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Coniglio: carattere e consigli per la cura

Tutto quello che volevi sapere sul coniglio domestico. Dal carattere alle razze, quanto vive, la sua alimentazione, cibi che non deve mangiare e malattie.

Coniglio: carattere e consigli per la cura

Fonte immagine: Pixabay

Non solo cani e gatti: un animale da compagnia molto diffuso nelle nostre case è anche il coniglio domestico. Fa parte dei NAC (i Nuovi Animali da Compagnia), considerato anche fra gli “animali esotici da compagnia”. Se si decide di prendere un coniglio, è bene prepararsi prima: se sei abituato a gestire cani e gatti, è tutta un’altra cosa.

Classificazione scientifica del coniglio

Coniglio testa di leone
Fonte: Pixabay

Questa è la classificazione scientifica del coniglio:

  • Dominio: Eukaryota
  • Regno: Animalia
  • Phylum: Chordata
  • Classe: Mammalia
  • Ordine: Lagomorpha
  • Famiglia: Leporidae

Devi poi considerare che la famiglia Leporidae comprende sette generi differenti (comprensivi di diverse specie) che vengono tutti considerati come conigli:

  • Oryctolagus (coniglio selvatico europeo)
  • Sylvilagus (conigli americani coda di cotone)
  • Pronolagus (conigli africani)
  • Poelagus
  • Bunolagus (coniglio fluviale)
  • Romerolagus (coniglio dei vulcani)
  • Nesolagu (conigli dell’isola di Sumatra)
  • Pentalagus (coniglio amami)

Quelli che a noi interessano sono i conigli del genere Oryctolagus. L’Oryctolagus cuniculus è il coniglio selvatico europeo, a sua volta suddiviso in diverse sottospecie:

  • Oryctolagus cuniculus cunicolus: coniglio comune
  • Oryctolagus cuniculus algirus: coniglio iberico
  • O. c. huxleyi: coniglio mediterraneo
  • Oryctolagus cuniculus cnossius: coniglio cretese
  • Oryctolagus cuniculus brachyotus: coniglio della Camargue
  • O. c. domesticus: coniglio domestico
  • Oryctolagus cuniculus habetensis: coniglio africano

Quello di cui ci occuperemo è il coniglio domestico, l’Oryctolagus cuniculus domesticus.

Principali razze del coniglio

Coniglio ariete
Fonte: Pixabay

Ci sono tantissime razze di conigli riconosciute e questo perché, oltre ai classici conigli da compagnia, non dobbiamo dimenticare che ci sono anche tutte quelle da carne da allevamento. In generale, le principali razze di conigli da compagnia sono:

  • Ariete piccolo e ariete nano
  • Testa di leone
  • Coniglio nano
  • Angora
  • Rex
  • American Fuzzy Lop
  • Olandese nano
  • Cashmere lop
  • Satin
  • Jersey Wooly
  • Ermellino
  • Giarra bianco
  • Hot hot
  • New Zealand

Tuttavia nulla ti vieta di tenere anche un coniglio gigante di Fiandra come animale da compagnia. È innegabile, però, che a livello amatoriale qui da noi si vedano soprattutto arieti più o meno nani, teste di leone e nani o presunti tali, variamente incrociati fra di loro.

Il fatto è che, spesso, non si riesce a stabilire con certezza la razza del coniglio per il semplice fatto che gli allevatori amano incrociarli fra di loro. Quindi a meno di andare in allevamenti professionali specializzati, è possibile che quel coniglio nano che hai acquistato da cucciolo da grande diventi un taglia piccola o media perché in realtà frutto di incroci con altre razze più grandi.

Caratteristiche del coniglio domestico: aspetto e colore del mantello

coniglio
Fonte: Pixabay

Aspetto e principali caratteristiche anatomiche

I conigli hanno un corpo raccolto, dalle lunghe orecchie (tenute erette o cadenti a seconda della razza). La testa è più o meno tondeggiante, gli occhi sono posti lateralmente (come tutti gli animali preda: in questo modo ampliano di parecchio il loro raggio visivo, tanto che riuscire a cogliere di sorpresa un coniglio da dietro è pura utopia. Per contro hanno un punto cieco subito davanti al muso) e la coda è piccola, corta e rivolta in alto.

Sono dotati di vibrisse che permettono al coniglio di muoversi meglio al buio e hanno un ottimo olfatto e senso del tatto. Le zampe anteriori sono piccole e corte, le posteriori sono più lunghe e robuste e sono portate raccolte sotto al corpo, cosa che permette al coniglio di saltare e fare scatti velocissimi.

A differenza di cani e gatti, non hanno cuscinetti plantari di protezione, ma solamente una peluria più fitta: in questo modo scivolano di meno. Le zampe sono palmate. Attenzione alle unghie: come quelle dei cani non sono retrattili e se non tagliate periodicamente, rischiano di spezzarsi.

La grande particolarità dei conigli è rappresentata dai denti. Sono a crescita continua, sia gli incisivi che i molari, questo vuol dire che i denti del coniglio crescono continuamente, venendo limati dall’azione della masticazione di erba e fibra. Se nutriti correttamente e se non provenienti da linee di sangue in cui si hanno forme di malocclusione dentale congenita, ecco che i denti automaticamente si limano mangiando erba e fieno, mantenendo dunque una lunghezza costante.

Quando, invece, l’alimentazione non è corretta ed è fatta soprattutto di cereali e carboidrati, i denti non si consumano e si ha lo sviluppo della cosiddetta malocclusione dentale, con denti troppo lunghi, che crescono anche storti e sviluppo di ascessi. Va detto che una volta che i denti del coniglio cominciano a crescere troppo e storti, anche limandoli periodicamente, non torneranno più normali.

La fibra nella dieta del coniglio non è importante solamente per far limare i denti, ma anche per permettere la corretta funzionalità dell’intestino. L’intestino del coniglio, infatti, funziona solamente se viene ingerita una sufficiente e costante quantità di fibra lunga. Se questo non accade, ecco che la motilità intestinale rallenta, il coniglio comincia a produrre meno feci, in gergo si dice che “spallina di meno”, fino ad andare in blocco totale con sviluppo di batteri nocivi, meteorismo, diarrea e morte.

Un’altra particolarità del coniglio è che produce due tipi di feci. Da una parte abbiamo le feci normali, le classiche palline marroni e dure, dall’alta, invece, abbiamo i ciecotrofi. Si tratta di feci più morbide, profumate di fieno e grigiastre, ricoperte di muco che il coniglio ingerisce perché ricche di vitamine prodotte dalla flora batterica intestinale.

È fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo che il coniglio possa eseguire la ciecotrofia. Si tratta di un meccanismo di adattamento legato al fatto che in natura la dieta del coniglio è molto povera. In pratica mangia solo erba, arbusti e poco altro. Da qui la necessità del cieco di mettere all’opera i “batteri buoni” per produrre un ciecotrofo ricco di quei nutrienti che il coniglio non può trovare in natura.

Colore del mantello del coniglio domestico

Per quanto riguarda la pelle, il coniglio ha una cute molto sottile e delicata che si ferisce facilmente. Anche la parte inferiore delle zampe può andare incontro a fenomeni di pododermatite se il coniglio poggia sempre su substrati troppo duri e sporchi: non avendo i cuscinetti plantari, infatti, in queste specifiche condizioni la cute si danneggia prima.

Non ha ghiandole sudoripare sparse per il corpo, motivo per cui il coniglio tende a disperdere male il calore in eccesso andando incontro a colpi di calore anche a temperature di poco superiori ai 18 gradi.

Il pelo è soffice e folto. A seconda della razza e della linea di sangue, può essere corto o lungo, di colori variabili. La particolarità del coniglio testa di leone è che il pelo intorno al collo è più lungo e folto, formando una sorta di criniera.

Taglia e peso del coniglio

Come peso, essendoci diverse razze di coniglio, si può andare dagli 8 kg o più del gigante fiammingo al chilo scarso del coniglio nano olandese.

Riproduzione

Coniglio cucciolo
Fonte: Pixabay

Come riconoscere un coniglio maschio da uno femmina? Serve un po’ di pratica. Comunque sia bisogna premere delicatamente alla base dell’organo genitale in modo da visualizzare lo sbocco dell’uretra: nel maschio l’orifizio è tondo, mentre nella femmina è una fessura.

Per quanto riguarda i testicoli del maschio, scendono dopo i tre mesi e si trovano a lato del pene. Il problema è che quando sono spaventati, i conigli possono ritirare i testicoli in addome, quindi occhio a non confondere maschi spaventati con femmine. Comunque sia premendo il pene alla base, è possibile estrofletterlo.

Per quanto riguarda la riproduzione, i conigli possono accoppiarsi e generare cuccioli già a 4-6 mesi (non a caso si dice “essere prolifici come conigli”). Le femmine sono a ovulazione indotta, un po’ come le gatte: hanno un periodo di una settimana o poco più in cui accettano il maschio, poi hanno un paio di giorni di pausa, poi ricominciano ad accettare il maschio e così via di continuo.

La gravidanza dura 31-32 giorni e possono nascere 3-12 cuccioli a cucciolata, con un massimo di 8 cucciolate l’anno. Da qui si capisce bene che, se si decide di prendere la coppia, bisogna sterilizzarli onde evitare di riempirsi la casa di conigli.

Quando la femmina è incinta, deve essere separata dal maschio. I piccoli nascono nudi, ciechi e con le orecchie chiuse. Mai toccare il nido e i cuccioli subito dopo il parto, altrimenti la madre potrebbe decidere di abbandonarli o di mettere in atto il comportamento del cannibalismo (la madre mangia i cuccioli).

La coniglia allatta al massimo una o due volte al giorno, il suo latte è molto grasso e ricco di energia, rimane poco nel nido proprio per non attirare i predatori. Intorno alle tre settimane i cuccioli iniziano a mangiare cibo solido e lo svezzamento avviene a 4-6 settimane. Se devi dare via i cuccioli, non farlo prima delle 8 settimane, ma non attendere troppo altrimenti rischi altre gravidanze.

Anche nella coniglia si può avere la pseudogravidanza: dura 18 giorni e solitamente è autolimitante.

Che carattere hanno i conigli?

Coniglio gioca
Fonte: Pixabay

Di per sé il coniglio è un animale socievole, gregario ed estremamente gerarchico, nonché territoriale. Se è vero che in natura vivono in ampi gruppi famigliari, è anche vero che spesso in casa la convivenza non si dimostra facile, soprattutto se è molto piccola e i due conigli non sono stati socializzati correttamente.

Considerando che il coniglio non può essere tenuto in gabbia a vita, la gabbia deve essere un qualcosa di temporaneo in cui rinchiudere il coniglio quando magari si sta mettendo a posto, non un qualcosa dove tenerlo rinchiuso sempre, devi mettere in conto il fatto che i conigli marcano con gioia il loro territorio. E lo fanno sia i maschi che le femmine, con feci e urine. È vero che sterilizzandoli un po’ diminuiscono questo comportamento, ma non sempre accade.

Sono animali vivaci, sempre in movimento, curiosi, ma anche attenti ad eventuali predatori. Si spaventano facilmente, ma li si può capire visto che sono animali prede. Adorano rosicchiare tutto ciò che gli capita a tiro, dal loro fieno al divano, da quei libri lasciati incautamente in giro alla maglietta che ti era caduta sul pavimento. Per questo motivo, quando si libera in casa il coniglio bisogna rendere lo spazio sicuro e a misura: il rischio di ingestione di corpi estranei è molto alto.

Adorano particolarmente rosicchiare i cavi cicciottini di televisori e computer, quindi ricordati di metterli in sicurezza. Un’altra cosa che il coniglio domestico adora fare è scavare, cosa problematica quando il coniglio ha uno spazio esterno: bisogna interrare di parecchio la rete perché altrimenti scappa scavando lunghe gallerie.

Se socializzati bene da piccoli i conigli cercano la compagnia dei loro umani, a volte anche leccandoli (ricordati che il coniglio sottomesso lecca il dominante, per cui lascialo fare). Non tutti amano essere presi in braccio: se non sono abituati, rischiano di scalciare e cadere facendosi male. Meglio in questo caso sedersi sul pavimento per giocare con loro. Se decidi di giocare all’inseguimento, assicurati che il coniglio abbia capito che si tratta di una fase di gioco: essendo animali prede, potrebbero spaventarsi se non capiscono che si sta giocando.

Possono socializzare tranquillamente con i gatti, mentre non andrebbero mai lasciati insieme ai cani visto che i cani sono loro potenziali predatori.

Come cani e gatti, se contrariati non esitano a mordere. Inoltre quando sono infastiditi o arrabbiati, tendono a sbattere con violenza le zampe posteriori sul pavimento.

Dieta e alimentazione

Coniglio domestico e alimentazione
Fonte: Pixabay

Il coniglio è un animale erbivoro stretto. Una parte fondamentale della cura dei conigli è rappresentata dalla gestione della sua alimentazione: molti dei problemi di salute e delle malattie del coniglio sono provocate, infatti, da diete sbagliate.

Considera un coniglio libero in natura, in mezzo a un prato, cosa mangia? Esatto, erba e poco altro. Essendo un erbivoro stretto, la sua dieta deve essere ricca di fibra e povera di carboidrati e grassi. Senza la giusta quantità di fibra, il coniglio non riesce a limare correttamente i denti e rischia di sviluppare blocchi e stasi intestinale.

Visto che è difficile procurare erba fresca al coniglio (a meno di non avere un prato non trattato con pesticidi a cui attingere), l’alimentazione dei conigli domestici deve basarsi sul fieno. Il fieno deve essere dato al coniglio a volontà: lo può e lo deve mangiare tutto il giorno. Deve essere fieno di qualità (non polveroso: più e polveroso e più frammenti piccoli ha, più è vecchio) e di prato polifita (quindi fieno formato di erbe diverse). Meglio evitare il fieno di sola erba medica in quanto è troppo ricco di calcio.

Se hai un prato non trattato con pesticidi o diserbanti, puoi farlo brucare al coniglio, ma devi mettere l’area in sicurezza in modo che il coniglio non possa scappare, che non possano entrare cani e gatti, che sia protetto da corvi o altri predatori alati, soprattutto per i conigli molto piccoli)e che non possano accedervi auto, motorini o tagliaerba. Se fornisci molta erba fresca al coniglio, ti consigliamo di fare esami periodici delle feci in quanto potrebbero essere più frequenti le parassitosi intestinali.

Oltre al fieno, in commercio esistono diversi pellet da somministrare. I pellet migliori sono quelli formati solo ed esclusivamente da fieno pressato. Da evitare, invece, i pellettati mescolati a semi o cereali estrusi (sono quelli che assomigliano a corn-flakes): il coniglio è un erbivoro, non un granivoro. Pellettati formati anche da semi e cereali, infatti, hanno poca fibra e troppi grassi. Non esagerare, però, nel dare il pellet, soprattutto se il coniglio è adulto e tondetto: i conigli tendono a ingrassare facilmente.

Gradualmente, poi, aggiungi della verdura alla dieta del tuo coniglio domestico. Diciamo gradualmente perché se è vero che il coniglio selvatico è abituato a mangiare erba fresca, conigli da compagnia che arrivano da generazioni di conigli che non hanno mai vissuto in libertà potrebbero sviluppare diarrea se si procede con bruschi cambi di alimentazione, soprattutto se sono sempre stati abituati a mangiare pellettati o fieno secco. Introduci la verdura gradualmente.

Meglio usare vegetali ricchi di fibra come cicoria, radicchi, insalate (non la lattuga che è troppo ricca di calcio), carote, coste, finocchio o sedano. Fornisci solo verdura fresca, ma non fredda di frigo. E ricordati che il torsolo dell’insalata è l’ideale per far limare i denti del coniglio. La frutta, invece, deve essere data con moderazione perché troppo zuccherina e perché potrebbe contribuire a far sviluppare fenomeni di obesità. Evita la frutta esotica e ricordati che l’avocado per loro è tossico.

Il coniglio deve avere sempre acqua a disposizione, sia sotto forma di beverini verticali, sia sotto forma di ciotole. Nel primo caso controlla periodicamente che l’acqua scenda veramente perché con il calcare si intasano facilmente, nel secondo ricordati di asciugare periodicamente la gola del coniglio, se rimane troppo umida, rischia di sviluppare la cosiddetta dermatite della giogaia.

Alimenti adatti al coniglio

Questi sono alcuni alimenti adatti alla dieta del coniglio:

  • fieno di prato polifita
  • pellet di solo fieno pressato
  • vegetali e verdure: radicchio, indivia, bietole, coste, carote (non troppe), finocchi, sedano, peperoni e pomodori (pochi). Da non esagerare con cavoli, broccoli e spinaci perché troppo ricchi di calcio e ossalati
  • frutta: mela, pera, fragole, frutti di bosco e ananas

Alimenti non adatti al coniglio

Questi sono alcuni alimenti non adatti alla dieta del coniglio:

  • lattuga
  • parti verdi di pomodori e patate
  • avocado
  • cipolla e aglio
  • pasta, pane, riso, crackers, grissini, cereali
  • dolci di qualsiasi tipo e genere (biscotti, caramelle…)
  • cioccolato, caffè, thè
  • latte e formaggi
  • semi

Principali malattie del coniglio domestico

Queste sono le principali malattie del coniglio domestico:

  • malocclusione dentale
  • ascessi
  • Pasteurellosi
  • Encephalitozoonosi
  • Coccidiosi
  • Mixomatosi
  • Malattia Emorragica virale
  • stasi gastrointestinale
  • blocco intestinale
  • adenocarcinoma uterino
  • calcolosi (soprattutto di ossalato di calcio)
  • dermatite perianale
  • pododermatite
  • rogna auricolare
  • rogna sarcoptica
  • sindrome vestibolare
  • Splay Leg
  • linfoma
  • tricoepitelioma
  • timoma
  • tumori mammari

Sono due le malattie per cui i conigli devono essere vaccinati: la Mixomatosi e la Malattia Emorragica Virale. Chiedi al tuo veterinario come impostare il piano vaccinale (i vaccini vengono fatti anche a conigli che vivono sempre e solo in casa in quanto queste patologie possono essere trasmesse anche da vettori passivi come mosche e zanzare).

Ci sono poi alcune malattie che i conigli possono trasmettere all’uomo. Parliamo delle zoonosi, anche se c’è da dire che non sono molto frequenti, soprattutto per quanto riguarda i conigli da compagnia. Eccole:

  • Encephalitozoonosi
  • Malattia di Lyme: trasmessa in realtà da zecche
  • Campilobacteriosi
  • Febbre Q
  • Criptosporidiosi
  • Listeriosi
  • Pasteurellosi
  • Tularemia
  • Micosi
  • Rogna
  • Cheyletiellosi

A proposito del coniglio malato: la prima cosa che fa un coniglio quando sta male (per qualsiasi motivo, dall’unghia rotta a una stasi gastrica) è smettere di mangiare. Se è qualche ora che il coniglio non mangia, allora ha un problema e va contattato subito il veterinario. Idem dicasi se vedi che le feci diventano progressivamente più piccole e meno numerose.

Gestione dell’alloggio del coniglio

conigli
Fonte: Pixabay

È molto importante gestire correttamente anche l’alloggio del coniglio. Prima di tutto devi sapere che il coniglio non deve vivere sempre in gabbia. Se la tua idea di “prendere un coniglio” vuol dire tenerlo in una gabbietta a vita, allora hai sbagliato animale. Tuttavia questo non vuol dire che ogni tanto non possano stare in gabbia: quando dormi o non puoi sorvegliarli, a meno che tu non abbia a disposizione una gabbia o un’area della casa solamente adibita a loro, per la loro sicurezza è meglio chiuderli.

La gabbia in questione deve essere più grande possibile, deve contenere il coniglio, la casetta dove dormire e la lettiera. Il fondo deve essere abbastanza morbido da non ferire le zampine, ma deve essere anche sicuro. Solitamente si usano pellet di tutolo di mais, pellet di carta riciclata, ricoperti da fieno. Occhio però, alcuni conigli hanno l’insana abitudine di mangiarseli, rischiando blocchi intestinali.

Mai usare la sabbietta per gatti in quanto troppo dura. Ricordati di cambiare tutti i giorni il materiale del fondo. Il cattivo odore che emanano alcuni conigli non è imputabile direttamente a loro, bensì alla lettiera non cambiata. Inoltre il fondo sporco rischia di provocare infezioni ai piedi e riniti.

Quando devi pulire la gabbia, fai in modo che il coniglio non ti veda. I conigli tendono a essere gelosi del loro territorio e non gradiscono quando ci metti le mani. Il trucco, poi, è lasciare sempre qualche pallina di feci nella gabbietta. Se elimini proprio tutto, lui non sentirà più il suo odore e tenderà a sporcare la gabbia ancora di più.

La gabbia deve essere posizionata in un punto tranquillo della casa, non esposta direttamente al sole e lontana dalle correnti d’aria.

Dicevamo prima che i conigli devono essere tenuti più liberi possibile in casa. Questo vuol dire due cose:

  1. Preparati a trovare delle palline di feci e delle pipì in giro: sono territoriali, marcano il territorio e hanno bisogno di lasciare il loro odore in giro
  2. Devi rendere la casa sicura: fai in modo che non possano raggiungere i fili elettrici, che amano rosicchiare, togli di mezzo le piante da appartamento, le sigarette, prodotti per la pulizia, farmaci, tappeti. Attenzione che rosicchiano qualsiasi cosa sia alla loro portata. Fai in modo che cani e furetti non possano accedere alla stanza dove sta girando liberamente il coniglio. Attento ai balconi, i conigli non hanno la percezione dell’altezza e possono cadere, anche quando sono su un tavolo. Se li chiudi in bagno, sigilla i sanitari in quanto non sono pochi i conigli finiti nel WC

Ricordati anche di dare al coniglio qualcosa da rosicchiare. Per il coniglio è un comportamento innato quello di rosicchiare e se non gli si forniscono valide alternative, si mette a mordere divani, mobili, enciclopedie e tutto quello che gli capita a tiro. Come per cani e gatti, quando vedi che sta per mangiare qualcosa che non deve, digli un No secco.

Dagli dei giocattoli come tubi di cartone, anche i rotoli vuoti della carta igienica, pezzi di legno non trattato chimicamente, cesti di vimini non trattati o verniciati o palline di plastica molto dura. Un gioco che gradisce particolarmente è quello di nascondersi nelle tane. Puoi prendere scatoloni e fare dei fori unendoli con dei tubi in modo da simularle.

Se hai un giardino e ogni tanto vuoi farlo svagare all’aperto, devi fare in modo di recintare bene l’area a lui adibita, interrando molto la rete. In queste zone devono esserci dei ripari dal sole, perché il coniglio non ama il caldo e conviene che ci sia una rete anche in alto per proteggerli da corvi e falchi. Attenzione che nella zona non accedano cani.

Come prendersi cura di un coniglio domestico?

Di per sé, il coniglio è un animale abbastanza pulito (a patto che la sua lettiera venga cambiata con regolarità). Conviene non lavare i conigli, specie se non sono stati abituati da piccoli: potrebbero spaventarsi così tanto da sviluppare aritmie improvvise e mortali.

Quello a cui bisogna abituarli, invece, è ad essere spazzolati per eliminare il pelo morto. Questo è importante perché quando fanno la muta a volte perdono intere ciocche di pelo. Per i conigli a pelo lungo, ricordati di tagliare via i nodi che potrebbero formarsi.

Ricordati di tagliare periodicamente le unghie: puoi usare delle tronchesine da gatto, avendo l’accortezza di tagliare solamente la punta dell’unghia, la parte bianca. Non arrivare alla parte rosata perché lì c’è il vaso e se lo tagli sanguina.

Valuta poi col tuo veterinario esperto di esotici quando sterilizzare il coniglio. Il consiglio è quello di sterilizzare sia il maschio che la femmina. Oltre al fatto che in questo modo tendono a marcare di meno il territorio, ecco che nella femmina si evitano in questo modo sia la pseudogravidanza sia lo sviluppo dell’adenocarcinoma dell’utero.

Ricordati anche di chiedere quando iniziare il piano vaccinale.

Come prendere il coniglio?

Coniglio piccolo
Fonte: Pixabay

Come futuri proprietari di conigli, una cosa da imparare è come prenderli. Il fatto è che i conigli, a differenza di cani e gatti, hanno uno scheletro molto fragile: un coniglio che cade accidentalmente dalle braccia facilmente può subire fratture anche mortali. A volte basta anche solo che il coniglio si divincoli contraendo il posteriore per fratturare la colonna vertebrale: questo è il motivo per cui il veterinario vi dirà di maneggiarlo con estrema delicatezza e attenzione anche sul tavolo da visita.

Per sollevare un coniglio, conviene mettere una mano sotto il torace afferrando con la stessa mano le zampe anteriori, mentre con l’altra mano si sorregge il posteriore e le zampe posteriori. Ora devi appoggiare la schiena del coniglio sul tuo torace.

Se un coniglio si divincola troppo, non bisogna cercare di immobilizzarlo con la forza perché anche in questo caso si rischiano fratture. A volte coprendo gli occhi è possibile tranquillizzare il coniglio, così come mettergli la testa sotto al braccio.

Se il coniglio è molto spaventato o agitato, prova ad avvolgerlo con un asciugamano.

Curiosità sul coniglio domestico

Ecco alcune piccole curiosità sul coniglio domestico:

  • Qual è il prezzo di un coniglio domestico? Beh, il costo di un coniglio varia un po’ a seconda della razza. In generale il costo va dai 20 ai 50 euro, ma si può salire anche al di sopra dei 100 euro per esemplari di linee o razze particolari. Diversa, poi, la questione su quanto si spende per un coniglio: oltre alla spesa di acquisto iniziale devi considerare la spesa di acquisto per una gabbia il più grande possibile, per il trasportino, per il cibo e le ciotole, per i vaccini e per le spese veterinarie straordinarie nel caso il coniglio si ammalasse
  • La durata di vita media di un coniglio domestico varia dai 5 ai 10 anni, ma anche qui ci sono delle variabili. Il coniglio selvatico, per esempio, di solito arriva a 9 anni, mentre sui testi di medicina veterinaria si parla anche di conigli di 12-14 anni
  • Se vuoi prendere un coniglio, oltre che presso gli allevatori, il consiglio è quello di rivolgerti a Rescue e associazioni che si occupano del recupero di questi animali
  • I conigli sopportano meglio il freddo del caldo: temperature di 18 gradi o poco più possono già condurli a colpi di calore mortali
  • Conigli famosi del mondo del cinema, della televisione e della letteratura sono Bugs Bunny e la sua fidanzata Lola Bunny, Tippete dal film Bambi della Disney e Fratel Coniglietto de I racconti dello zio Tom

Perché prendere un coniglio domestico?

Il coniglio domestico è un animale da compagnia divertente e vivace, assai affettuoso a modo suo e molto buffo. Non è adatto a chi ha già un cane, mentre può convivere tranquillamente con i gatti. I conigli in teoria non sono neanche particolarmente adatti a chi ha bambini piccoli, soprattutto i conigli nani.

Sono animali fragili che in mani inesperte possono farsi delle lesioni fatali. E magari un bimbo che ha un coniglio in braccio, se questi gli tira un morsetto (perché a volte i conigli mordicchiano), potrebbe spaventarsi facendolo cadere a terra e fratturandogli arti o colonna vertebrale.

Il coniglio non è neanche adatto a chi è allergico alle graminacee: dovendo per forza mangiare il fieno, è una pessima combo mettere in casa questo alimento dal potere allergizzante con persone che già soffrono di queste allergie.

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