
Un iter burocratico complesso (www.greenstyle.it)
Il bonus per genitori separati e divorziati, pensato per supportare le famiglie in difficoltà, ha finalmente ricevuto i fondi necessari.
Il decreto attuativo, firmato il 19 marzo, sblocca 8,5 milioni di euro per il contributo, che sarà erogato dall’Inps. Possono beneficiarne i genitori con reddito inferiore a 8.174 euro che non hanno ricevuto l’ assegno di mantenimento a causa dell’inadempienza dell’ex partner. Il bonus di 800 euro mensili sarà erogato per un massimo di 12 mesi.
Nel 2025, l’INPS ha finalmente sbloccato i pagamenti per il bonus destinato ai genitori separati, divorziati e non conviventi, portando una ventata di speranza a molte famiglie italiane in difficoltà economica. Questo contributo, introdotto per sostenere coloro che affrontano difficoltà nel ricevere l’assegno di mantenimento, rappresenta un’importante misura di supporto sociale, ora finalmente operativa a seguito dell’approvazione del decreto attuativo.
L’iter burocratico per l’attuazione del bonus è stato, purtroppo, lungo e complesso. Fino a poche settimane fa, il contributo, inizialmente previsto con un finanziamento di 10 milioni di euro, era rimasto inattuato. Solo il 19 marzo 2025, il capo del Dipartimento per le politiche della Famiglia ha firmato il decreto che ha dato il via libera ai pagamenti. Questo passaggio è stato cruciale, poiché ha risolto le controversie tra l’INPS e il Dipartimento della Famiglia riguardanti i requisiti di accesso e le modalità di erogazione del bonus.
Requisiti e importo del bonus
Il contributo è destinato a genitori in stato di bisogno, con un reddito non superiore a 8.174 euro annui, che non hanno ricevuto l’assegno di mantenimento per inadempienza dell’altro genitore, sia esso un ex coniuge o un ex convivente. Tale diritto deve essere documentato tramite atto del tribunale, un aspetto che sottolinea l’importanza di avere una base legale solida per poter accedere all’agevolazione. Inoltre, per poter beneficiare del bonus, i richiedenti devono dimostrare di convivere con figli minori o maggiorenni portatori di disabilità grave durante il periodo di emergenza sanitaria legata al Covid-19.
Un aspetto significativo del bonus è che l’importo sarà calcolato in base all’ammontare non versato dell’assegno di mantenimento, con un tetto massimo di 800 euro mensili. Pertanto, se un genitore ha diritto a ricevere questo contributo per dodici mesi, l’assegno totale può arrivare fino a 9.600 euro. Questa misura rappresenta un importante aiuto per le famiglie, in particolare per quelle che si trovano in situazioni di maggiore vulnerabilità economica.

Le domande per accedere al bonus dovevano essere presentate entro il 2 aprile 2024, un termine che ha suscitato non poche preoccupazioni tra i potenziali beneficiari. Molti genitori, infatti, si sono trovati in difficoltà nel rispettare questa scadenza, complice anche la complessità delle procedure burocratiche e la confusione generata dalla situazione pandemica. Ad oggi, l’INPS prevede di utilizzare circa 8 milioni e mezzo di euro per coprire le domande già presentate, mentre le risorse rimanenti saranno accantonate in attesa della conclusione dei controlli sulle richieste.
Il bonus per i genitori separati si inserisce in un contesto più ampio di interventi a sostegno delle famiglie, che, a causa della crisi economica e degli effetti a lungo termine della pandemia, hanno subito enormi pressioni. Questo contributo non solo rappresenta un aiuto economico diretto, ma ha anche un significato psicologico e sociale, poiché aiuta a ridurre l’ansia e lo stress legati alla gestione delle spese quotidiane e al mantenimento dei figli.
E’ fondamentale che i genitori interessati si informino adeguatamente sulle modalità di richiesta e sui requisiti necessari per accedere al bonus, poiché la corretta compilazione della domanda è essenziale per evitare ritardi nell’erogazione dei pagamenti. L’INPS ha predisposto informazioni dettagliate sul proprio sito ufficiale, che possono guidare i richiedenti attraverso il processo di applicazione. Questo bonus rappresenta, quindi, non solo un aiuto economico, ma anche un segnale di attenzione da parte delle istituzioni verso le famiglie in difficoltà.