Bonus e agevolazioni con legge 104 art. 3 e 4: elenco completo 2025 - greenstyle.it
Tornano bonus, sconti e agevolazioni per chi vive con una disabilità: contributi economici, aiuti per la mobilità, detrazioni fiscali e nuove misure di sostegno confermate per il nuovo anno.
Il 2025 porta con sé una buona notizia per migliaia di famiglie italiane: restano in vigore bonus e agevolazioni destinati a chi convive con una disabilità. Dalle detrazioni fiscali agli incentivi per l’assunzione, fino ai sostegni diretti per l’assistenza e la mobilità, il Governo ha scelto di confermare gran parte delle misure già attive nel 2024, aggiornandone importi e criteri. Una decisione che arriva dopo mesi di confronto con associazioni e rappresentanti delle categorie, con l’obiettivo di mantenere viva una rete di tutela capace di offrire stabilità economica e inclusione sociale. Il nuovo pacchetto di aiuti copre ambiti diversi della vita quotidiana: dai costi energetici alla scuola, dalle barriere architettoniche alla pensione. Un segnale concreto di attenzione verso le esigenze di chi, ogni giorno, affronta sfide legate all’autonomia e alla cura personale.
Le principali misure di sostegno confermate nel 2025
Tra gli interventi più attesi figura il bonus asilo nido per figli disabili, rivolto ai bambini sotto i tre anni che, a causa di patologie croniche gravi, non possono frequentare la scuola dell’infanzia. Il contributo – previsto dal D.P.C.M. del 17 gennaio 2017 – viene erogato su presentazione di un certificato medico che attesti l’impossibilità di frequentare l’asilo per tutto l’anno. È un aiuto prezioso per le famiglie che gestiscono assistenza domiciliare continua, spesso con costi elevati e tempi di cura impegnativi. Confermato anche il bonus luce disabili, ossia la riduzione della bolletta elettrica per i nuclei familiari che utilizzano apparecchiature elettromedicali salvavita. Lo sconto, accessibile senza limiti di ISEE, rimane una misura vitale per chi deve sostenere consumi energetici elevati per ragioni di salute.

Non mancano le agevolazioni legate ai veicoli: resta in vigore l’esenzione dal bollo auto per persone con disabilità o per i familiari fiscalmente a loro carico, anche nel caso di veicoli cointestati. Confermata anche la detrazione Irpef del 19% sull’acquisto di automobili nuove o usate fino a un massimo di 18.075,99 euro, utilizzabile una volta ogni quattro anni. Un’altra misura importante è il bonus per grandi invalidi, pari a circa 878 euro mensili, riservato a chi soffre di patologie gravi come cecità bilaterale, paralisi totali o amputazioni multiple. L’indennità, regolata dalla legge 288 del 2002, resta tra le più significative nel panorama dell’assistenza italiana.
Il 2025 conferma anche il bonus barriere architettoniche, con una detrazione del 75% sulle spese per lavori di adeguamento strutturale. Rampe, ascensori e servoscala rientrano tra gli interventi coperti: un passo fondamentale per garantire mobilità e indipendenza domestica, spesso compromesse da ostacoli fisici ancora troppo presenti nelle abitazioni. Le misure non si fermano qui: rimangono in vigore le detrazioni per spese sanitarie e di assistenza, comprese quelle per cure infermieristiche e riabilitative. È possibile dedurre anche i costi per farmaci e visite mediche, a conferma di una tutela che coinvolge l’intero sistema sanitario.
Lavoro, pensioni e inclusione: le altre agevolazioni attive
Sul fronte occupazionale, il Governo ha confermato il bonus assunzione disabili, un incentivo economico per i datori di lavoro che assumono persone con disabilità con contratti a tempo determinato o indeterminato. Il contributo, variabile in base al grado di invalidità, può arrivare fino al 70% della retribuzione lorda mensile, per una durata da tre a cinque anni nei casi più gravi.
Tra i sostegni diretti resta l’assegno di inclusione, destinato alle famiglie con ISEE inferiore a 9.360 euro che includono persone disabili, minori o anziani over 60. L’importo base può raggiungere 541 euro mensili, a cui si può aggiungere un contributo per l’affitto. Si tratta di una misura che garantisce stabilità economica e continuità nelle spese quotidiane. Confermato anche l’assegno unico per i figli disabili, riconosciuto senza limiti di età. Le maggiorazioni dipendono dal grado di disabilità: per i figli minori variano in modo significativo, mentre per i maggiorenni si attesta un aumento fisso di 28,50 euro al mese.
Dal punto di vista previdenziale, restano in vigore le agevolazioni per l’accesso anticipato alla pensione. Con una percentuale di invalidità pari o superiore al 67% è possibile richiedere l’assegno ordinario di invalidità, mentre chi supera il 74% può accedere a strumenti come Ape sociale, Quota 41 e Opzione donna. Le persone con invalidità pari o superiore all’80% possono invece ottenere la pensione di vecchiaia anticipata, a 56 anni per le donne e 61 per gli uomini, con almeno 20 anni di contributi. Chi supera il 75% di invalidità beneficia inoltre di due mesi di contribuzione figurativa per ogni anno lavorato, fino a un massimo di cinque anni, utile per maturare prima il diritto alla pensione.
Tra le prestazioni dirette restano l’assegno mensile di invalidità, che oscilla attorno ai 336 euro, e la pensione di invalidità totale, che può salire fino a 739 euro con le maggiorazioni previste. Confermata anche l’indennità di accompagnamento, pari a 531,76 euro mensili, e il bonus anziani da 850 euro per gli over 80 con ISEE fino a 6.000 euro. La riconferma di queste misure, in un periodo di incertezza economica, rappresenta un segnale di stabilità per migliaia di famiglie italiane. Una scelta che va nella direzione di garantire dignità, inclusione e sicurezza economica a chi vive ogni giorno la disabilità come parte integrante della propria vita.
