
Chi può accedere al nuovo bonus fiscale 2025 (www.greenstyle.it)
Bonus partite IVA 2025: confermata l’indennità ISCRO e altri aiuti economici. Ecco requisiti, importi e scadenze per i lavoratori autonomi.
Per chi lavora in autonomia e possiede una partita IVA, il 2025 porta la conferma di strumenti economici di sostegno pensati per affrontare momenti di difficoltà o avviare percorsi di formazione. La nuova Legge di Bilancio ha prorogato alcune misure introdotte negli anni scorsi e rafforzato quelle esistenti, con particolare attenzione a redditi bassi e situazioni di riduzione del fatturato.
Bonus per autonomi e partite IVA: dalle misure generali all’assegno ISCRO
Nel quadro generale degli aiuti attivi, due strumenti continuano a essere accessibili anche per i titolari di partita IVA, purché in possesso dei requisiti previsti:
L’Assegno di Inclusione, destinato ai nuclei familiari con limiti precisi su reddito e patrimonio, e il Supporto per Formazione e Lavoro, rivolto a chi ha perso l’occupazione e intende riqualificarsi. Entrambe le misure restano attive anche nel 2025 e sono compatibili con lo status di lavoratore autonomo, a condizione che non siano percepite contemporaneamente ad altri sussidi come l’ISCRO.

Proprio l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale Operativa – meglio nota come ISCRO – rappresenta la misura più specifica per chi ha una partita IVA e si trova in una fase di crisi reddituale. Introdotta nel 2021, è stata prorogata anche per quest’anno e funziona come una sorta di cassa integrazione per autonomi, gestita dall’INPS.
ISCRO 2025: chi può richiederla, quanto spetta e come fare domanda
L’ISCRO è destinata agli iscritti alla Gestione Separata INPS con partita IVA attiva da almeno tre anni, che hanno subito una riduzione di almeno il 70% del reddito rispetto alla media dei due anni precedenti. Per essere ammessi, è necessario che il reddito 2024 da lavoro autonomo sia stato inferiore a 12.648 euro, che si sia in regola con i contributi e che non si percepiscano altre pensioni o l’Assegno di Inclusione.
L’indennità dura massimo sei mesi e viene calcolata in base ai redditi precedenti. Per il 2025, l’importo mensile va da 252 euro fino a un massimo di 806,40 euro, in funzione della media dei guadagni realizzati nei due anni antecedenti l’anno precedente alla richiesta.
La domanda va presentata entro il 31 ottobre, esclusivamente online, tramite il sito ufficiale dell’INPS. Per accedere al portale è necessario essere in possesso di:
SPID di livello 2 o superiore
CIE 3.0 (Carta d’identità elettronica)
CNS (Carta Nazionale dei Servizi)
È possibile anche rivolgersi al Contact Center INPS o farsi assistere da un intermediario abilitato per completare la procedura.
Per chi deve attivare o rinnovare lo SPID, è disponibile il servizio dell’Identity Provider Namirial, che consente di gestire l’identità digitale da remoto in modo sicuro e compatibile con tutti i servizi pubblici online.
L’integrazione tra misure economiche e strumenti digitali dimostra la volontà istituzionale di semplificare l’accesso ai bonus e garantire continuità lavorativa anche nei periodi di difficoltà. In un contesto di incertezza economica, queste tutele diventano fondamentali per chi lavora in autonomia e affronta un mercato in rapida evoluzione.