Caffè: insonnia e nervosismo, la colpa è del DNA
Consumo di caffè: a qualcuno basta una tazzina per avvertire nervosismo e insonnia, ad altri no, e secondo i ricercatori è legati al DNA.
Fonte immagine: Coffee | Shutterstock
Il caffè è indubbiamente una delle bevande più amate in Italia e nel mondo, ma non a tutti piace e soprattutto non a tutti provoca le stesse reazioni. Questo potrebbe però dipendere dal nostro DNA. Lo rivela una nuova ricerca condotta dall’Harvard School of Public Health e del Brigham and Women’s Hospital, che spiega come la quantità e la frequenza con cui si consuma il caffè e lo stato di insonnia e nervosismo che in alcuni provoca potrebbero infatti esser influenzate da alcune nuove varianti genetiche.
Lo studio è particolarmente curioso perché aiuta a capire meglio il motivo per cui una persona possa bere più caffè al giorno, anche di sera, senza accusare nervosismo o insonnia, mentre ad altre anche una tazzina può essere causa di una brutta nottata: basterebbero infatti sei varianti genetiche a influenzare la reazione del corpo di ognuno di noi al consumo di caffè.
Per giungere a tale risultato, il team chiesto a oltre 120 mila persone quanti caffè bevono al giorno e quindi scansionato il loro DNA. Spiega Marilyn Cornelis, ricercatore associato presso il Dipartimento di Nutrizione della Harvard School of Public Health e autore principale dello studio, che:
Caffè e caffeina sono stati collegati a effetti sia benefici che negativi sulla salute. I nostri risultati potrebbero permettere di identificare sottogruppi di persone con più probabilità di beneficiare di un aumento o di una diminuzione del consumo di caffè per migliorare la loro salute.
I ricercatori saranno dunque in grado di utilizzare queste varianti genetiche scoperte per studiare gli effetti che ha il caffè, e la caffeina in esso contenuta, sulla salute.
In generale emerge quindi che, in base ai propri geni, si potrebbe avere nel prossimo futuro un’indicazione precisa sulla quantità ideale di caffeina da bere ogni giorno, cosicché non abbia effetti negativi su sonno e umore. Se è qualcosa che chiunque si è chiesto finora, presto potrebbe giungere una risposta accurata.