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Lago diventa verde per colpa delle cozze, accade negli USA

Lago diventa verde a causa della proliferazione delle cozze e delle alghe: si registra una moria senza pari di pesci e altre specie.

Lago diventa verde per colpa delle cozze, accade negli USA

Fonte immagine: Pixabay

Una proliferazione di cozze sta letteralmente soffocando un lago statunitense, tingendone le acque di verde. E la colpa è ancora una volta dei cambiamenti climatici, pronti ad avvantaggiare alcune specie invasive a discapito della popolazione vegetale e animale tipica di questa area. Il risultato è una grave minaccia alla biodiversità e una moria di pesci mai notata prima.

Da diversi anni alcune alche verdi hanno invaso i Grandi Laghi statunitensi, soffocando le specie locali. Per lungo tempo i ricercatori hanno tentato di capire cosa spingesse la proliferazione anomala di queste alghe, senza però trovare una causa precisa. Oggi, invece, emerge come questi vegetali siano alimentati dal fosforo rilasciato da alcune invasive specie di cozze.

Lago verde per colpa delle cozze

Le acque di molti Grandi Laghi statunitensi – in particolare l’Huron, l’Ontario, il Michigan e l’Erie – stanno diventando sempre più verdi e melmose, una condizione che non permette la sopravvivenza di molti pesci e altrettante specie vegetali. Il colore è determinato dalla crescita indisturbata di alcune alghe, le quali non solo sottraggono ossigeno alle acque, ma fanno razzia di tutte le sostanze nutritive presenti nel lago.

Dopo anni di ricerche e studi per comprendere cosa spingesse le alghe a una proliferazione incontrollata, l’enigma è stato finalmente risolto. A causare una condizione così grave è la presenza elevata di cozze quagga e zebra, delle specie non autoctone del luogo e probabilmente importate negli Stati Uniti con gli scambi commerciali con la Russia. Questi organismi bivalve rilasciano grandi quantità di fosforo nelle acque durante il loro ciclo vitale, un elemento di cui le alghe approfittano per crescere indisturbate e senza nessuna forma di limitazione naturale.

Secondo i ricercatori dell’United States Geological Survey, aver finalmente trovato la causa della crescita eccessiva delle alghe permetterà di implementare nuove misure di protezione dei grandi laghi. Ma non si tratterà di un’operazione semplice: il controllo della popolazione di cozze invasive potrebbe comportare una spesa di 500 milioni di dollari ogni anno. E si tratta comunque di tecniche di contenzione, poiché al momento non esistono sistemi che possano eradicare completamente la presenza di queste cozze.

Jiying Li, ricercatore dell’Università del Minnesota, spiega come la situazione sia addirittura più grave perché le cozze e le alghe vivono in una sorta di simbiosi. Le bivalve assorbono infatti grandi quantità di fosforo, che usano per accrescere la loro biomassa. Parte di questo fosforo viene espulsa, per poi essere catturata dalle alghe, che aumentano così dimensioni e presenza in acqua. Gli altri organismi si trovano quindi privati non solo di dosi sufficienti dell’elemento chimico per poter sopravvivere, ma anche di ossigeno.

Tra le difficoltà nella rimozione delle specie non autoctone portate dai cambiamenti climatici, il fatto che le cozze quagga e zebra si depositino sul fondo dei laghi, a grandissima profondità. Spesso in aree difficilmente raggiungibili sia dai sommozzatori che dai più svariati strumenti tecnologici a immersione.

Fonte: Daily Mail

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