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Pulire le tapparelle: rimedi fai da te

Consigli pratici e naturali per una pulizia della tapparella fai-da-te: ritrovati antipolvere e contro le macchie intense, con un occhio alla sicurezza.

Pulire le tapparelle: rimedi fai da te

Le tapparelle sono uno dei sistemi di chiusura più diffusi per le finestre. La loro popolarità deriva dalla facilità d’utilizzo, grazie all’apposita corda interna, che non richiede quindi l’apertura delle ante come nel caso di scuri e persiane. Ma come mantenerle sempre pulite e funzionali, considerato come siano frequentemente esposte agli agenti esterni?

Pulire le tapparelle è un’operazione mediamente facile, tanto che può essere eseguita con molti dei prodotti naturali già disponibili in casa, nonché con qualche ingrediente prelevato dalla credenza. Prima di procedere, tuttavia, è necessario informarsi sul materiale di costruzione, per evitare spiacevoli sorprese durante il lavaggio, quindi mettere in atto tutte quelle procedure di sicurezza per evitare inutili incidenti.

Operazioni preliminari

Cassetto per tapparelle
Fonte: Handyman installing a window shutter via Shutterstock

La pulizia delle tapparelle non può prescindere da alcune operazioni preliminari, sia per garantire una procedura semplice, che per assicurare il massimo della sicurezza. Innanzitutto, è necessario informarsi sul materiale: di solito, le singole componenti ad avvolgimento sono in legno, plastica o metallo, mentre il nastro è in corda. Per ognuno di questi materiali, come si vedrà più avanti, sono richiesti ritrovati differenziati.

È quindi necessario vagliare la posizione della finestra, considerando l’altezza del proprio piano, nonché l’accesso esterno. Qualora la finestra si affacciasse sul proprio giardino, non ci si dovrà preoccupare se sporco e detriti dovessero cadere all’esterno durante la pulizia: al termine della procedura, ci si armerà di scopa e paletta. Se, invece, si abitasse in un condominio oppure la finestra si affacciasse sulla strada, sarebbe indicato evitare di sporcare gli spazi comuni né gettare involontariamente residui sui passanti. Nel paragrafo dedicato, si fornirà qualche consiglio per scongiurare questa eventualità.

Infine, ma non ultimo per ordine d’importanza, è necessario un occhio di riguardo alla sicurezza. È innanzitutto sconsigliato sporgersi, per evitare rischiose cadute anche da altezze elevate: se la finestra non disponesse di un accesso esterno, poiché non affacciata sul balcone o al piano terra, bisognerà procedere dall’interno tramite l’apposito cassetto, così come si vedrà più avanti. Inoltre, per aperture di altezza molto elevata, è meglio chiedere l’aiuto di una terza persona prima di salire su scale e affini.

Rimozione della polvere

Passando alla pulizia vera e propria, il primo passaggio è quello di rimuovere la polvere. Per smuovere gli accumuli più evidenti, sarà sufficiente utilizzare un pennello di buone dimensioni, passandolo sui vari listelli a tapparella chiusa. Gli eventuali residui sul pavimento e sul davanzale potranno essere raccolti con la normale aspirapolvere. Se si disponesse di un accesso esterno, si effettuerà la stessa operazione anche dall’altro lato. In caso contrario, prestando il massimo dell’attenzione e facendosi aiutare da una terza persona esperta, si apre il cassetto superiore interno e, sollevando la tapparella a poco a poco, si puliscono le parti man mano che si avvolgono sul meccanismo centrale. Meglio utilizzare dei guanti e prestare attenzione a non ferirsi, cadendo dalla scala o bloccando inavvertitamente le dita nel meccanismo.

Rimossa la parte di polvere più evidente, si passa ai dettagli ripetendo la procedura illustrata, questa volta con un panno antistatico o, in alternativa, utilizzando un panno in microfibra leggermente inumidito. Si consiglia di scegliere comunque degli strofinacci di cui ci si potrà eventualmente liberare, perché lo sporco accumulato potrebbe essere anche particolarmente intenso.

Pulizia finale

Tapparella chiusa
Fonte: To protect against heat and sun blinds are attached to a window via Shutterstock

Rimossa la polvere, è tempo di passare alla pulizia vera e propria. La pratica è la medesima già elencata: si abbassa totalmente la tapparella per la parte interna, mentre per l’esterna si agisce a seconda dell’esposizione. Per il piano terra o per gli accessi da balcone si può semplicemente procedere dall’altro lato, per gli affacci più pericolosi si dovrà invece intervenire dal cassetto interno, prestando sempre la massima attenzione.

Per le tapparelle in plastica o metallo, macchie e ingiallimenti potranno essere facilmente ridotti con un panno imbevuto in una soluzione di acqua calda e sapone di Marsiglia, a cui potrà essere aggiunta qualche goccia d’aceto per i residui più ostinati. Per quelle in legno, invece, meglio scegliere una soluzione più delicata d’acqua e una quantità minore di sapone di Marsiglia, verificando la resistenza di materiale e vernici su una parte nascosta dello strumento. Un’utile idea può essere quella di passare un panno in microfibra asciutto al termine, così da catturare gli eventuali residui d’acqua, soprattutto nelle parti forellate oppure nelle canaline di scorrimento laterale.

Un’alternativa altrettanto valida è quella del vapore, tramite l’apposita estremità a pistola, così che la si possa utilizzare in verticale. Qualora la finestra non si affacciasse su un cortile di proprietà, quindi fosse esposta alla strada o a balconi di altri condomini, si presti attenzione che il getto caldo non spinga eventuali detriti accumulati all’esterno, sporcando quindi gli spazi altrui. Per il nastro in corda, infine, sarà sufficiente il ricorso a un panno in microfibra blandamente inumidito.

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