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Quali sono gli alimenti ricchi di triptofano

Assumere alimenti ricchi di triptofano è fondamentale per sentirci bene sia fisicamente che mentalmente. Il triptofano è un aminoacido essenziale che regola il ciclo sonno-veglia, può migliorare il nostro umore e concorre in numerosi processi essenziali per il nostro corpo. Ma quali saranno gli alimenti più ricchi da consumare regolarmente?

Quali sono gli alimenti ricchi di triptofano

Fonte immagine: Pixabay

Sentiamo dire spesso che assumere degli alimenti ricchi di triptofano fa bene alla salute e anche all’umore, ma per quale motivo? E soprattutto, dove si trova il triptofano in natura? Con questo termine si indica un aminoacido essenziale, vale a dire un particolare nutriente che non può essere sintetizzato naturalmente dal nostro organismo, e che deve quindi essere introdotto attraverso degli alimenti ben precisi.

La buona notizia è che il triptofano si trova in moltissimi cibi, sia di origine vegetale che di origine animale, per cui non è affatto difficile riuscire ad assumerne in quantità sufficienti da riuscire a supportare il buon funzionamento del nostro organismo.

Ma a proposito, sai a cosa serve il triptofano? E come assimilarlo senza assumere degli integratori?

In questo articolo vedremo quali sono i benefici di questo aminoacido e stileremo un’utile tabella con alcuni degli alimenti più ricchi di triptofano, come frutta, banane, cioccolato e tanti altri.

Che cosa è e a cosa serve il triptofano?

Il triptofano è un aminoacido essenziale necessario per il nostro organismo. Questo nutriente partecipa alla sintesi delle proteine ed è anche un precursore della serotonina, l’ormone della felicità che regola e stabilizza l’umore, l’appetito, il sonno e la percezione del dolore.

Oltre che per produrre serotonina, il triptofano contribuisce anche alla produzione della melatonina, un altro ormone che regola il ciclo sonno-veglia, ovvero il ritmo circadiano del nostro corpo. Inoltre, il fegato utilizza il triptofano per produrre la vitamina B3 (o niacina), essenziale per il metabolismo energetico, la circolazione sanguigna e altre funzioni essenziali per la nostra salute.

Visti i numerosi benefici del triptofano, sarà senz’altro utile capire in quali alimenti è maggiormente concentrato.

Quali sono gli alimenti più ricchi di triptofano?

frutta secca
Fonte: Pixabay

Quale frutta contiene il triptofano e può quindi aiutarci a dormire meglio e combattere l’ansia? Come dicevamo, questo aminoacido si trova in una lunga lista di cibi, perlopiù quelli proteici di origine animale e vegetale. Il triptofano è talmente presente nella nostra dieta che, secondo le stime, la maggior parte delle persone ne assume più del doppio rispetto alla quantità necessaria.

Per tutti gli altri, esistono numerosi cibi che permettono di mantenere ottimi livelli di triptofano attraverso la dieta.

In particolar modo, puoi assumerne in elevate quantità consumando regolarmente alimenti come:

  • Avena
  • Cioccolato fondente
  • Datteri
  • Frutta secca, semi e noci
  • Pesce, come salmone e merluzzo
  • Latte (soprattutto intero) e latticini
  • Funghi
  • Finocchi
  • Alga spirulina
  • Pollo, tacchino e uova
  • Tonno in scatola
  • Soia
  • Frutta, soprattutto banane, mele e prugne.

Quando assumere un integratore di triptofano?

spirulina
Fonte: Pixabay

Sappiamo adesso quale frutto aiuta a dormire e come introdurre più triptofano attraverso la dieta. In base a quanto risulta da numerosi studi, però, un integratore naturale di triptofano potrebbe avere un buon impatto su numerosi aspetti della nostra vita. Si ritiene che un’integrazione possa essere utile per:

  • Regolare l’umore
  • Ridurre sintomi depressivi, ansia e tristezza
  • Attenuare la sensazione di fame
  • Ridurre i sintomi del disturbo da deficit di attenzione e iperattività
  • Regolarizzare il ciclo sonno-veglia
  • Alleviare i sintomi della Sindrome premestruale in forma grave
  • Migliorare le capacità mnemoniche e di apprendimento.

Triptofano: controindicazioni

Un integratore naturale di triptofano potrebbe essere indicato per combattere diverse condizioni, tuttavia non bisogna trascurare o sottovalutare i possibili effetti collaterali di un’eventuale integrazione. Fra quelli più comuni rientrano soprattutto diarrea, sentire la testa leggera, stanchezza eccessiva, nausea, disturbi che riguardano la vita sessuale, mal di testa e altri sintomi.

Va da sé che gli integratori di triptofano andrebbero assunti solo se e quando necessario, ovvero dietro consiglio del medico curante o di uno specialista.

In tutti gli altri casi, è possibile soddisfare il giusto fabbisogno di questo aminoacido attraverso un’alimentazione completa ed equilibrata.

Fonti

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