
Bonus alle famiglie(www.greenstyle.it)
Nel 2025, il panorama degli incentivi ha subito una trasformazione significativa che aiuterà le famiglie in difficoltà.
Una regione ha preso una strada alternativa, dimostrando un forte impegno verso la mobilità sostenibile e la riduzione delle emissioni inquinanti. Con un investimento di 23 milioni di euro, la Lombardia ha lanciato un nuovo pacchetto di agevolazioni che premia i cittadini e le famiglie che desiderano sostituire i veicoli più inquinanti con alternative più ecologiche.
Questa iniziativa rappresenta uno dei più concreti interventi a livello locale per sostenere la transizione ecologica del parco veicolante, ponendosi in linea con gli obiettivi europei di sostenibilità ambientale. La misura non si limita esclusivamente alle automobili, ma si estende anche a veicoli leggeri elettrici e mezzi di trasporto sostenibili per uso personale o lavorativo. Il programma è composto da tre linee di finanziamento, ognuna delle quali si rivolge a specifiche categorie di veicoli e a target diversi.
Ecobonus auto 2025: un piano regionale articolato in tre linee di intervento
Il nuovo ecobonus auto della Regione Lombardia è strutturato in tre principali linee di intervento, ognuna delle quali offre contributi variabili in base al tipo di veicolo acquistato.
Linea A – Auto a basse o zero emissioni
La prima linea di intervento è dedicata all’acquisto di automobili elettriche o ibride, con un fondo di 20,7 milioni di euro a disposizione. I contributi variano da 1.500 a 3.500 euro, in base al livello di emissioni del veicolo scelto e al rispetto di specifici parametri tecnici ed economici. Per accedere a questi incentivi, è necessario rottamare un’automobile alimentata a benzina, metano o GPL fino alla classe Euro 2, oppure un veicolo diesel fino alla classe Euro 5.
È importante notare che il prezzo base del nuovo veicolo deve rimanere sotto i 30.000 euro per i modelli con emissioni comprese tra 61 e 120 g/km di CO2 e sotto i 40.000 euro per quelli con emissioni inferiori a 60 g/km. Inoltre, il concessionario deve applicare uno sconto sul prezzo di listino del modello base, che deve essere almeno del 10% o, in alternativa, un ribasso minimo di 2.000 euro. La prenotazione dell’incentivo viene gestita direttamente dal concessionario autorizzato dalla Regione Lombardia al momento dell’ordine d’acquisto del nuovo veicolo.
Linea B – Due ruote elettriche e cargo bike
La seconda linea di finanziamento si rivolge all’acquisto di motoveicoli elettrici, ciclomotori e cargo bike elettriche, con un fondo dedicato di 2 milioni di euro. Qui i contributi possono variare da 1.000 a 4.000 euro a seconda del veicolo acquistato. Per accedere a questi incentivi, per ciclomotori e motocicli elettrici è obbligatoria la rottamazione di un mezzo della categoria L (come scooter o motorini) con classe ambientale fino a Euro 2, oppure la demolizione di un’auto inquinante di categoria M1. Per le cargo bike elettriche, la rottamazione non è obbligatoria, ma può comunque essere utile per accedere a contributi più elevati.
A differenza della Linea A, i cittadini devono inviare la richiesta di incentivo tramite la piattaforma telematica “Bandi e Servizi” della Regione Lombardia, un processo interamente digitale che rimarrà attivo fino al 31 ottobre 2025, salvo esaurimento anticipato dei fondi disponibili.

Linea C – Incentivo per la sola demolizione
Il terzo asse del piano è specificamente pensato per coloro che desiderano semplicemente liberarsi di un’auto vecchia e inquinante senza necessariamente acquistare un nuovo veicolo. Con un plafond di 500.000 euro, la Linea C offre un incentivo fisso di 500 euro per i residenti che rottamano un’autovettura alimentata a benzina, metano o GPL fino alla classe Euro 1, o diesel fino alla classe Euro 4. Ogni cittadino può presentare una sola domanda per questo tipo di contributo, e il rimborso verrà erogato tramite bonifico bancario dopo la verifica dei requisiti e della documentazione fornita.
La manovra regionale si inserisce in un contesto complesso, in cui la decisione del Governo italiano di interrompere gli ecobonus statali ha suscitato preoccupazione tra gli operatori del settore e tra i cittadini intenzionati a rinnovare il proprio veicolo.