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Chernobyl, 35 anni dopo diverrà patrimonio UNESCO?

Chernobyl patrimonio dell'umanità dell'UNESCO: è questa la richiesta avanzata dalle autorità ucraine per il sito del disastro nucleare.

Chernobyl, 35 anni dopo diverrà patrimonio UNESCO?

Fonte immagine: Unsplash

Chernobyl diventerà un Patrimonio dell’Umanità UNESCO, a 35 anni dal terribile disastro nucleare? È questa la proposta che giunge dalle autorità ucraine: il sito non solo è di rilevanza storica per l’intera umanità, ma anche dimostrazione di come la natura sia in grado di rigenerarsi e riprendere gli spazi un tempo occupati dall’uomo.

Gli esperti ucraini sperano quindi che l’area attorno alla centrale nucleare possa essere riconosciuta alla stregua della città di Petra, dei massi di Stonehenge, della Città Proibita d Pechino e delle statue dell’Isola di Pasqua.

Chernobyl patrimonio dell’umanità?

Era il 26 aprile del 1986 quando un’esplosione coinvolse uno dei reattori della centrale nucleare di Chernobyl, a circa 130 chilometri da Kiev. Fu il disastro nucleare più grave della storia dell’uomo, che comportò l’evacuazione di intere cittadine – in particolare Pripyat, inaugurata negli anni ’70 proprio per ospitare i lavoratori della centrale – e l’istituzione di una vera e propria Zona di Alienazione, tutt’oggi in vigore. In quest’area di 30 chilometri di diametro è vietato risiedere, per la contaminazione con isotopi radioattivi.

Oggi la centrale di Chernobyl è ricoperta da un vero e proprio sarcofago, che impedirà la fuoriuscita di radiazioni per centinaia di anni, mentre le aree limitrofe iniziano a mostrare livelli di contaminazione finalmente più bassi. Nel frattempo la natura è tornata a crescere rigogliosa: alberi e arbusti si sono letteralmente ripresi Pripyat, ricoprendola di verde, mentre numerose specie animali selvatiche vivono liberamente nella zona.

Per poter entrare nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità, il luogo prescelto deve mostrare “un eccezionale valore universale” e rientrare nelle casistiche stilate dalla stessa UNESCO. In genere sono riconosciuti luoghi dall’incontaminate qualità naturali, nonché aree di interesse storico e culturale.

Prima di poter avanzare la richiesta all’UNESCO, le istituzioni ucraine dovranno però riconoscere Chernobyl come patrimonio nazionale. Necessità, questa, che non vede opposizioni dal Ministro della Cultura locale Oleksandr Tkachenko:

Crediamo che inserire Chernobyl nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO sia un primo e importante passo affinché questa zona diventi una destinazione unica e di interesse per l’intera umanità. […] L’importanza dell’area di Chernobyl va oltre i confini ucraini. Non si tratta semplicemente di commemorare quanto successo, ma anche di riconoscere la storia umana e i diritti delle persone.

Fonte: LiveScience

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