Greenstyle Sostenibilità Consumi Victoria’s Secret cede a Greenpeace, stop alla moda tossica

Victoria’s Secret cede a Greenpeace, stop alla moda tossica

Victoria's Secret cede alle pressioni di Greenpeace. Stop alle sostanze tossiche per il marchio di intimo femminile, ecco i cambiamenti previsti.

Victoria’s Secret cede a Greenpeace, stop alla moda tossica

Nuovo successo per la campagna Detox di Greenpeace. Questa volta scegliere l’ecomoda è il gruppo Limited Brands, proprietario di marchi come Victoria’s Secret e La Senza. Stop alle sostanze tossiche delle due collezioni di biancheria intima femminile, un successo per l’associazione ambientalista che segue quelli registrati con Zara, Benetton e Levi’s.

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Greenpeace esulta per il nuovo successo contro uno dei grandi marchi responsabili per la presenza di sostanze tossiche nei propri capi d’abbigliamento. In questo caso ad essere eliminati saranno gli ftalati, sostanze estremamente pericolose per l’equilibrio ormonale dei mammiferi. Secondo quanto riferisce l’associazione, elementi come il DEHP (Bis(2- etilesil )ftalato) risulterebbero dannosi per la riproduzione e potenzialmente in grado di influire sullo sviluppo ormonale nei primi anni di vita.

Limited Brands è la prima azienda a promettere la completa eliminazione degli ftalati dai propri capi, in particolare da quelli promossi dal marchio Victoria’s Secret. A puntare il dito contro il noto marchio di intimo era stata proprio Greenpeace in un recente rapporto, nel quale si evidenziava la presenza di sostanze tossiche nei prodotti venduti negli USA.

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Primo appuntamento sull’agenda dell’ecomoda di Limited Brands sarà per la fine del 2013, quando dovrà fornire i dati relativi alle sostanze tossiche scaricate dall’80% della sua catena distributiva, offrendo così anche la trasparenza prevista nell’ambito della campagna Detox di Greenpeace e la possibilità alle comunità che ospitano i suoi impianti di conoscere quali e quanti inquinanti vengono immessi nelle risorse idriche.

L’impegno di Limited Brands prevede inoltre lo stop entro luglio 2015 ai PFC (perfluorocarburi), utilizzati per aumentare la resistenza all’acqua e alle macchie dei capi e ritenuti responsabili di interferenze con le funzionalità epatiche e con l’equilibrio ormonale. Un impegno valido per tutti i marchi facenti capo alla società e per tutti i prodotti distribuiti. Iniziative sulle quali l’associazione ambientalista non mancherà di vigilare, come confermato da Chiara Campione, responsabile di campagna di Greenpeace Italia:

La concretezza dell’impegno di oggi ha trasformato “Limited Brands” da diavolo tossico ad angelo del Detox, ci assicureremo che all’ambizioso impegno dell’azienda seguano azioni concrete.

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