
Quando si pensa alla sostenibilità degli ambienti lavorativi, si pensa soprattutto all’efficienza energetica, a macchinari innovativi, a strutture costruite con materiali biocompatibili. Ma parlare di sostenibilità significa ridurre gli sprechi anche e soprattutto nei piccoli gesti quotidiani: alcune norme da seguire sul posto di lavoro, che ogni azienda dovrebbe premurarsi di diffondere a far adottare ai propri impiegati.
Ridurre gli sprechi di materiali e risorse, evitare di accedere nella refrigerazione degli ambienti o nel riscaldamento, organizzarsi per andare al lavoro con i colleghi: questi e molti altri piccoli gesti non implicano necessariamente uno stravolgimento delle abitudini lavorative, ma possono fare la differenza in termini emissioni nocive e sfruttamento delle fonti energetiche.
Car pooling. A partire dal mezzo di trasporto, andare al lavoro può diventare non solo più sostenibile, ma anche più proficuo per l’azienda. Utilizzare un servizio di car pooling, o auto organizzarsi fra colleghi, significa risparmiare notevoli risorse in termini ambientali ed economiche: inoltre, permette di creare dei rapporti più solidi fra impiegati, cosa di cui l’ambiente di lavoro gioverebbe sicuramente. L’azienda potrebbe inoltre istituire degli incentivi che stimolino l’abitudine del car pooling, come i parcheggi prioritari. Laddove non fosse possibile, è necessario comunque incentivare l’uso della bicicletta o dei mezzi pubblici.
Illuminazione degli ambienti. Usare lampadine a basso consumo, secondo i dati dell’Environmental Protection Agency, significa risparmiare il 75% dell’energia solitamente usata per illuminare l’ufficio. In ogni caso è importante abituarsi a spegnere le luci nelle sale inutilizzate, come quelle per riunioni e meeting: le imprese più attente, poi, potrebbero installare dei sensori di luce che le spengono automaticamente in assenza di personale, o usare fonti alternative per l’energia elettrica.
Uso delle risorse. Il consumo di PC e stampanti può sembrare irrisorio ad una lettura poco attenta: è invece una delle fonti maggiori di spreco negli uffici. È necessario evitare di stampare documenti, se non è strettamente necessario: meglio condividerli on line e nelle reti interne all’azienda, stampando solo i documenti ufficiali, o stampando su entrambi i lati del foglio. Spegnere i computer a fine giornata, anziché lasciarli in stop, consente di risparmiare il 50% dell’energia solitamente usata per la rete dei pc. Stesso discorso vale per il riscaldamento: l’azienda dovrebbe incoraggiare gli impiegati a vestire in maniera adeguata alla stagione, per evitare di dover tenere il termostato troppo alto.
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Riciclare. Se si consuma il pranzo in maniera informale, tutti insieme, impostare un buon metodo per riciclare gli scarti è fondamentale: stimolerà i lavoratori a ripetere il procedimento anche a casa. È importante però che tutte le regole siano chiare e semplici, per non creare confusione sul destino dei vari materiali.
La cucina. Molte piccole aziende non hanno una mensa, ma sono spesso dotate di una cucina per il caffè o per riscaldare i cibi. È necessario quindi usare elettrodomestici moderni ed efficienti e, quando possibile, acquistare prodotti biologici dal mercato equo e solidale. Inoltre, è severamente vietato usare bicchieri o piatti di plastica: molto meglio tazze e piatti personalizzati.
Educazione e comunicazione. La prima e più cosa da fare, per ottenere dei risultati, è sicuramente informare ai propri dipendenti del peso delle azioni compiute durante le ore lavorative. Creare dei momenti collettivi per pensare a come ridurre gli sprechi renderà più consapevole il personale, motivandolo, e potrebbe anche offrire spunti per delle idee innovative.