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Lavanda: proprietà e significato

Le proprietà benefiche e il significato della lavanda: rimedi naturali e linguaggio dei fiori.

Lavanda: proprietà e significato

La lavanda è una pianta dal profumo caratteristico e dal colorito violaceo vivace. Al di là della bellezza dei suoi fiori, che la rendono una piacevole soluzione per il proprio giardino o balcone, molteplici sono i benefici che essa porta alla salute umana.

Originaria dell’area mediterranea, la lavanda predilige terreni asciuti e calcarei mentre si adatta bene anche ai suoli alcalini. Ne esistono varie specie, seppure la più utilizzata è quella conosciuta con il nome scientifico di Lavandula officinalis (la cui crescita spontanea è diffusa in tutta Italia).

Si tratta di una pianta perenne cespugliosa, la cui altezza può arrivare fino a circa un metro. L’inflorescenza raggiunge in media i 10 centimetri circa, contraddistinta da un colorito azzurro-violaceo e un profumo estremamente riconoscibile. L’utilizzo in fitoterapia prevede l’impiego esclusivo delle sue sommità fiorite, la cui raccolta viene effettuata tra luglio e settembre.

Lavanda, fiori di campo
Fonte: Lavander field at end of June | Shutterstock

Proprietà curative e benefiche

Alla lavanda viene innanzitutto riconosciuta un’azione benefica nel trattamento degli stati d’ansia, dello stress e dell’insonnia. A confermare tale indicazione anche un recente studio condotto dalla Medical University of Vienna, che ha giudicato questa pianta aromatica più efficace dei farmaci per il trattamento dei disturbi ansiosi.

L’azione calmante della lavanda viene indicata come utile anche per il trattamento di affezioni a carico del sistema nervoso ed è utilizzata in caso di vertigini, emicranie e mal di testa di origine nervosa.

L’impiego di questa pianta aromatica viene consigliato anche in presenza di spasmi addominali, ridotti sfruttando proprietà carminative e antispasmodiche. A tali proprietà si aggiungono quelle balsamiche, in grado di fornire supporto in presenza di raffreddore, tosse e catarro.

Importanti sono anche le possibilità offerte dalla lavanda per quanto riguarda l’uso esterno. L’olio essenziale di lavanda può essere utilizzato per calmare il prurito generato da punture di insetto o per lavare piaghe e ferite (sempre diluito e non applicato puro). Le proprietà sfruttate in questi casi sono quelle antibatteriche, cicatrizzanti, decongestionanti, analgesiche e antinfiammatorie.

L’utilizzo della lavanda è infine indicato anche per alcune necessità non direttamente legate alla salute. Ad esempio è possibile riempire alcuni sacchetti di cotone con dei fiori essiccati di lavanda e porli all’interno del proprio armadio, tenendo così le tarme dai propri vestiti.

Possibile anche utilizzare dei batuffoli di cotone sui quali si lasceranno cadere alcune gocce di olio essenziale, utile anche per donare un piacevole e rilassante profumo alla casa.

Lavanda
Fonte: Lavender flore and lavender bath salt | Shutterstock

Significato

Conosciuta già dalle popolazioni dell’Antica Roma e dell’Antica Grecia, la lavanda veniva utilizzata per la realizzazione di talismani e incantesimi d’amore, oltre che per profumare l’acqua delle terme utilizzata per bagni rilassanti e ristoratori.

Uno dei suoi possibili significati fa riferimento proprio a questo utilizzo, che vede la pianta utilizzata proprio per “lavare”.

Un’altra possibilità è quella più strettamente legata al linguaggio dei fiori, che vede la lavanda associata al ricordo, piacevole, di un amore passato: un’interpretazione che porta con sé un’impronta di nostalgia e solitudine.

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