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Pronto soccorso veterinario, come funziona?

Un Pronto soccorso veterinario, struttura privata non sovvenzionata dallo Stato, non funziona come potresti pensare. Ecco qualche informazione in merito.

Pronto soccorso veterinario, come funziona?

Sai come funziona un Pronto soccorso veterinario? Molti proprietari di animali non sanno come funzioni esattamente, in quanto pensano che sia la stessa cosa del Pronto soccorso umano. Ma non è proprio così.

Il Pronto soccorso veterinario è privato e non sovvenzionato dallo Stato o da qualche ente, quindi tutto è a pagamento a carico del proprietario.

Come funziona il Pronto soccorso veterinario?

Il Pronto soccorso veterinario è una struttura privata che fornisce servizio di assistenza 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno. Solitamente sono dotati di Pronto soccorso le grandi strutture come le cliniche e gli ospedali veterinari.

Questo in quanto è necessario avere molto personale per gestire sia le visite ambulatoriali durante i normali orari di apertura che le emergenze notturne o festive. Anche perché è impensabile che chi lavora di notte sia poi pronto a lavorare anche il giorno successivo, senza mai staccare: per questo servono strutture grandi con parecchio personale.

Se puoi, contatta sempre prima telefonicamente il Pronto soccorso per avvisare del tuo arrivo e fare in modo che possano prepararsi. È bene avvisare anche per capire se il personale presente può gestire un’ulteriore urgenza. Spesso, durante i turni notturni o festivi, è presente un solo veterinario di turno, massimo due e se stanno già gestendo parecchie altre urgenze magari potrebbero avere la necessità di dirottarti altrove.

Ricordati sempre che il Pronto soccorso veterinario non è gratuito: è tutto a pagamento e che le tariffe sono più alte rispetto a quelle delle normali visite ambulatoriali. Quindi assicurati di avere un motivo reale per andarci: togliere una zecca non è un’urgenza e può aspettare anche il giorno dopo. Ma se insisti per fartela togliere d’urgenza fuori dagli orari di visita, non stupirti se la parcella è alta.

Una volta visitato l’animale, il veterinario ti spiegherà di cosa ha bisogno il paziente: terapie, esami, ricovero. A questo punto ti fornirà un preventivo e un documento da firmare per accettare le procedure consigliate. Nel caso tu non volessi procedere con le terapie e gli esami richiesti, ti verrà probabilmente chiesto di firmare un foglio in cui rifiuti le procedure suggerite.

Stessa cosa se rifiuti un ricovero. Questo perché nessuno ti costringerà a fare nulla, ma nel caso tu dovessi decidere di non fare esami, terapie o ricoveri, dovrai assumerti la responsabilità di eventuali conseguenze. Insomma, come quando vai in un Pronto Soccorso umano o in un ospedale e firmi per farti dimettere contro il parere medico.  È la stessa cosa.

Chi chiamare se il cane sta male di notte?

veterinario

Il cane sta male di notte e non sai chi chiamare? Tutto dipende da come lavora la struttura veterinaria a cui ti appoggi. Se porti normalmente il tuo cane dal veterinario e questi lavora in uno studio o in un ambulatorio, ti avrà avvisato a priori su come funzionano le urgenze.

Ci sono ambulatori che forniscono un numero di reperibilità da contattare solo per vere urgenze. Se il cane ha vomitato una sola volta, ma non è mogio, questa non è un’urgenza da necessitare di una telefonata alle 2 di notte. Lo stesso, non sono urgenze il cane che si gratta, quel nodulo presente sulla zampa da mesi o richieste inerenti vaccini, ricette, informazioni varie.

In questo caso sta al singolo veterinario decidere come gestire l’urgenze: se farti venire in ambulatorio o se dirottarti presso una struttura aperta 24 ore su 24.

Questo perché studi e ambulatori normalmente non sono aperti di notte, la domenica o durante i festivi. Avendo meno personale, sarebbe impensabile riuscire a gestire in pochi i normali orari di apertura e le urgenze. In molti casi il tuo veterinario, a seconda dell’urgenza, saprà indirizzarti verso il Pronto soccorso più vicino.

Non tutti i veterinari effettuano servizio di reperibilità o danno numeri per le urgenze. In questi casi, però, solitamente spiegano ai nuovi clienti quali numeri contattare in caso di emergenza.

Se il tuo veterinario di notte non risponde perché magari sta dormendo e non sente il telefono, non entrare nel panico. Vai su Google e, a seconda della zona di residenza, basta che digiti “Pronto soccorso veterinario Roma”, “Pronto soccorso veterinario Milano”, “Pronto soccorso veterinario Napoli” o “Pronto soccorso veterinario Catania” per fare degli esempi.

Ti compariranno indirizzi e recapiti telefonici dei Pronto soccorso di zona aperti.

Purtroppo è necessario specificare che non tutte le zone d’Italia hanno un Pronto soccorso veterinario: è possibile che tu debba mettere in conto di spostarti anche di diversi chilometri prima di raggiungerne uno.

Chi chiamare se il gatto sta male?

Se il gatto sta male, vale quanto visto sopra per il cane. Stesso dicasi per gli animali esotici, ma in questo caso è bene telefonare prima al Pronto soccorso per assicurarsi che i veterinari presenti possano prendersi cura anche dei nuovi animali da compagnia.

Quanto costa una visita al Pronto soccorso veterinario?

Veniamo alle note dolenti. Non esiste un Pronto soccorso veterinario gratuito. O meglio: i Servizi Veterinari dell’Asl intervengono gratuitamente, se vengono avvisati tramite corretta procedura di segnalamento, in caso di cani vaganti o gatti randagi feriti. Ma solo se sono randagi e non di proprietà.

Qualsiasi gatto di proprietà portato in un Pronto soccorso veterinario prevede una parcella a carico del proprietario. Stesso dicasi per gatti feriti randagi portati in visita dal veterinario da chi li trova.

Il veterinario ha l’obbligo di soccorrerli o di fornire indicazioni per raggiungere strutture più attrezzate nel caso lui non possa fornire l’assistenza necessaria (per esempio, piccoli studi o ambulatori non aperti di notte nel caso il paziente richieda un ricovero 24 ore su 24 o esami specialistici), ma non ha l’obbligo di fornire tali prestazioni gratuitamente.

Essendo una struttura privata, infatti, chi porta a visita l’animale, sia esso di proprietà o trovato, si deve far carico delle spese.

Detto questo, il costo varia da zona a zona. In generale, tutte le prestazioni effettuate fuori orario, di notte, di domenica o durante i festivi hanno prezzi  maggiorati rispetto alle prestazioni effettuate durante orario ambulatoriale.

Facciamo un esempio: se una visita semplice durante orario ambulatoriale costa 20-30 euro, una visita di Pronto Soccorso può partire tranquillamente da 50-60 euro. E questo solo per la visita di base. Ma se è una visita così urgente, probabilmente sarà necessario effettuare esami e terapie che possono far salire il prezzo anche a centinaia di euro.

Considera anche che non esiste un tariffario nazionale minimo veterinario, quindi ciascuna struttura può applicare le tariffe che preferisce.

Come funziona il 118 veterinario?

Non esiste un 118 veterinario. Ogni tanto si sente parlare di ambulanze veterinarie e affini, ma si tratta sempre di servizi a pagamento.

Chi chiamare in caso di animali in difficoltà?

Dipende. Se è il tuo gatto o il tuo cane in difficoltà, chiama il tuo veterinario che saprà indirizzarti sul cosa fare. Ma se il tuo veterinario in quel momento non fosse reperibile o disponibile, cerca su Google quale sia il Pronto soccorso veterinario aperto più vicino a te.

Se si tratta di cani e gatti randagi feriti, allora la procedura prevede di fare segnalamento ai Vigili o ai Carabinieri, i quali dovrebbero a loro volta provvedere a contattare il tecnico Asur Reperibile dei Servizi Veterinari.

Per gli animali selvatici, bisogna chiamare o i Carabinieri Forestali o il Cras di zona.

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