Greenstyle Ambiente Animali 5.000 tassi verso l’uccisione nel Regno Unito

5.000 tassi verso l’uccisione nel Regno Unito

Nel sud del Regno Unito si sta organizzando l'uccisione di 5000 tassi per contenere il rischio di trasmissione del bacillo della tubercolosi bovina.

5.000 tassi verso l’uccisione nel Regno Unito

Il Regno Unito si prepara all’uccisione di ben 5.000 tassi: è quel che riportano Live Science e la BBC, per contenere il rischio di tubercolosi che avrebbe colpito questi tranquilli animaletti selvatici.

L’azione di contenimento sarebbe in corso nella zona sud-occidentale della nazione, in particolare nel Somerset e nel Gloucestershire, ma al momento le autorità non hanno rivelato quanti esemplari siano già stati soppressi e quanti ancora ne restino da uccidere. L’iniziativa ha sollevato le più accese proteste, anche virtuali, tra animalisti e vegani, ma gli esperti assicurano che l’operazione si è resa necessaria per garantire la salute dei cittadini.

A quanto pare, questi tassi sarebbero portatori del bacillo della tubercolosi bovina e rischiano quindi di infettare altri predatori – tra cui gli animali domestici come il gatto – e specie d’allevamento, quali appunto mucche da carne e da latte. Un problema non da poco per gli umani, spesso in stretto contatto con questi capi non solo in campagna, ma anche nei pressi delle città.

Sembra che il programma di eliminazione durerà sei settimane e lo scopo è quello di ridurre di almeno il 70% la popolazione di tassi delle zone colpite, per portare al minimo i rischi. Live Science, tuttavia, riporta come alcuni esperti siano dubbiosi sull’efficacia della soppressione come mezzo di contenimento e, così, molti amanti degli animali hanno deciso di campeggiare nelle aree di bonifica per evitare la mattanza. Le stesse fonti, inoltre, riportano come per l’operazione siano stati scelti dei tiratori esperti, affinché colpiscano i tassi alla testa o al cuore causandone l’immediato decesso, per evitare soffrano inutilmente da ferite accidentali.

Il caso della tubercolosi nel Regno Unito è da qualche tempo che occupa le cronache locali, tanto che alcune settimane fa il gatto domestico è finito sotto accusa per alcuni studi che lo indicherebbero come portatore a rischio dell’infezione sull’uomo. Per questo motivo, nell’ovvia impossibilità di sterminare la popolazione felina britannica e nel tentativo di contenere l’altra minaccia della toxoplasmosi, sono stati forniti alcuni consigli igienici per l’accudimento dei mici, tra cui evitare che il gatto circoli senza controllo nelle zone di campagna e il possibile allontanamento dai parchi pubblici, dovrebbe potrebbe lasciare deiezioni sul terreno o sulle sabbionaie dove quotidianamente giocano i bambini.

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