Assegno unico, grandi novità dal 2026: tabelle aggiornate, gli importi sono da non credere -greenstyle.it
Con l’avvicinarsi del 2026, emergono importanti novità riguardo all’Assegno unico universale, la misura introdotta nel per il sostegno alle famiglie.
A seguito della definizione del tasso di rivalutazione dell’1,4% da parte dell’Istat, si prospettano aggiornamenti sostanziali sia per gli importi erogati sia per le soglie Isee che ne determinano l’accesso e l’entità.
Questo adeguamento, benché contenuto, riflette un contesto inflazionistico ormai stabile e conferma l’impegno a preservare il potere d’acquisto delle famiglie beneficiarie.
Assegno unico, grandi novità dal 2026: tabelle aggiornate, gli importi sono da non credere
L’adeguamento annuale dell’Assegno unico universale è previsto per legge e si basa sull’andamento dell’inflazione certificata dall’Istat. Per il 2026, il tasso di rivalutazione è fissato all’1,4%, un valore leggermente inferiore rispetto alle stime precedenti ma che rispecchia la stabilizzazione dei prezzi sotto la soglia del 2%.

Tale indicatore è fondamentale non solo per l’incremento degli importi, ma anche per l’aggiornamento delle soglie Isee che regolano la fascia di spettanza dell’assegno.
Attualmente, la soglia Isee per ottenere il massimo dell’importo mensile è fissata a 17.227,33 euro. Dal prossimo gennaio, con l’adeguamento, questa soglia salirà a 17.468,51 euro, ampliando dunque il numero di famiglie che potranno beneficiare del contributo massimo.
Parallelamente, la soglia oltre la quale spetta solo l’importo minimo passerà da 45.595,02 euro a 46.230,35 euro, mantenendo così il valore reale dell’assegno in un contesto economico di inflazione contenuta.
Con l’aggiornamento previsto, la quota base dell’Assegno unico, che attualmente varia da un massimo di 201 euro a un minimo di circa 59 euro, subirà un aumento lieve ma significativo in termini reali: l’importo massimo salirà a 203,81 euro mentre quello minimo raggiungerà 59,83 euro a partire dal 1° gennaio 2026.
Non si tratta solo degli importi base: anche le maggiorazioni riconosciute a categorie particolari di nuclei familiari saranno rivalutate secondo il medesimo tasso. Per esempio, per i figli con disabilità si avranno i seguenti adeguamenti mensili:
- Disabilità non autosufficiente: da 120,60 euro a 122,28 euro
- Disabilità grave: da 109,10 euro a 110,63 euro
- Disabilità media: da 97,70 euro a 99,06 euro
Per le altre maggiorazioni, invece, gli incrementi saranno così distribuiti:
- Figli successivi al secondo: aumento da 97,70 euro a 99,06 euro
- Mamme under 21: da 23,00 euro a 23,32 euro
- Genitori entrambi lavoratori (secondo percettore di reddito): da 34,40 euro a 34,88 euro
Anche l’Assegno unico per figli maggiorenni vedrà un adeguamento, con valori che passeranno da range compresi tra 97,70 e circa 30 euro a 99,06 e 30,42 euro .Questi incrementi, pur contenuti, rappresentano un elemento fondamentale per mantenere il sostegno economico delle famiglie in linea con il costo della vita.
