Novità e agevolazioni per l'IMU 2025 (www.greenstyle.it)
Il termine per il pagamento della prima rata dell’IMU per l’anno 2025 si avvicina rapidamente, fissato per il 16 giugno.
Tuttavia, non tutti i contribuenti sono obbligati a versare questa imposta. Le normative vigenti prevedono diverse esenzioni e agevolazioni che possono ridurre o annullare l’obbligo di pagamento. In questo articolo, esamineremo nel dettaglio le situazioni in cui è possibile evitare il versamento dell’IMU e le novità introdotte per il 2025.
Una delle principali novità introdotte per il 2025 riguarda l’esonero dal pagamento dell’IMU per immobili occupati abusivamente, a condizione che sia stata presentata denuncia o avviata un’azione giudiziaria penale. Questa misura è particolarmente rilevante, poiché offre un supporto ai proprietari che si trovano in situazioni di difficoltà legate a occupazioni illecite.
Inoltre, il 2025 conferma l’esonero per i coniugi con residenza in comuni diversi. Questa misura è stata chiarita da recenti sentenze della Corte Costituzionale, che hanno definito nuovi criteri per l’abitazione principale. Entrambi i coniugi possono beneficiare dell’esenzione IMU per la loro abitazione principale, a condizione che sia rispettato il requisito di residenza anagrafica.
Esenzioni specifiche
È importante analizzare attentamente le diverse casistiche che consentono di non pagare l’IMU. Tra queste, si evidenziano le seguenti:
Abitazione principale e coniugi con residenza diversa
I coniugi con residenza in comuni differenti possono beneficiare dell’esenzione IMU per la loro abitazione principale. Questo è particolarmente significativo in situazioni di separazione o trasferimento lavorativo, in quanto non è più necessario che entrambi risiedano nella stessa abitazione per usufruire dell’agevolazione.
Immobili degli enti non commerciali
Gli immobili di proprietà di enti non commerciali, utilizzati esclusivamente per attività assistenziali, culturali o didattiche, sono esenti dall’IMU. Questa esenzione si applica anche se gli immobili sono concessi in comodato d’uso, a condizione che vengano utilizzati per le finalità previste dalla legge.
Fabbricati rurali
Un’altra importante novità riguarda l’esenzione per i fabbricati rurali concessi in comodato a imprenditori agricoli. Questa misura è stata confermata dalla Corte di Giustizia Tributaria, che ha riconosciuto l’importanza di incentivare l’uso produttivo delle proprietà agricole.

Nel 2025, i pensionati esteri titolari di pensioni maturate in regime di convenzione con l’Italia possono beneficiare di uno sconto dell’IMU. Se possiedono una casa in Italia non affittata e non concessa in comodato d’uso, pagheranno solo il 37,5% dell’imposta dovuta, con un risparmio significativo rispetto agli anni precedenti.
Inoltre, gli immobili dati in comodato d’uso a parenti di primo grado possono godere di un abbattimento del 50% dell’IMU, se utilizzati come abitazione principale. Questa opportunità è soggetta a specifici requisiti, come il fatto che il comodante non deve possedere più di un immobile nello stesso comune.
Un ulteriore incentivo è rappresentato dalla riduzione del 25% dell’IMU per gli immobili affittati a canone concordato, che offre un vantaggio economico sia ai proprietari immobiliari che agli inquilini. Inoltre, i coniugi con residenze diverse possono applicare l’esenzione prima casa a una sola delle due abitazioni, a scelta.
Situazioni di inagibilità
Infine, i proprietari di immobili che risultano inagibili o che stanno procedendo con l’accatastamento come unità collabente possono richiedere l’esenzione dall’IMU. Questa misura è particolarmente utile per chi si trova in difficoltà economiche o che ha in programma di demolire o cedere l’immobile inabitabile. Anche i fabbricati rurali ad uso strumentale rimangono sempre esenti dall’IMU, garantendo così un sostegno a chi opera nel settore agricolo.
