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Vivere senza plastica: consigli

Vivere senza plastica grazie ad alcuni consigli utili, ecco come iniziare una vita plastic-free.

Vivere senza plastica: consigli

La plastica è un materiale sempre più al centro delle polemiche per i suoi possibili impatti sull’ambiente. Fermo restando che è importante procedere a un corretto riciclo dei materiali plastici di cui eventualmente si entra in possesso, molto positivo per la Terra e la sua salute è l’imparare a condurre una vita che non preveda affatto l’utilizzo di tali prodotti.

Diverse possono essere le aree della quotidianità interessate dalla scelta di dire basta alla plastica. A cominciare dalla sfera alimentare, dove l’attuale legislazione ha contribuito a limitare l’utilizzo di materiali plastici mettendo al bando i vecchi sacchetti per la spesa, passando per i detersivi per la casa o le bevande in bottiglia (tra queste anche l’acqua). Ecco alcuni consigli per iniziare il proprio percorso verso una vita “plastic-free”.

Bottiglie di plastica
Fonte: Plastic bottles in the trash / ShutterstockPlastic bottles in the trash / Shutterstock

Alimentazione e spesa

Per quanto la legislazione in Italia aiuti i consumatori a rinunciare alla plastica, la possibilità di portare a casa qualche “oggetto sgradito” è sempre in agguato. Non tutte le buste sono interessate dal provvedimento, soprattutto quelle che contengono alimenti pre-confezionati. A questo proposito è consigliato ricorrere ad esempio a frutta e verdura sfuse, soluzione praticabile anche per la pasta, il pane e altri prodotti “a rischio”.

In alcuni casi potrebbe essere necessario evitare la grande distribuzione, con l’effetto inoltre di aiutare l’economia locale e il piccolo produttore, mentre in alcune occasioni anche i grandi centri commerciali presentano soluzioni che permettono ai clienti di evitare gli imballaggi in plastica per diversi prodotti alimentari di largo consumo. Per l’acquisto di frutta e verdura sarà molto facile evitare la plastica, considerato che basterà acquistarle sfuse e non pre-confezionate.

L’acquisto di pane al banco inoltre spesso porta al suo inserimento in buste completamente di carta, meno impattanti dei sacchetti pre-confezionati e realizzati in materiali misti. Per l’acquisto della carne si potrà fare ricorso a contenitori riutilizzabili (anche in vetro) e più comodi per quanto riguarda il congelamento delle carni una volta tornati a casa.

Sapone e lavanda
Fonte: Homemade Soap with Lavender Flowers via ShutterstockHomemade Soap with Lavender Flowers / Shutterstock

Acqua e bevande in bottiglia

L’acquisto di acqua o altre bevande in bottiglia spesso prevede la soluzione in plastica per il contenitore. Soprattutto per quanto riguarda la prima è ampiamente diffusa la pratica di imbottigliamento in contenitori plastici; il risultato è quello di compromettere i buoni propositi di coloro che vorrebbero evitare la plastica, ma non hanno per vari motivi la possibilità di bere l’acqua di casa.

In questo caso è possibile però dotarsi di alcune bottiglie di vetro e rifornirsi periodicamente alla “Casette dell’acqua” sempre più diffuse sul territorio italiano: si potrà così evitare di portare in casa dei futuri rifiuti e si disporrà di un contenitore perfettamente lavabile e sterilizzabile.

Anche per quanto riguarda le altre bevande, per le quali può risultare più difficile l’acquisto “sfuso”, la soluzione vetro è una buona scelta. Si eviterà di portare in casa della plastica e si potrà utilizzare il contenitore vuoto, adeguatamente pulito, per il rifornimento periodico di acqua da bere.

Detersivi e prodotti da bagno

Anche per quanto riguarda la sfera dei prodotti per l’igiene personale, per la casa o per il bucato l’alleato più grande per chi vuole rinunciare alla plastica si conferma il vetro. In molti supermercati è possibile portare il proprio contenitore da riempire per l’acquisto di detersivi “sfusi” per la casa o il bucato. Da non dimenticare anche che saponi e detergenti possono contenere microplastiche, oltre a essere venduti in flaconi realizzati con materiali plastici: l’alternativa è spesso rappresentata da saponi e shampoo “solidi”, realizzati con ingredienti naturali.

Ridurre la propria produzione di plastica passa anche per un rasoio che non sia “usa e getta”, che abbia sostanzialmente soltanto la testina intercambiabile oppure che sia elettrico; in alternativa, prestando la dovuta attenzione e cautela, la lama da barba (o rasoio a mano libera) è la soluzione a minore impatto ambientale in termini di volume di rifiuti plastici prodotto.

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