Greenstyle Benessere Salute Shampoo contro la forfora grassa: le caratteristiche

Shampoo contro la forfora grassa: le caratteristiche

Shampoo per forfora grassa: quali caratteristiche deve avere il detergente e perché non utilizzare i comuni prodotti da grande distribuzione.

Shampoo contro la forfora grassa: le caratteristiche

Fonte immagine: Pexels

Scegliere il giusto shampoo per combattere la forfora grassa è molto importante: questo problema fastidioso, e spesso anche imbarazzante, può infatti peggiorare se associato all’utilizzo di soluzioni cosmetiche non indicate. Oltre a determinare la desquamazione della cuoio capelluto, questo tipo di forfora determina anche delle scaglie giallastre e maleodoranti dovute all’eccesso di sebo. Ma quali caratteristiche deve avere uno shampoo indicato per il trattamento di questo disturbo?

In presenza di un fastidio così invalidante, dannoso potrebbe lanciarsi nel fai da te poiché, come già ricordato, il disturbo potrebbe peggiorare. Per questa ragione si consiglia sempre di vagliare il parere del proprio dermatologo di fiducia.

Forfora grassa: cosa è

Bottiglia di Shampoo

Nota anche come pitiriasi steatoide, la forfora grassa è un disturbo del cuoio capelluto che si manifesta con la produzione di squame di colore giallastro, spesso oleose e anche maleodoranti. Il disturbo si manifesta quando le cellule morte della cute, che naturalmente si separano dallo scalpo, si mischiano a un’eccessiva produzione di sebo. Ciò determina non solo una forfora insistente, ma anche prurito, dolore e arrossamento dell’area coinvolta.

È abbastanza semplice distinguere la forfora grassa da quella secca, poiché quest’ultima è di colore bianco e non appare oleosa, né presenta odori particolari. Spesso la forfora grassa è anche una conseguenza della dermatite seborroica, quando quest’ultima colpisce proprio lo scalpo e il cuoio capelluto.

A oggi non sono completamente note le cause della forfora grassa. Possono concorrere diversi fattori, come l’alimentazione e la produzione ormonale, ma anche l’utilizzo di prodotti cosmetici troppo aggressivi oppure grassi, non adatti alla propria pelle. Il trattamento prevede sia il ricorso a ritrovati e medicinali a uso topico che la rimozione delle cause organiche che ne favoriscono la comparsa. Per questa ragione, la risoluzione del disturbo non può prescindere da un parere di tipo medico, preferibilmente rivolgendosi al proprio dermatologo.

Quali shampoo usare

Shampoo

Per il trattamento di questo problema non è sufficiente affidarsi a uno dei tanti shampoo antiforfora disponibili in commercio, quali i più noti offerti dalla grande distribuzione. Questi cosmetici sono infatti indicati per la gestione della forfora secca, un disturbo abbastanza frequente nella popolazione e decisamente più semplice da risolvere. Gli shampoo pensati a questo scopo potrebbero non essere indicati per le scaglie di tipo grasso. Anzi, rischiano addirittura di alterare ulteriormente la cute, rendendo la problematica ancora più evidente.

Gli shampoo per la forfora grassa sono solitamente venduti in farmacia, oppure tramite rivenditori autorizzati, e presentano una particolare formulazione. Mirano infatti non solo a riequilibrare la produzione di sebo a livello di epidermide, ma anche a liberare i follicoli ostruiti, fra le cause del problema. Ancora, includono lozioni rinfrescanti per allontanare bruciore e prurito, nonché manifestano una blanda azione antinfiammatoria. Alcuni di questi shampoo appartengono addirittura alla categoria dei farmaci, poiché contengono antinfiammatori e antibatterici qualora la forfora grassa fosse determinata da ospiti sgraditi sullo scalpo, e pertanto non possono essere impiegati senza una precisa prescrizione medica.

In linea generale, uno shampoo per questo disturbo dovrebbe garantire caratteristiche idratanti, sebo-regolatrici, antinfiammatorie e antibatteriche. I trattamenti topici di questo tipo spesso includono anche ingredienti e rimedi naturali: fra i tanti si elencano la camomilla per il suo effetto calmante, la calendula per le proprietà antistaminiche, l’olio di jojoba poiché contrasta la desquamazione grazie alla vitamina E e, infine, gli estratti di agrumi per le loro potenzialità disinfettanti e antisettiche sui pori.

Le informazioni riportate su GreenStyle sono di natura generale e non possono essere utilizzate per formulare indagini cliniche, non devono essere considerate come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento, l’assunzione o la sospensione di un farmaco , non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico generico, di uno specialista , di un dietologo o di un fisioterapista. L’utilizzo di tali informazioni e’ sotto la responsabilita’, il controllo e la discrezione unica dell’utente. Il sito non e’ in alcun caso responsabile del contenuto, delle informazioni, dei prodotti e dei servizi offerti dai siti ai quali greenstyle.it puo’ rimandare con link.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

PFOA: cos’è, dove si trova e rischi per la salute
Salute

Il PFOA, o acido perfluoroottanoico, è un composto chimico utilizzato nella produzione di vari prodotti di consumo, in primis, i rivestimenti antiaderenti di pentole e padelle ed i tessuti impermeabili. Può contaminare l’acqua, il suolo e l’aria, e comportare rischi per la salute umana – grazie anche alla capacità che ha di permanere a lungo dopo il rilascio – dovuti alla correlazione esistente tra tale sostanza e il cancro nell’uomo.