
La carne rossa è dannosa per l’organismo, soprattutto per il cuore e la circolazione. A sostenerlo uno studio condotto da Stanley Hazen della Cleveland Clinic e pubblicato sulla rivista scientifica “European Heart Journal”. Secondo gli studiosi questo alimento innescherebbe la produzione di una particolare sostanza all’interno dell’organismo, che se a livelli troppo elevati incrementa in maniera netta il rischio di disturbi cardiovascolari tra cui infarto e ictus.
Secondo il ricercatore la “colpa” sarebbe di tre elementi contenuti nella carne rossa ovvero colina, lecitina e carnitina. La digestione di queste tre componenti formerebbe la TMAO, una sostanza ricollegata al rischio di manifestare malattie cardiovascolari particolari tra le quali appunto l’infarto e l’ictus.
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Tali conclusioni sono state ottenute analizzando i profili clinici di 113 volontari, suddivisi in tre gruppi a seconda della dieta a loro assegnata: ricca di carne rossa, ricca di carne bianca e povera di proteine animali; le diete sono state interrotte con intervalli di alimentazione “disintossicante”.
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Come affermato nella presentazione dello studio il consumo regolare di carne rossa incrementa in maniera evidente i livelli di TMAO nel sangue e nelle urine, risultati anche 13 volte superiori al normale; questo anche perché tale dieta riduceva la capacità renale di espellere TMAO.
Il processo è reversibile, spiegano i ricercatori, e a una riduzione del consumo di carne rossa nella dieta quotidiana corrisponderebbe una minore presenza di TMAO. Conclusioni positive secondo Hazen, che sottolinea l’importanza che l’alimentazione può avere nel tenere sotto controllo il rischio di malattie cardiovascolari.