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Alluminio: dove si butta?

La raccolta differenziata dell'alluminio è una pratica virtuosa che aiuta l'ambiente con il giusto riciclo. Ma lo smaltimento di questo materiale non è uguale nei vari comuni italiani, tanto da farci porre la domanda su dove gettarlo. Lo vediamo in questo articolo, in cui affrontiamo non solo la questione smistamento del rifiuto, ma anche perché il suo riciclo è tanto importante.

Alluminio: dove si butta?

Fonte immagine: Pixabay

Il buon alluminio è un materiale che fa parte delle nostre vite in tante forme: da contenitore delle bevande che tanto ci piacciono, alle vaschette per alloggiare e cuocere i cibi, al packaging di alcuni cosmetici. Ma se dovessimo uscire da questi ambiti più conosciuti, questo derivato della bauxite è anche parte di molti rami delle industrie.

Se a casa nessuno rinuncia ad un rotolo di carta stagnola, o alle lattine di bibite gassate, è per via della resa di questo materiale, che scherma e protegge gli alimenti, lasciandoci tranquilli. Il problema è che non sempre, una volta esaurita la sua funzione, sappiamo dove gettarlo.

E insomma, l’alluminio dove si butta? La risposta a questa domanda non è univoca, in quanto ogni comune italiano si gestisce questo tipo di rifiuto in modo differente. Il che vuol dire visionare le disposizioni presenti sul sito del proprio luogo di residenza, in modo da conferire il materiale esausto nel modo corretto.

Di solito la raccolta differenziata va soprattutto in due sensi. Da una parte alcune città richiedono di gettare l’alluminio nel bidone del vetro e lattine, dall’altra ci sono località che invece esigono uno smaltimento con la plastica. C’è poi una terza soluzione, attuata da alcuni comuni, che prevede una raccolta multipla che include tutti e tre i materiali.

Dove buttare alluminio
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Dove si butta l’alluminio: cosa sapere

L’alluminio è uno dei materiali più presenti nelle nostre case, ma è anche adoperato in settori come i trasporti, l’elettronica e l’edilizia. Ma se il processo di estrazione e lavorazione del materiale grezzo è molto costosa a livello energetico, per il suo riciclo basta il 5% dell’energia che si impiegherebbe per produrre il metallo primario.

Da qui il motivo per cui si consiglia di riciclare l’alluminio nel modo giusto, in quanto si tratta di un materiale che può essere riciclato infinite volte senza perdere le proprietà originarie. Il che significa risparmiare energia, ma anche non gravare sull’ambiente dal punto di vista delle estrazioni della bauxite, il minerale di origine.

Alluminio: dove buttarlo

Lo abbiamo accennato e lo ribadiamo, lo smaltimento dell’alluminio varia a seconda del comune di residenza e sta a noi informarci sul corretto conferimento del rifiuto. Ci sono, di fatto, tre tipi di raccolta, ai quali ogni città aderisce. Il primo è la raccolta multileggera, il secondo la multipesante, la terza è vetro e metalli.

Al primo gruppo appartengono i comuni che hanno scelto uno smaltimento misto dell’alluminio con imballaggi di plastica, al terzo quelli che obbligano il conferimento di vetro e alluminio. Il secondo caso è quello che prevede invece un conferimento di alluminio, vetro e plastica, in quanto la divisione avviene nel centro di raccolta.

La raccolta multipesante va ad alleggerire i cittadini da un problema: la divisione e smistamento in casa di quelle confezioni multimateriale che spesso ci provocano grattacapi. Un classico esempio sono i barattoli in vetro delle conserve con il tappo in metallo e patina in plastica interna, ma anche alcune confezioni dei cosmetici.

Ma anche i tappi delle bottiglie in vetro, che hanno la citata lamella in materiale plastico, sono un problema per chi non può smaltire l’alluminio con la plastica. Se riusciamo a dividere i due componenti, nessun disagio, al contrario, se il nostro comune appartiene al gruppo alluminio e vetro, i tappi andranno gettati nel bidone del secco.

 

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