Controlli a tappeto dell'INPS: chi rischia il sussidio - Greenstyle.it
Cosa devi controllare subito per evitare di perdere il sussidio erogato da poco: partono i controlli a tappeto dell’INPS.
A partire dal 1° gennaio 2026, l’INPS adotterà una nuova politica di controllo sui permessi e i congedi previsti dalla Legge 104, con l’intento di contrastare gli abusi e garantire che i benefici siano riservati a chi possiede realmente i requisiti necessari.
Questa riforma segna un cambio di paradigma nella gestione dei diritti legati all’assistenza a persone con disabilità grave o gravi condizioni cliniche, introducendo verifiche più incisive e un sistema di tracciamento digitale senza precedenti.
Nuovi controlli diretti per i dipendenti pubblici
Con la bozza della Legge di Bilancio 2026, in particolare tramite l’articolo 129, vengono estesi i poteri di verifica ai datori di lavoro della Pubblica Amministrazione. Essi potranno richiedere all’INPS di effettuare controlli periodici per accertare la permanenza dei requisiti per usufruire dei tre giorni mensili di permesso retribuito previsti dall’articolo 33 della Legge 104. Il controllo sarà affidato a medici della sanità militare e di altre strutture pubbliche in collaborazione con l’INPS, mentre le modalità operative saranno definite da un decreto del Ministero del Lavoro.
Questa nuova procedura punta a rendere più frequenti e capillari le verifiche, così da assicurare che i permessi vengano utilizzati esclusivamente in caso di necessità comprovate. Non solo controlli medici: sarà introdotto un sistema di tracciamento totale dei permessi e congedi concessi dalle amministrazioni pubbliche. Tutti i dati relativi ai permessi, compresi i congedi straordinari e parentali, dovranno essere comunicati all’INPS, con l’indicazione del nominativo della persona assistita. Questo consentirà all’istituto di incrociare le informazioni e identificare eventuali anomalie o abusi, come il riconoscimento di permessi multipli per assistere la stessa persona o permessi richiesti per individui deceduti.
Di fatto, nascerà un registro nazionale digitale in tempo reale, che garantirà un monitoraggio costante e puntuale dei benefici riconosciuti dalla Legge 104. Contestualmente ai nuovi controlli, dal 2026 entreranno in vigore le disposizioni della Legge 106 del 2025, che estende le tutele per chi convive con disabilità o malattie gravi. Tra le novità più rilevanti, si prevede l’erogazione di dieci ore aggiuntive di permesso retribuito all’anno per lavoratori che affrontano patologie oncologiche, croniche o invalidanti, o che assistono figli minorenni nelle medesime condizioni. Queste ore potranno essere impiegate per visite, esami e terapie, e si aggiungono ai tre giorni mensili previsti dalla Legge 104.

Inoltre, i congedi straordinari potranno estendersi fino a due anni complessivi, con regole differenziate a seconda che l’assistenza sia prestata a un familiare o alla persona malata stessa. Per i lavoratori autonomi è prevista la possibilità di sospendere l’attività fino a 300 giorni l’anno, previo certificato medico. Il ministro Giancarlo Giorgetti ha sottolineato come l’obiettivo principale di queste misure sia “colpire gli abusi”, fenomeno che negli anni ha sottratto risorse rilevanti all’INPS.
Tuttavia, la sfida sarà mantenere un equilibrio tra controllo rigoroso e facilità di accesso alle tutele, evitando che i nuovi adempimenti burocratici diventino un ostacolo per chi realmente necessita di assistenza. L’intervento legislativo del 2026 rappresenta dunque un tentativo di rafforzare l’efficacia del sistema di assistenza, migliorando sia la qualità dei controlli sia la protezione dei diritti dei lavoratori coinvolti nella cura di persone con disabilità o malattie gravi. Resta da vedere come queste novità saranno recepite nella pratica quotidiana e quale impatto avranno sulla gestione dei permessi e congedi nei diversi contesti lavorativi.
