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Vita sana riduce rischio di ictus del 54% nelle donne

Vita sana e dieta salutare aiutano le donne a ridurre il rischio di ictus del 54%. Lo studio condotto in Svezia dal Karolinska Institutet.

Vita sana riduce rischio di ictus del 54% nelle donne

Dieta sana e un corretto stile di vita riducono il rischio di ictus del 50%. Secondo uno studio svedese pubblicato sulla rivista scientifica Neurology, attività fisica, comportamenti salutari e un regime alimentare ricco di frutta e verdura aiutano a prevenire il pericolo di manifestare tale patologia.

Nell’analisi svolta dai ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma sono state incluse circa 31mila donne, i cui dati sono stati ricavati dallo studio Swedish Mammography Cohort. Tra queste si sono verificati oltre 1.554 casi di ictus, tra i quali 1.155 casi di infarto cerebrale, un tipo di ictus ischemico. Nel gruppo delle partecipanti anche 246 vittime di ictus emorragici e altri 153 di tipologie non definite.

È stato poi posto a confronto il progresso clinico delle partecipanti con lo stile di vita e il regime alimentare seguito nel tempo dalle stesse. A essere monitorate sono state in particolare 5 variabili:

  • Dieta sana: variabile assegnata in base alla frequenza di consumo di frutta, verdura e formaggi a ridotto contenuto di grassi;
  • Fumo: le partecipanti non dovevano fumare per avere evidenziare questo tratto nello stile di vita;
  • Consumare alcol con moderazione: quantitativo massimo tollerato tra le 3 e le 9 dosi alcoliche settimanali;
  • Svolgere esercizio fisico regolare: camminare o pedalare almeno 40 minuti ogni giorno, a cui sommare un minimo di un’ora di allenamento intenso a settimana;
  • Mantenere il proprio indice di massa corporea al di sotto del valore di 25.

È risultato come all’aumentare del numero di comportamenti positivi messo in atto si riducesse di conseguenza il rischio di manifestare un ictus. Coloro che evidenziavano tutti e cinque i tratti positivi previsti vedevano ridursi, rispetto a chi non ne aveva assunto nessuno, il rischio generale di ammalarsi del 54%, percentuale che saliva al 62% restringendo il campo al solo infarto cerebrale.

Nessun collegamento apparente è stato riscontrato dai ricercatori in merito invece all’ictus emorragico. Come ha spiegato in conclusione l’autrice principale dello studio, la Dr.ssa Susanna C. Larsson del Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia:

Poiché le conseguenze di un ictus sono di solito devastanti e irreversibili, la prevenzione è di massima importanza. Questi risultati sono entusiasmanti perché indicano che una dieta e uno stile di vita sani possono in sostanza ridurre il rischio di ictus e si tratta di comportamenti quotidiani che le persone possono scegliere o migliorare.

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