Greenstyle Benessere Rimedi naturali Milza ingrossata (splenomegalia): sintomi, cause e rimedi

Milza ingrossata (splenomegalia): sintomi, cause e rimedi

La milza ingrossata è sempre un sintomo di una malattia di un altro organo: vediamo le cause più comuni, gli eventuali sintomi e i possibili rimedi.

Milza ingrossata (splenomegalia): sintomi, cause e rimedi

Fonte immagine: Medico via Pixabay

La milza ingrossata, o splenomegalia, consiste nell’aumento delle dimensione dell’organo. In sé non è una malattia, ma la manifestazione di altre patologie o disturbi più o meno gravi. È molto comune che si tratti di una condizione del tutto asintomatica e, almeno nelle sue fasi iniziali, viene di solito scoperta dal medico durante una visita di routine. Non di rado, inoltre, il disturbo è rilevato durante una ecografia all’addome per altro percorso diagnostico. La milza è palpabile alla visita quando ha già raggiunto almeno il doppio del normale volume.

Le funzioni della milza

Globuli rossi
Fonte: Globuli rossi via pixabay Globuli rossi via Pixabay

La milza è un organo dell’addome, ha una tipica consistenza spugnosa ed è situato alla sinistra dello stomaco. Tra le sue funzioni, tutte negativamente influenzate dall’ingrossamento dell’organo, si elencano:

  • attiva filtrazione del sangue per ripulirlo dai globuli rossi invecchiati e non più attivi;
  • produzione di globuli bianchi, ossia è un organo attivo per l’efficienza delle difese immunitarie;
  • riserva dinamica di ferro e globuli bianchi e piastrine.

I sintomi della milza ingrossata: la splenomegalia

La splenomegalia è un sintomo di un’altra malattia e, a meno di una particolare gravità, è di solito una condizione asintomatica. In ogni caso, quando la milza raggiunge dimensioniimportanti il paziente avverte:

  • dolore e senso di appesantimento nella parte sinistra dell’addome;
  • senso di sazietà, in genere causato dallo schiacciamento laterale dello stomaco;
  • pallore e debolezza generale;
  • eccessiva sensibilità alle infezioni;
  • ematomi o fragilità capillare evidente, causati anche da traumi di minima intensità.

Cosa causa l’ingrossamento della milza?

L’attività fisiologica della milza è fondamentale per la vita: sono numerosi le funzioni che svolge, soprattutto per il mantenimento del sano equilibrio della composizione del sangue. Le malattie che possono causare l’ingrossamento della milza sono molte, alcune di natura infettiva altre infiammatoria o addirittura tumorale.

In Italia, come anche negli altri paesi occidentali, la causa più comune di splenomegalia è la mononucleosi infettiva seguita da infiltrazione di cellule tumorali nei pazienti affetti da leucemia o linfoma.

Altre cause sono:

  • malattie del fegato, come cirrosi o ipertensione portale;
  • infezioni batteriche come sifilide e endocardite;
  • talassemia, detta anche anemia falciforme, o altra anemia emolitica.

Rimedi contro la splenomegalia

Cottura al vapore
Fonte: Steam-cooking the zucchinis via Shutterstock Steam-cooking the zucchinis via Shutterstock

La splenomegalia è praticamente sempre trattata di riflesso: il medico affronterà la malattia che ne è stata la causa. In alcuni casi, però, non è possibile risolvere la patologia che ha causato l’ingrossamento della milza, né ridurne la gravità, per cui si rende necessario l’intervento di asportazione.

Vivere senza milza è possibile anche se è chiaro che il paziente avrà un rischio maggiore di contrarre infezioni. Indipendentemente dalla causa, è bene che il paziente segua una dieta utile a rafforzare il sistema immunitario. Meglio dunque evitare cibi grassi o elaborati, aumentare il consumo di frutta e verdura e scegliere perlopiù metodi di cottura semplice, come il vapore, che preserva bene le caratteristiche del cibo.

Le informazioni riportate su GreenStyle sono di natura generale e non possono essere utilizzate per formulare indagini cliniche, non devono essere considerate come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento, l’assunzione o la sospensione di un farmaco , non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico generico, di uno specialista , di un dietologo o di un fisioterapista. L’utilizzo di tali informazioni e’ sotto la responsabilita’, il controllo e la discrezione unica dell’utente. Il sito non e’ in alcun caso responsabile del contenuto, delle informazioni, dei prodotti e dei servizi offerti dai siti ai quali greenstyle.it puo’ rimandare con link.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

PFOA: cos’è, dove si trova e rischi per la salute
Salute

Il PFOA, o acido perfluoroottanoico, è un composto chimico utilizzato nella produzione di vari prodotti di consumo, in primis, i rivestimenti antiaderenti di pentole e padelle ed i tessuti impermeabili. Può contaminare l’acqua, il suolo e l’aria, e comportare rischi per la salute umana – grazie anche alla capacità che ha di permanere a lungo dopo il rilascio – dovuti alla correlazione esistente tra tale sostanza e il cancro nell’uomo.