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Chinotto (pianta): coltivazione e tempi del raccolto

Le indicazioni di base per coltivare il chinotto, un famoso agrume: ecco le zone d'iItalia preferire e dopo quanto provvedere al raccolto.

Chinotto (pianta): coltivazione e tempi del raccolto

Fonte immagine: Seven75 via iStock

Conosciuto soprattutto per l’omonima bevanda, il chinotto è un agrume che sta conquistando sempre più i consumatori: dal gusto inconfondibile e dalle ottime proprietà benefiche, vede oggi una grande richiesta sul mercato. Ma come è possibile coltivare questa bellissima pianta e, soprattutto, quali sono le tempistiche del raccolto?

Prima di procedere con le informazioni relative alla coltivazione, è tuttavia utile chiedere un parere al proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia, per verificare che la pianta sia compatibile con il clima tipico del proprio luogo di residenza.

Chinotto: caratteristiche e necessità

Chinotto
Fonte: nadiatalent via Wikimedia

Per Citrus myrtifolia – noto comunemente con il nome di chinotto – si intende un agrume appartenente al genere Citrus. Le origini non sono tutt’oggi ben conosciute, tuttavia si ritiene possa aver avuto origine dalla Cina. La pianta potrebbe infatti essersi evoluta dall’arancio amaro, una varietà proprio tipica del territorio cinese. Oggi è coltivato in varie parti del Pianeta, in particolare lungo tutto il bacino del Mediterraneo dato il clima ideale per la sua crescita: lo si trova nei Paesi del Nordafrica, nel Sud Italia e sulla Costa Azzurra in Francia.

La pianta del chinotto può raggiungere un’altezza di circa tre metri: l’albero si caratterizza per un fusto eretto e molto resistente, ricco di ramificazioni di dimensioni più piccole. Su queste crescono delle foglie di intenso colore verde, dall’aspetto lucido e dalla consistenza importante. I frutti, simili all’arancia nella forma e nel colore, si presentano con una buccia gialla e ruvida. Questi agrumi giungono a maturazione nel mese di giugno: dalla spremitura degli spicchi si ricava un succo amaro e dal caratteristico sapore, utilizzato per creare bevande ma anche sciroppi, marmellate, frutta candita e molto altro ancora.

Il chinotto predilige le temperature tipiche delle coste mediterranee, dove la colonnina di mercurio si mantiene pressoché sempre sopra i 18 gradi centigradi. Il terreno favorito è a medio impasto e ben drenante, leggermente acido e ricco di sostanze organiche, pronte ad alimentare l’apparato radicale delle piante.

Questo agrume non richiede grandi sforzi in termini di annaffiatura: possono bastare le normali precipitazioni, anche se potrebbe essere utile irrigare il terreno nei periodi più afosi dell’anno.

Chinotto: coltivazione in giardino e in vaso

Chinotto
Fonte: Nadiatalent via Wikimedia

Il chinotto è un agrume che può essere facilmente coltivato sia in giardino che in vaso. Quest’ultima opzione è meno diffusa, poiché la pianta si caratterizza per un apparato radicale molto esteso, e viene scelta perlopiù a scopo ornamentale. In ogni caso bisognerà optare per un contenitore sufficientemente alto, per garantire il corretto sviluppo delle radici, mentre sul fondo dovrà essere adagiato uno strato di ghiaia o cocci per favorire il deflusso dell’acqua. Il terreno dovrà essere di medio impasto, leggermente acido, da concimare almeno due volte l’anno con un fertilizzante di tipo organico, tra cui anche il compost.

La moltiplicazione del chinotto per seme è possibile, tuttavia si tratta di un’operazione assai rara. Di norma viene effettuato un innesto su piante simili, come l’arancio amaro, per poi essere trasferito in dimora definitiva dopo circa tre anni da questa operazione. L’inserimento in dimora definitiva avviene solitamente in autunno, affinché la pianta sia pronta la successiva primavera, quando ricomincia il suo ciclo vegetativo. I vari esemplari dovranno essere sufficientemente distanziati, anche di qualche metro, per garantire il corretto sviluppo dell’apparato radicale nonché della ramificata chioma.

La pianta di chinotto inizia a produrre frutti a partire dal quarto anno. Questi ultimi possono essere raccolti da giugno a novembre, per chi fosse alla ricerca di agrumi giovani e non completamente maturi, oppure a dicembre se si desidera approfittare di un frutto immediatamente pronto per il consumo.

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