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Ecoturismo: assegnati gli Oscar 2016 Legambiente, i vincitori

Assegnati al BIT di Milano gli Oscar 2016 per l'Ecoturismo di Legambiente, a 9 tra parchi e aree protette e a 26 strutture turistiche.

Ecoturismo: assegnati gli Oscar 2016 Legambiente, i vincitori

Fonte immagine: Patafisik

Durante la Borsa Internazionale del Turismo di Milano, venerdì 12 febbraio, all’interno dello stand della Regione Marche è avvenuta la cerimonia di premiazione in cui sono stati dati gli Oscar 2016 di Legambiente per l’ecoturismo.

Hanno vinto 4 parchi nazionali, 4 parchi regionali, 1 area marina protetta e 26 strutture ricettive che fanno parte del circuito “Legambiente Turismo”. Diversi i parametri che sono stati considerati. In una nota di Legambiente si legge:

Ambiente, sostenibilità, sport come stile di vita, benessere, innovazione tecnologica, diving e cicloturismo: sono queste le principali parole chiave del nuovo turismo sostenibile.

Anche l’attenzione alla bioedilizia, la gestione dei rifiuti, l’impegno sociale, la qualità del cibo, le attività didattiche organizzate dalle strutture, l’accessibilità, la promozione del territorio e di forme di mobilità sostenibile sono state valutate per l’assegnazione dei premi.

Tra le 300 strutture che fanno parte di “Legambiente turismo” ne sono state scelte 26 che fanno capo a 10 Regioni diverse. I riconoscimenti per l’ecoturismo sono stati divisi in diverse categorie: 7 premi sono stati assegnati per l'”Ottima gestione ambientale”, 6 per la categoria “Amici del clima”, 2 per la “Mobilità sostenibile”, l'”Impegno sociale” e la “Comunicazione-educazione ambientale”, 1 per “Alimentazione”, “Gastronomia”, “Acqua”, “Riqualificazione delle dune e mobilità sostenibile”, “Rifiuti” e “Bioedilizia”.

Una novità del 2016 è stata la categoria riservata ai parchi e alle aree protette. In quest’ambito sono state 9 le realtà che hanno puntato ad una fruizione turistica amica dell’ambiente e che per questo sono state premiate.

Si tratta del Parco delle Dune Costiere, del Parco Arcipelago Toscano, del Parco Nazionale del Gran Paradiso, che ha puntato a sviluppare quanto più possibile la qualità turistica, del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, che ha sviluppato una serie di ciclovie turistiche, dell’Area marina protetta Isole Egadi, che ha attrezzato dei campi boe per proteggere le praterie di Posidonia, del Parco Regionale dell’Adamello Brenta, del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, che ha proposto prodotti turistici che gli hanno valso il titolo di area MAB (Man and the Biosphere) da parte dell’UNESCO, del Parco Regionale della Maremma, che ha puntato in particolare sull’agriturismo di qualità e infine del Parco Regionale naturale del Conero. Giampiero Sammuri, presidente nazionale Federparchi, ha commentato così:

Mi piace ribadire che parchi e riserve, pur nelle difficoltà economiche che stiamo vivendo, rappresentano un traino straordinario sul fronte turistico a dimostrazione del valore aggiunto dato dalle scelte di quegli amministratori (e privati) che hanno puntato su qualità della ricettività, buona gestione dei rifiuti, utilizzo di energie rinnovabili, ma soprattutto tutela e conservazione del paesaggio.

Menzione speciale è stata fatta per Donnedamare, associazione culturale nata con lo scopo di accrescere, evidenziare e valorizzare il ruolo della donna nel settore delle imprese balneari con un occhio particolare alla tutela dell’ambiente. Le realtà premiate non sono solo eccezioni all’interno dell’ambito nazionale, come spiega Angelo Gentili – responsabile nazionale Legambiente Turismo, e hanno dimostrato particolare coraggio e ampiezza di visione:

Gli Oscar dell’ecoturismo presentati alla BIT di Milano rappresentano le eccellenze del panorama nazionale nell’ambito del turismo amico dell’ambiente. Si tratta di strutture ricettive che hanno scelto la sostenibilità e il rapporto con il territorio come ingredienti essenziali per confezionare la proposta per i propri clienti, sempre più attratti da questo tipo di scelte, come indicato dai dati più recenti sul turismo ambientale.

Si tratta di un settore in continua crescita e i dati finora raccolti fanno pensare che il 2016 sarà un anno in cui la crescita subirà un picco. Non si tratta solo di una moda, ma della richiesta, sempre più pressante, di turisti sempre più consapevoli. Per adesso sono gli stranieri quelli più attenti ai dettagli ecofriendly, ma anche in Italia si sta sviluppando una forte sensibilità sul tema.

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