La tintura madre di tarassaco è uno dei possibili modi di sfruttare questa preziosa pianta officinale. Nota scientificamente come Taraxacum officinalae è conosciuta nel linguaggio popolare anche come “dente di leone” o “stella gialla”, per via del suo fiore di colore giallo intenso. Il suo piccolo fusto è alto dai 3 ai 9 centimetri e i suoi fiori si chiudono al tramonto per riaprirsi poi alle prime luci dell’alba.
Il tarassaco è identificabile anche dopo la fioritura grazie alla sfera bianca soffice, composta di un gran numero di acheni, spesso utilizzata per gioco soffiando via forte fino a cercare di liberare il fusto dal “soffione”. Altra indicazione è data dalle foglie, lunge e lanceolate con il margine dentato.
Le sue proprietà curative sono note fin dal Medioevo e possono essere sfruttate sia come infuso o decotto, che proprio come tintura madre. Realizzarle anche in casa è possibile e non richiede particolari conoscenze precedenti o la gestione di sostanze tossiche. Resta sempre però consigliato prestare attenzione alle controindicazioni conosciute e in caso di dubbio consultare il proprio medico curante.
Ingredienti
Cosa serve per la realizzazione della tintura madre di tarassaco:
- Pianta di tarassaco, completa di fiori, radici e foglie;
- Alcol a 95° per uso alimentare o alternativa già pronta a 45°;
- Una bottiglia di vetro dove lasciare a macerare il preparato;
- Alcuni flaconi di vetro scuro dove andare poi a sistemare la tintura madre una volta realizzata.
Come preparare la tintura madre
Il primo passo da compiere per la realizzazione della tintura madre di tarassaco è ottenere la giusta percentuale alcolica del liquido utilizzato. A meno di acquistare alcol a 45° per uso alimentare si renderà necessario adattare il normale prodotto venduto nei supermercati (95°). Non è tuttavia un’operazione complicata da svolgere: sarà sufficiente riempire una bottiglia di vetro con 460 ml di alcol e integrare con acqua fino al raggiungimento del totale di un litro.
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Successivamente raccogliere il tarassaco nelle quantità necessarie alla produzione di tintura madre, da individuare sulla base della quantità di prodotto da ottenere. In ogni caso il “raccolto” dovrà corrispondere a un quinto dell’alcol a 45° che verrà utilizzato durante la macerazione.
Una volta raccolto il tarassaco andrà lavato per bene in ogni sua parte, fiori e radici comprese, aggiungendolo quindi all’alcol già presente nel contenitore destinato alla macerazione. Lì andrà lasciato, alla temperatura di circa 20 gradi, per 25 giorni. A quel punto filtrare il tutto e riporre in flaconi o piccoli contenitori con tappo dal colore possibilmente scuro.