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Semi di pomodoro: come estrarli e conservarli correttamente

Estrarre i semi di pomodoro, allo scopo di conservarli per una futura semina in orto, è un procedimento abbastanza semplice e altrettanto utile. In questo modo ci si può infatti assicurare la crescita di varietà che abbiamo particolarmente gradito, senza impazzire nella ricerca dei giusti semi sulla grande distribuzione. È però necessario che tutti i residui di polpa vengano completamente eliminati e, ancora, che si proceda a una loro corretta conservazione.

Semi di pomodoro: come estrarli e conservarli correttamente

Fonte immagine: Pixabay

Come estrarre i semi di pomodoro e conservarli correttamente, per dar vita a nuove piantine per il nostro orto in giardino o sul balcone? Si tratta di un proposito molto utile, soprattutto quando possiamo approfittare di pomodori molto gustosi di cui, però, non conosciamo la varietà: acquistare i semi corretti potrebbe essere difficoltoso, proprio per l’impossibilità di identificare la pianta, e quindi perderemmo l’occasione di gustare ancora un ortaggio che abbiamo così gradito. Fortunatamente, bastano pochi passaggi per ottenere dei semi pronti per la coltivazione.

Prima di procedere è però doverosa una precisazione: non sempre la germogliazione dei semi ricavati a livello domestico risulta particolarmente copiosa, per via di molte ragioni, dagli errori di estrazione a quelli di conservazione. Per questa ragione, si consiglia di accumularne più di quanti davvero servano, per compensare.

Semi di pomodoro: come estrarli e conservarli correttamente

Estrarre i semi del pomodoro è un’operazione abbastanza semplice, anche se non così immediata come si potrebbe pensare. Infatti non basta recuperarli dal frutto e metterli in dimora nel terreno, vanno prima lavati a fondo, affinché si possano eliminare tutte le tracce di polpa dalla loro superficie. Di seguito, l’intero procedimento.

Estrazione dei semi

Pomodori

Il primo passo consiste nel procurarsi un pomodoro ben maturo, privo di macchie o danneggiamenti sulla sua superficie. Dopo averlo tagliato a metà, con l’aiuto di un cucchiaio si raccolgono quanti più semi possibile dalla polpa, adagiandoli su un setaccio oppure su un panno morbido in cotone. La polpa rimanente la si può ovviamente recuperare per tutte le necessità di cucina.

A questo punto, approfittando di un colino a maglie strette, si lavano i semi sotto un flusso moderato di acqua fredda, per rimuovere i residui più grossolani di polpa. Questa operazione non è però sufficiente: dopo questo primo risciacquo, è bene adagiare i semi all’interno di un barattolo di vetro, riempito con acqua tiepida. I semi dovranno rimanere all’interno del contenitore per un paio di giorni.

Trascorse le 48 ore, si possono recuperare i semi dal barattolo. Quelli che galleggiano possono essere scartati, poiché probabilmente non maturi o danneggiati. Per i rimanenti, basta versare il contenuto del vasetto in un colino a maglie strette. Si procede quindi con un nuovo risciacquo sotto acqua corrente e, fatto questo, si adagiano i semi su un panno morbido in cotone per farli asciugare: vi dovranno rimanere all’incirca una settimana, meglio se in un luogo fresco, arieggiato e non umido.

Conservazione dei semi

Terminate le operazioni di pulizia e asciugatura, i semi di pomodoro sono pronti per essere conservati, affinché possano essere usati in orto oppure in balcone la prossima primavera. Per farlo, è sufficiente recuperare delle buste di carta o, meglio ancora, dei piccoli vasetti in vetro dotati di coperchio ermetico. Si inseriscono quindi i semi, si etichettano per ricordarsi la tipologia o la varietà e si posiziona la busta o il vasetto in un luogo fresco e asciutto, possibilmente buio.

Se correttamente conservati, i semi di pomodoro sono in grado di germogliare anche a distanza di qualche anno dalla loro raccolta. Come già accennato in apertura, però, il numero di semi che daranno effettivamente luogo a una piantina non è enorme: per questa ragione, è sempre consigliato raccogliere una quantità maggiore rispetto a quanta realmente serve nel proprio orto domestico.

Con l’arrivo della primavera, un’idea utile è quella di piantare inizialmente i semi in un semenzaio, proprio per verificare quanti effettivamente germoglieranno e rendere più semplice il trasferimento in dimora definitiva, una volta che avranno raggiunto i dieci oppure i quindi centimetri in altezza. Allo stesso tempo, se aperto il contenitore i semi dovessero apparire scuri oppure ammuffiti, significa che vi è stato qualche errore nella loro conservazione.

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