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Dieffenbachia: come curare la pianta

La dieffenbachia è una pianta ornamentale sempre più diffusa all'interno delle case, non solo per le sue bellissime foglie verdi e striate, ma anche perché capace di assorbire alcune sostanze nocive presenti a livello domestico. La cura richiede però attenzione, perché la pianta produce una lattice irritante: tagli e potatura dovranno quindi essere eseguiti con i guanti e sempre tenendo alla larga bambini e animali domestici. Ma come si coltiva questa pianta tropicale e come si cura nel tempo?

Dieffenbachia: come curare la pianta

Fonte immagine: Unsplash

La dieffenbachia è una pianta ornamentale sempre più gettonata per abbellire gli interni degli appartamenti, grazie alle sue grandi e scenografiche foglie striate. Questo vegetale, tuttavia, non è solo indicato per portare verde in casa, ma è anche utile contro gli inquinanti domestici: così come avviene per tante altre piante d’appartamento, è infatti in grado di assorbire alcuni degli inquinanti domestici più diffusi. Le sue foglie, tuttavia, potrebbero risultare tossiche se non correttamente gestire in presenza di bambini e animali domestici.

Ma come si coltiva la dieffenbachia e, soprattutto, come curarla nel tempo? In linea generale, poiché questa pianta viene normalmente tenuta all’interno delle abitazioni, la sua coltivazione è possibile in tutta Italia. In alcuni casi è possibile anche coltivarla all’aperto, quindi potrebbe essere utile chiedere un parere al proprio vivaio di fiducia, per verificare la compatibilità del vegetale con il clima del proprio luogo di residenza. Di seguito, tutte le informazioni utili.

Dieffenbachia: cosa è

Dieffenbachia, foglie

Con il termine botanico Dieffenbachia si indicano diverse specie di una pianta appartenente alla famiglia delle Araceae, originaria del Centro e del Sudafrica. Questa pianta viene scelta quasi esclusivamente a scopo ornamentale e, oltre alle zone di origine, viene ormai coltivata in tutto il mondo. Al di fuori del clima originario, tuttavia, la cura dell’esemplare vegetale avviene quasi esclusivamente indoor: questo perché non sempre la pianta è in grado di adattarsi a climi diversi rispetto a quelli nativi.

La dieffenbachia si caratterizza per un portamento arbustivo, con un fusto centrale dal quale si sviluppano delle vistose e grandi foglie ovali, note per i loro singolari colori. Queste vedono infatti un’area perimetrale di colore verde scuro, mentre quella centrale è di verde molto chiaro, spesso con striature e giochi di sfumature.

La pianta è anche in grado di produrre un’inflorescenza di piccole dimensioni, di colore bianco-verdastro e dalla forma a pannocchia: a livello domestico, tuttavia, è molto raro che la Dieffenbachia fiorisca.

Come la gran parte delle piante ornamentali dalle generose foglie verdi, anche la dieffenbachia può essere utile per controllare alcuni degli inquinanti che solitamente si accumulano in casa. Può infatti limitare la presenza di sostanze nocive come fumo di sigaretta, formaldeide, ritardanti bromurati di fiamma e VOC, ovvero i composti organici volatili.

Dieffenbachia: è velenosa?

La dieffenbachia è una pianta ottima per la coltivazione e la cura in appartamento, tuttavia bisogna prestare attenzione nella sua gestione. Questo perché il vegetale è mediamente velenoso e, per questa ragione, può rappresentare quindi un pericolo per i bambini o gli animali domestici.

All’interno dei suoi steli e delle sue foglie è infatti presente una linfa viscosa, un lattice che può causare irritazione con il contatto cutaneo o, peggio, se ingerito. Per questa ragione, ogni volta che si vuole potare la pianta è necessario dotarsi di opportuni guanti, così da non entrare in contatto con la sostanza irritante. Ancora, è utile esporre il vegetale in aree della casa non facilmente raggiungibili dai più piccoli o animali come cani e gatti: potrebbero inavvertitamente mordere le foglie, con conseguenze anche gravi.

Come si coltiva la dieffenbachia

Dieffenbachia, macro

La dieffenbachia è una pianta da interni abbastanza semplice da coltivare, tuttavia è necessario che vengano rispettate alcune condizioni per la sua crescita rigogliosa. Quali sono e come procedere alla sua cura?

Necessità della pianta

Come già accennato, per poter crescere rigogliosa è indispensabile soddisfare alcune necessità della dieffenbachia:

  • Clima: la pianta predilige climi caldi e mediamente utili, tipici dei luoghi di origine. Tende a richiedere temperature costanti sempre sopra ai 20 gradi, ma non maggiori di 30-33. Nelle stagioni fredde, non dovrebbe mai essere esposta in ambienti dalla colonnina di mercurio inferiore ai 16 o 18 gradi;
  • Terreno: la dieffenbachia predilige un terreno leggero e altamente drenante, meglio se arricchito con sostanze fertilizzanti azotate, anche facendo ricorso a fertilizzanti organici come il compost;
  • Esposizione: la pianta non disdegna affatto l’esposizione al sole, dato anche il clima tipico dei luoghi d’origine. Tuttavia un’irrorazione solare eccessiva, soprattutto nei giorni più caldi dell’estate, potrebbe danneggiarne le foglie. Quando le giornate sono troppo afose e il sole è cocente, è quindi necessario predisporre degli opportuni ripari garantendo una penombra;
  • Annaffiature: le richieste d’acqua della dieffenbachia sono medie e dipendono dalle temperature tipiche di stagione. In primavera e in estate si può procedere circa tre volte alla settimana, mantenendo il terreno sempre lievemente inumidito. In inverno, invece, può essere più che sufficiente una sola volta a settimana. Il riferimento è sempre il terriccio: deve apparire leggermente umido, mai secco o inzuppato.

Coltivazione in vaso e in giardino

Dieffenbachia

La dieffenbachia è una pianta che può essere abbastanza facilmente coltivata in vaso e, se le condizioni climatiche lo consentono, anche in giardino. A livello italiano, la coltivazione all’aperto è indicata perlopiù a Sud del Paese, dove le temperature si mantengono miti anche in pieno inverno. Se si sceglie la cura in vaso, sarà necessario predisporre un letto di ghiaia, cocci o palline di argilla espansa sul fondo del contenitore, poiché la dieffenbachia non sopporta i ristagni d’acqua: così facendo, si aumenta la capacità di deflusso del terreno. In giardino, invece, sarà necessario procedere a una generosa fertilizzazione del terreno, per aiutare la pianta a superare cali di temperatura e lievi sbalzi termici.

La dieffenbachia può essere coltivata a partire dal seme, anche se le modalità più diffuse sono quelle del trapianto di piantine d’acquisto oppure le talee. Per effettuare una talea, è sufficiente tagliare una foglia con il suo stelo per una lunghezza di circa 10-15 centimetri e posizionarla in un bicchiere d’acqua, cambiandola ogni giorno. Quando vi saranno sufficienti radici, si potrà procedere al trasferimento in vaso. Come accennato nei precedenti paragrafi, bisogna prestare attenzione al lattice irritante della pianta: l’operazione dovrà essere sempre eseguita indossando dei guanti.

Cura della dieffenbachia

Dieffenbachia, dettaglio

Come tutte le piante d’appartamento, anche la dieffenbachia deve essere sottoposta a delle cure cicliche affinché possa mantenersi sana e rigogliosa nel tempo. Di seguito, i consigli per la gestione ordinaria del vegetale

Cura in estate e in inverno

Come già accennato, la dieffenbachia è una pianta che non disdegna i climi caldi e mediamente umidi, come quelli tipici dei luoghi d’origine. A livello di temperature, l’estate rappresenta la stagione migliore per la crescita di questa pianta, tuttavia le foglie potrebbero non resistere a un’irrorazione solare eccessiva. Nelle ore più soleggiate dell’estate, di conseguenza, è utile predisporre una penombra, anche semplicemente allontanando per qualche ora la pianta dal davanzale della finestra.

In inverno, invece, bisogna prestare attenzione agli sbalzi di temperatura e all’eccessiva secchezza degli ambienti. Per questa ragione, è sconsigliato tenere la pianta in prossimità dei termosifoni. Una buona idea è quella di esporla in bagno, dove la pianta può approfittare sempre di una sufficiente umidità.

Annaffiature e parassiti

Afidi

La richiesta d’acqua della pianta africana è di media entità: aumenta alla progressiva crescita delle temperature. In generale, in inverno basta anche un apporto d’acqua settimanale, in estate due o tre volte nello stesso lasso di tempo. Nei giorni più afosi è però consigliato proseguire quotidianamente, preferendo per l’operazione le prime ore del mattino o la tarda sera.

Sul fronte dei parassiti, la pianta ha ottime capacità di difesa naturali, tuttavia potrebbe essere presa d’assalto dal ragnetto rosso, dalle cocciniglie e, più raramente, dagli afidi. Questi insetti possono portare all’ingiallimento e alla caduta delle foglie, è quindi utile controllarli con rimedi naturali come l’olio di neem.

 

Fonti

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