Greenstyle Alimentazione Insetti nei supermercati, dal 2018 anche in Italia: ecco quali

Insetti nei supermercati, dal 2018 anche in Italia: ecco quali

Da gennaio 2018 troveremo nei nostri supermercati anche prodotti a base di insetti, ecco quali saranno i nuovi alimenti del futuro.

Insetti nei supermercati, dal 2018 anche in Italia: ecco quali

Il 1 gennaio 2018 gli amanti del mondo della cucina dovranno prepararsi ad affrontare una nuova sfida perché entra in vigore il regolamento europeo sui Novel Food che vuole inserire sul mercato prodotti mai usati prima come insetti e derivati. Lo sappiamo, l’idea a noi italiani abituati a un bel piatto di pasta alla norma o all’amatriciana, fa venire quasi i brividi, ma questi insetti sono ricchi di proteine e sono anche sostenibili perchè per allevarli basta poca acqua e poca energia.


 

A oggi in Italia non si possono nè allevare, nè vendere insetti e loro derivati, ma manca poco al cambiamento radicale: nel 2018 potremmo trovare al supermercato della farina di baco da seta o integratori alimentari a base di grilli. Ovviamente ci sono ancora tanti dubbi a riguardo come la domanda che si fanno tutti: quali insetti potremo trovare nei nostri supermercati? Pare che ci si atterrà alla lista di insetti approvati in Belgio: grillo, locusta, tenebrione, tarma e baco da seta.


 

Come se non bastasse una recente indagine del Centro per lo sviluppo sostenibile della Società Umanitaria, sotto la guida del presidente Andrea Mascaretti, il 47% delle persone intervistate si è detto favorevole all’introduzione di insetti nell’alimentazione. Di questi però solo il 28% accetterebbe di provare a mangiarli e il 5% li mangerebbe, ma solo senza vederli.

Il senso di repulsione per gli insetti solo alla vista è uno dei principali deterrenti per l’introduzione di questi novel food. Mangiare insetti così comporta vantaggi: per l’ambiente, visto che sono sostenibili; per l’uomo, in quanto hanno un apporto proteico incredibile; sociali, perchè l’allevamento di insetti potrebbe produrre nuovi posti di lavoro. Insomma, sembra proprio che nel futuro ci troveremo a fare merenda con un pacchetto di grilli, anzichè patatine.

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