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Come coltivare il Lisianthus in vaso o in giardino

Il Lisianthus è una bellissima pianta ornamentale dagli scenografici fiori. Ecco come coltivarla in casa o in giardino, con i consigli utili per curarla.

Come coltivare il Lisianthus in vaso o in giardino

Fonte immagine: Pixabay

Il Lisianthus, conosciuto anche più comunemente come eustoma, è una pianta ornamentale che sta conquistando sempre più gli appassionati di giardinaggio. Merito soprattutto dei suoi scenografici fiori, delicati ed eleganti, che ricordano vagamente le rose. Ma anche per la grande adattabilità di questa pianta, che nei luoghi d’origine vanta una crescita sia perlopiù spontanea.

Ma come si coltiva il Lisianthus in vaso oppure in giardino? Come di consuetudine, prima di procedere con la coltivazione, è utile chiedere un parere al proprio fornitore di prodotti di botanica, per vagliare l’effettiva compatibilità del Lisianthus con il clima tipico del proprio luogo di residenza.

Nei luoghi d’origine, l’eustoma approfitta infatti di temperature mediamente calde e, di conseguenza, potrebbe patire il clima fresco di alcune zone del nostro Paese.

Cosa è il Lisianthus

Lisianthus

Con il termine Eustoma – conosciuto anche come Lisianthus – si identifica un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Gentianaceae. Questi vegetali sono scelti principalmente come piante ornamentali, per via dei loro spettacolari fiori e degli innumerevoli colori disponibili.

Il Lisianthus ha origine in luoghi mediamente temperati, tendenti al caldo. Cresce infatti spontaneamente a sud degli Stati Uniti, in Messico, ai Caraibi e nella porzione più settentrionale del Sudamerica. Come già accennato, in questi Paesi la crescita è spontanea, con scenografiche fioriture di eustoma che possono coprire intere praterie.

Questa pianta si caratterizza per un portamento erbaceo, da campo, con fusti sottili ma eretti e grandi foglie verdi. In altezza supera raramente i 50 centimetri e, per questa ragione, si presta facilmente alla coltivazione in vaso.

A rendere però così gradito l’eustoma sono i suoi fiori, dall’eleganza unica. Dei delicati e morbidi petali si avvolgono attorno alla medesima corona, ricreando una forma che assomiglia a quella delle rose. I colori più diffusi sono il bianco, il rosa, il fucsia, il rosso, il viola e il blu.

Significato dell’eustoma

Da sempre il Lisianthus è un fiore associato, soprattutto dalle tradizioni popolari dei Paesi d’origine, all’amore, al sentimento e alle emozioni. Non a caso, il nome sembra derivare dal greco “eu“, buono e “stoma“, bocca: il rimando è quindi alle labbra, al bacio, al romanticismo.

Proprio per questa ragione, mazzetti di eustoma sono di frequente regalati dagli innamorati alle amate e, ancora, in tutti i Paesi d’origine il fiore viene colto per abbellire le chiese in occasione dei matrimoni.

Come coltivare il Lisianthus in vaso o in giardino

Come già accennato, data la sua altezza ridotta l’eustoma può essere efficacemente coltivato sia in vaso che in giardino. Ma cosa sapere prima di piantare il Lisianthus, cosa verificare affinché la sua crescita possa essere rigogliosa?

Necessità della pianta di Lisianthus

Eustoma rosa

Come facile intuire, il Lisianthus non può essere coltivato ovunque, poiché serve rispettare alcune necessità tipiche della pianta, che possono influenzare la sua crescita. Fra queste, le più rilevanti sono:

  • Clima: l’eustoma predilige gli ambienti mediamente caldi, con temperature costantemente superiori ai 18 gradi, ma allo stesso tempo inferiori ai 25-26. Per questa ragione, la pianta può essere coltivata in quasi tutta Italia durante il periodo primaverile ed estivo, mentre d’inverno non sopravvive alle gelate;
  • Terreno: il Lisianthus predilige terreni morbidi o a medio impasto, il più possibile drenanti
  • Esposizione: la pianta ama la luce del sole, ma non l’esposizione eccessiva, soprattutto nei periodi più caldi dell’anno. I raggi solari troppo intensi potrebbero bruciarne i delicati petali e le foglie, per questo è meglio scegliere d’estate una posizione in penombra;
  • Acqua: le richieste d’acqua sono costanti e quotidiane, ma non eccessive. Bisogna solamente inumidire il terreno, senza creare ristagni che potrebbero danneggiarne l’apparato radicale. Bisogna anche prestare attenzione alla pioggia, perché gli acquazzoni intensi possono danneggiare i delicati fiori.

Coltivazione in vaso e in giardino

Eustoma viola

Il Lisianthus può essere facilmente coltivato in vaso e in giardino. Nel primo caso, bisognerà scegliere un contenitore mediamente capiente, poiché le radici tendono a svilupparsi abbastanza in profondità. Sul fondo andrà adagiato un letto di ghiaia, cocci o palline d’argilla espansa, per favore il deflusso dell’acqua.

In giardino, invece, si procede prima a una preparazione del terreno, con una veloce zappatura per mescolare le sostanze nutritive presenti nel suolo. Il Lisianthus richiede infatti un terriccio fertile, ricco di sostanza organica e possibilmente con un pH alcalino.

La coltivazione può partire dal seme: verso la fine dell’inverno, tra febbraio e marzo, si dispongono i semi in un piccolo semenzaio, riempito di sabbia e torba. Non appena i nuovi germogli avranno raggiunto circa i 10-15 centimetri d’altezza, le piantine si potranno trasferire in dimora definitiva.

In alternativa, in presenza di piante già adulte, si potrà procedere alla moltiplicazione tramite la separazione dei cespi: questa viene solitamente effettuata in primavera, quando gli esemplari sono ormai sviluppati.

Cura della pianta di Lisianthus nel tempo

Ma come curare il Lisianthus nel tempo, per garantire una fioritura duratura ed evitare una morte precoce della pianta? Si seguito, qualche utile consiglio.

Periodo di fioritura

Lisianthus rosa

Il Lisianthus è una pianta dalla fioritura molto estesa. Dopo la semina o la separazione del cespo, i primi fiori iniziano ad apparire nel mese di maggio, per poi continuare ininterrottamente con nuove fioriture fino a ottobre.

La durata del singolo fiore è variabile, da qualche giorno a oltre una settimana, ma dipende anche dalle temperature e dall’irrorazione diretta del sole. Quando il fiore appassisce, è bene rimuoverlo.

Annaffiature e concimazione

Come già accennato, il Lisianthus richiede un’annaffiatura frequente, perché ha bisogno di un clima umido per poter crescere rigoglioso. Questo non vuol dire, però, che l’apporto d’acqua debba essere eccessivo: è sufficiente che il terreno sia lievemente inumidito, mentre quantità esagerate di acqua potrebbero causarne rapidamente la morte.

La concimazione è fondamentale per questa varietà di piante, poiché l’eustoma ha bisogno di molte componenti organiche e azotate nel suolo. Per questo ciclicamente, anche una volta al mese nel periodo di maggiore attività floreale, è utile spargere sul terreno fertilizzanti naturali come il compost oppure il guano.

È altrettanto importante verificare con una certa frequenza il pH del terreno, per assicurarsi che sia sempre mediamente alcalino. Per farlo, in commercio vi sono apposite strip da adagiare direttamente sul terreno: a seconda del colore assunto, si capirà se il terreno è acido oppure basico.

Malattie e parassiti

Afidi

Quando si cura il Lisinthus, non bisogna nemmeno dimenticare una particolare attenzione al controllo delle malattie e dei parassiti. Sul fronte proprio delle patologie, è necessario controllare costantemente:

  • Oidio: conosciuto anche come muffa bianca, porta al rapido deperimento della pianta. Si tratta di un’infezione fungina che deve essere controllata con appositi prodotti antimicotici;
  • Foglie scavate: si potranno notare anche delle foglie che presentano delle aree danneggiate, come dei minuscoli tunnel, che portano rapidamente al deperimento delle foglie stesse. La causa deriva da alcune larve che mangiano la foglia dal suo interno. Fortunatamente, l’olio di neem si rivela molto efficace per contrastare questa problematica.

Per quanto riguarda i parassiti, invece, tutte le piante di eustoma tendono a temere:

  • Afidi: causano il rapido crollo della pianta, che apparirà sempre più secca. Si possono contrastare con la lotta biologica, ad esempio favorendo lo sviluppo di piccole colonie di coccinelle;
  • Ragnetto rosso: danneggia la pianta in profondità, sia agendo su gambi e foglie che portando le radici a deperimento;
  • Cocciniglie: in modo simile agli afidi, possono determinare la morte della pianta. Anche in questo caso, le coccinelle si rivelano utili per ridurre questi parassiti infestanti.

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