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Inquinamento acustico aumenta il rischio di ictus

Una ricerca inglese dimostra come vivere in zone particolarmente trafficate nelle ore diurne comporti un aumento del rischio di ictus e decessi.

Inquinamento acustico aumenta il rischio di ictus

Fonte immagine: Pixabay

L’inquinamento acustico può ridurre l’aspettativa di vita. A dimostrarlo è una ricerca pubblicato sull’European Heart Journal, che spiega come vivere in un centro urbano sopportando continui ed assordanti rumori possa provocare ictus e altri importanti conseguenze.

Da tempo gli istituti di ricerca sono concentrati sugli effetti dell’inquinamento acustico sull’organismo umano. L’esposizione prolungata all’eccesso di rumore, ad esempio per chi vive in strade centrali particolarmente trafficate, può avere effetti sul benessere psicologico e fisico. Jaana Halonen, autore dello studio, ha spiegato:

Il rumore prodotto dal traffico stradale non è da sottovalutare: è stato già associato a problemi di sonno e a un aumento della pressione sanguigna.

La ricerca, condotta dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine, in collaborazione con l’Imperial College e il King’s College, ha analizzato dati provenienti da 8,6 milioni di persone residenti nel centro di Londra tra il 2003 e il 2010.

In seguito i dati sono stati confrontati con misurazioni pubbliche del rumore nelle zone considerate, sia di giorno che di notte. Infine i ricercatori hanno confrontato i dati con i decessi e i ricoveri avvenuti nelle aree a più alta densità, suddividendoli in due fasce, over 50 e over 75.

Secondo i risultati, le zone urbane con rumori diurni oltre i 60 decibel (dB) avevano registrato il 4% in più di decessi, sia fra adulti che fra gli anziani, rispetto alle zone sotto la soglia dei 55 dB.

Inoltre chi vive in zone con traffico diurno particolarmente rumoroso, cioè oltre la soglia dei 60 dB, ha maggiori possibilità di essere ricoverato per ictus: il 5% per quanto riguarda gli adulti, mentre il 9% nella fascia over 75.

Le conseguenze di vivere in zone altamente inquinate dal punto di vista acustico, secondo i ricercatori inglesi, sono in particolare l’aumento della pressione sanguigna, disturbi del sonno e livelli di stress particolarmente elevati. Halonen ha concluso:

Il nostro studio è il primo nel Regno Unito che dimostra un legame fra rumore eccessivo, decessi e ictus. I risultati suggeriscono che serve una maggiore attenzione alla riduzione del rumore del traffico, perché azioni di questo tipo possono essere utili per la nostra salute.

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