli scatti annuali di rivalutazione legati all’inflazione. La manovra prevede un incremento del 2,2% nel 2025 e dell’1,3% nel 2026 per le pensioni pari o inferiori al trattamento minimo, a tutela del potere d’acquisto degli over 65.
Il pacchetto previdenziale 2025 comprende anche la conferma di strumenti di uscita anticipata come Quota 103, Ape sociale e Opzione donna, oltre alla nuova possibilità di anticipare la pensione a 64 anni attraverso il cumulo tra previdenza obbligatoria e complementare. È prevista, inoltre, l’estensione di incentivi per la permanenza al lavoro, con particolari agevolazioni contributive per chi decide di posticipare il pensionamento.
Focus sulle misure fiscali e di sostegno al reddito nella Legge di Bilancio 2025
La manovra finanziaria di fine 2024 ha introdotto diverse misure strutturali per ridurre la pressione fiscale sui redditi medio-bassi, estendendo il taglio del cuneo fiscale fino a redditi di 40.000 euro annui. Questo intervento coinvolge ulteriori 3 milioni di contribuenti, con una detrazione fiscale fissa di 1.000 euro fino a 32.000 euro e un progressivo azzeramento oltre questa soglia.
Parallelamente, è stata resa strutturale la revisione delle aliquote IRPEF, che prevede l’accorpamento dei primi due scaglioni con un’aliquota unica al 23% fino a 28.000 euro, agevolando così i lavoratori dipendenti e pensionati.
Per le famiglie, la Legge 207/2024 ha previsto il bonus bebè da 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato nel 2025, con ISEE fino a 40.000 euro, e ha rafforzato i congedi parentali, estendendo l’indennità all’80% per tre mesi entro il sesto anno di vita del bambino. Inoltre, il bonus asilo nido è stato incrementato fino a 3.600 euro per nuclei con reddito ISEE inferiore a 40.000 euro, ampliando la platea dei beneficiari.
