Controlli a tappeto sui bonus edilizi: come funziona la campagna di vigilanza(www.greenstyle.it)
L’Agenzia delle Entrate ha avviato una operazione di verifica sul corretto utilizzo dei bonus edilizi, con l’invio di circa 50.000 lettere.
Questa iniziativa mira a contrastare abusi e irregolarità nell’accesso ai crediti d’imposta legati ai lavori di riqualificazione energetica e strutturale degli immobili.
Attraverso sofisticati algoritmi di analisi dati, l’Agenzia ha individuato anomalie nelle dichiarazioni fiscali, in particolare dove l’importo dei crediti ceduti risulta sproporzionato rispetto alla rendita catastale dell’immobile ristrutturato. Queste discrepanze hanno acceso un campanello d’allarme, suggerendo possibili utilizzi impropri dei bonus.
Le lettere inviate rappresentano un invito a regolarizzare spontaneamente eventuali incongruenze senza incorrere in sanzioni immediate. Tuttavia, chi non risponderà entro i termini stabiliti sarà soggetto a ulteriori accertamenti, che possono includere anche aggiornamenti d’ufficio della rendita catastale e multe pecuniarie fino a 8.200 euro per ciascuna unità immobiliare interessata.
I destinatari sono chiamati a verificare la correttezza della rendita catastale e, in caso di necessità, a procedere all’adeguamento volontario. In assenza di un intervento tempestivo, l’Agenzia potrà effettuare controlli più approfonditi, compresi sopralluoghi da parte dei propri tecnici.
Impatti fiscali e responsabilità: il ruolo di amministratori, imprese e tecnici
L’aggiornamento della rendita catastale, oltre a influire sulle imposte locali come IMU e TASI, comporta un complesso intreccio di responsabilità fiscali e civili. L’uso dei bonus edilizi ha già generato numerosi contenziosi tra condomìni, imprese e professionisti, spesso legati a lavori incompleti o alla gestione errata della cessione del credito.
Un aspetto cruciale riguarda il carico della prova, che ricade interamente sul contribuente: sarà necessario dimostrare la congruità tra i lavori eseguiti e le caratteristiche catastali aggiornate dell’immobile. Ciò richiede la produzione di perizie tecniche, relazioni dettagliate e la revisione della documentazione catastale, compresa l’eventuale modifica delle planimetrie.
Nei contesti condominiali, la verifica deve coinvolgere l’amministratore e spesso richiede l’intervento di geometri o ingegneri specializzati. Un recente convegno promosso da Confedilizia ha evidenziato come gli interventi ammessi a ecobonus e sismabonus possano determinare incrementi della rendita fino al 15%, con conseguenti riflessi sulle imposte.

Il quadro normativo dei bonus edilizi è stato profondamente modificato dalla Legge di Bilancio 2025, che ha introdotto diverse novità rilevanti. Tra queste:
- La riduzione generale delle aliquote di detrazione, che passano dal 70-75% al 36% per i bonus ordinari, con un aumento al 50% riservato alle abitazioni principali nel 2025.
- La cessazione del Superbonus a partire dal 15 ottobre 2024, segnando una svolta nell’erogazione degli incentivi più generosi.
- L’esclusione dalle agevolazioni delle caldaie alimentate esclusivamente da combustibili fossili, salvo integrazioni con sistemi ibridi a basso impatto ambientale.
- La proroga di alcune detrazioni come il Bonus Mobili e il Bonus Barriere Architettoniche, che continuano a essere disponibili per specifiche categorie di interventi.
Queste modifiche impongono una maggiore attenzione da parte dei contribuenti e degli operatori del settore per evitare errori e sanzioni.
