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Carta igienica biodegradabile: tipi e benefici per l’ambiente

Carta igienica biodegradabile: cosa è, principali tipologie in commercio e vantaggi per l'ambiente e la protezione degli ecosistemi.

Carta igienica biodegradabile: tipi e benefici per l’ambiente

Fonte immagine: Pexels

La carta igienica biodegradabile è un prodotto che, almeno negli ultimi anni, sta conquistando sempre più consumatori. Anche l’ambito dell’igiene personale impone una grande attenzione all’ambiente, soprattutto nella scelta dei materiali utili alla cura del corpo e alla loro origine.

Optare per la carta igienica biodegradabile significa infatti avvalersi di fonti di cellulosa certificate e rispettose delle foreste, impiegare dei prodotti che non generano rifiuti dannosi per la natura e sostenere l’intera filiera del riciclo. Ma quali sono le principali tipologie e, soprattutto, i reali benefici per l’ambiente?

Carta igienica biodegradabile: cosa è

Carta igienica

Per carta igienica biodegradabile – conosciuta anche come carta igienica ecologica oppure ecosostenibile – si intende un prodotto per la cura personale realizzato nel pieno rispetto dell’ambiente. Questo significa una particolare attenzione alle fonti delle materie prime, l’uso di materiali completamente degradabili nel tempo e il ricorso alle più avanzate tecnologie di riciclo.

In linea generale, la carta igienica biodegradabile è realizzata a partire dalla classica cellulosa, ma è priva di trattamenti chimici o collanti che potrebbero rallentarne o renderne impossibile la degradazione se esposta agli agenti atmosferici. Ancora, il prodotto non contiene nemmeno sostanze o molecole contaminanti, come profumi di origine industriale, inchiostri da stampa e molto altro ancora.

Questa soluzione può essere prodotta a partire da foreste sostenibili, ovvero con la compensazione dell’abbattimento di alberi per ricavare la cellulosa, oppure sfruttando il processo di riciclo della carta. In quest’ultimo caso, i produttori più fedeli alla loro missione ambientale non sottopongono la materia prima recuperata a processi chimici di sbiancamento che, per quanto graditi dai consumatori, risultano inquinanti per gli ecosistemi.

La carta igienica biodegradabile assicura la stessa resistenza e la medesima morbidezza delle soluzioni più classiche, con il vantaggio di potersi completamente degradare in pochi giorni a contatto con acqua e agenti atmosferici. Questa peculiarità la rende particolarmente utile anche per chi dispone di una fossa biologica, evitando così l’accumulo di scarti che potrebbero intasare le tubature e i serbatoi di raccolta delle acque nere.

Tipologie

Carta igienica

Sono diverse le tipologie di carta igienica ecologica disponibili sul mercato, a seconda delle fonti delle materie prime e dei processi di produzione impiegati. La prima distinzione è relativa al processo di degradazione del prodotto, con alternative racchiuse in due grandi gruppi:

  • Carta biodegradabile: si decompone nel tempo – pochi giorni, massimo qualche settimana – se esposta a normali agenti atmosferici;
  • Carta solubile: si dissolve entro pochi minuti a contatto con l’acqua, non lasciando praticamente traccia. Naturalmente, il processo garantisce la possibilità di sfruttare questa carta come di consueto, ad esempio per la pulizia dei fluidi corporei, poiché la degradazione non è propriamente istantanea.

Esiste poi la carta igienica compostabile, che non deve però essere utilizzata per la creazione di compost domestico, poiché potrebbe entrare in contatto con batteri e germi pericolosi come quelli solitamente presenti nelle deiezioni. Si tratta invece di una proposta adatta ai WC compostabili, frequenti su barche o camper, che vedono un apposito serbatoio per il compostaggio delle feci garantendone così uno smaltimento a impatto zero per l’ambiente.

La seconda macro-distinzione è invece relativa al tipo di materia prima utilizzata. In questo caso, si riconoscono tre gruppi principali:

  • Carta in cellulosa pura: ricavata sfruttando nuovi alberi, ma tramite un processo di compensazione della CO2 e di riforestazione;
  • Carta in cellulosa riciclata: ottenuta quindi dal riciclo di vari materiali cartacei;
  • Carta in fibra di bambù: estratta dall’omonima pianta, capace di produrre fibre in cellulosa morbide ma molto resistenti, tanto da ottenerne della carta che assomiglia da vicino ai tessuti vegetali.

Benefici per l’ambiente

Carta igienica azzurra

Sono molti i benefici per l’ambiente che si possono ottenere impiegando regolarmente della carta igienica biodegradabile. Innanzitutto in termini di protezione delle foreste: le versioni da carta riciclata non richiedono infatti l’abbattimento di nuovi alberi, mentre quelle in cellulosa pura si ricavano da coltivazione di piante sempre compensate dopo il loro taglio.

Segue quindi un grande vantaggio in termini di rifiuti poiché, degradandosi nel tempo oppure sciogliendosi in acqua, questa carta non lascia nessuna traccia della propria presenza. Se non delle molecole di cellulosa, elemento abbondante proprio in natura e per nulla inquinante. Si evitano poi contaminanti come solventi chimici, colle, inchiostri e profumi, tutti elementi che potrebbero danneggiare la normale sussistenza degli ecosistemi.

Non mancano i vantaggi in termini di packaging, poiché i rotoli di carta igienica sono normalmente distribuiti in confezione di riciclabile cartone anziché di plastica, così come per la gestione degli scarichi. La carta biodegradabile non si accumula infatti nelle tubature, non intasa le fosse biologiche né giunge ai depuratori.

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