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C’è ancora tempo per richiedere 100 euro in più sullo stipendio: la scadenza è fissata al 30 settembre ma devi preparare questi documenti.
Entro il 30 settembre 2025 scade un’importante opportunità per i lavoratori dipendenti italiani: ottenere un bonus una tantum di 100 euro, riconosciuto come Bonus tredicesima, previsto dal Decreto Omnibus.
Questo sussidio è destinato a sostenere le famiglie economicamente più fragili, accreditandosi direttamente nella busta paga dei dipendenti che rispettano specifici requisiti di reddito e composizione familiare.
Come ottenere il Bonus tredicesima se non è stato accreditato a dicembre
Molti lavoratori hanno già ricevuto il Bonus tredicesima con lo stipendio di dicembre 2024, ma chi non ha ancora beneficiato di questo contributo può ancora richiederlo presentando la dichiarazione dei redditi per l’anno fiscale 2024. La scadenza principale per inviare la domanda tramite il Modello 730/2025 è fissata al 30 settembre 2025. In alternativa, chi non utilizza il Modello 730, come ad esempio i collaboratori domestici o chi non ha un sostituto d’imposta, può presentare il Modello Redditi Persone Fisiche entro il 31 ottobre 2025, compilando il rigo RC14.
La richiesta deve essere effettuata in modalità telematica, direttamente dal contribuente o attraverso un CAF (Centro di Assistenza Fiscale) o un professionista abilitato. Per facilitare la compilazione, i dati relativi al bonus sono reperibili nella Certificazione Unica (CU) nei campi 721 e 726. Se tali informazioni non fossero presenti, è possibile consultare la documentazione rilasciata dal datore di lavoro. La dichiarazione precompilata è consultabile e modificabile attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate, accedendo con SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Il Decreto Omnibus stabilisce criteri precisi per poter accedere a questo incentivo economico. Possono beneficiare del Bonus tredicesima solo i lavoratori dipendenti che nel 2024 hanno avuto:
- un reddito complessivo lordo fino a 28.000 euro;
- almeno un figlio fiscalmente a carico;
- un’imposta lorda superiore alle detrazioni spettanti per lavoro dipendente.

È importante sottolineare che il bonus può essere richiesto una sola volta per nucleo familiare, indipendentemente dal fatto che entrambi i genitori rispettino i requisiti. Nel caso in cui il bonus sia stato erogato per errore, il datore di lavoro procederà al recupero tramite conguaglio in busta paga. Se invece il recupero non avviene in questa maniera, sarà il lavoratore a dover restituire l’importo indebitamente percepito attraverso una specifica indicazione nella dichiarazione dei redditi, selezionando la casella “Restituzione Bonus per assenza requisiti” nel rigo C14 del Modello 730 o nel rigo RC14 del Modello Redditi.
Il termine ultimo per presentare la domanda e non perdere il diritto ai 100 euro in più è il 30 settembre 2025 per chi utilizza il Modello 730, mentre il termine slitta al 31 ottobre 2025 per chi deve presentare il Modello Redditi Persone Fisiche. È fondamentale rispettare queste date per poter beneficiare del sussidio, che rappresenta un importante sostegno per le famiglie con reddito medio-basso e figli a carico.
Questa misura, introdotta per aiutare i nuclei più vulnerabili, si conferma un valido strumento di supporto economico, soprattutto in un contesto di inflazione e aumento dei costi della vita. Le modalità di richiesta sono state semplificate grazie all’uso della dichiarazione precompilata e dell’assistenza digitale, rendendo accessibile il bonus anche a chi non ha familiarità con la burocrazia fiscale. L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione tutte le informazioni necessarie e consente di verificare la propria situazione contributiva attraverso i canali telematici ufficiali, garantendo così trasparenza e facilità di accesso a questa agevolazione.
