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Lanugine nell’ombelico: perché si forma

La lanugine ombelicale si forma per un fenomeno del tutto naturale, soprattutto negli uomini maggiormente irsuti: ecco per quale singolare ragione.

Lanugine nell’ombelico: perché si forma

Fonte immagine: yktr via iStock

È sicuramente capitato a molti di trovare adagiata nell’ombelico della lanugine, una fibra morbida e dalle tonalità scure dalla dubbia origine. Un fenomeno assai frequente, che coinvolge più gli uomini che le donne, e di certo curioso per la sua natura. Quale processo porta all’accumulo di queste fibre nell’ombelico, quale possibile utilità possono avere questi residui e, ancora, come sono stati scoperti?

Per quanto possa sembrare una domanda banale, la presenza di lanugine nell’ombelico è stata a lungo studiata dalla scienza, portando a delle evidenze del tutto interessanti, quasi sorprendenti. Prima di cominciare, è bene sottolineare come si tratti di un fenomeno del tutto naturale, per nulla connesso a una scarsa igiene personale, e ovviamente innocuo. Sebbene alcune leggende popolari associno la presenza di fibre a segnali funesti e malattie, nessuna di queste credenze ha fondamento.

Lanugine nell’ombelico: perché si forma?

Ombelico

L’apparizione di lanugine all’interno dell’ombelico è un fenomeno decisamente diffuso, sia negli uomini che nelle donne, sebbene nel genere maschile la formazione di residui in questa parte del corpo sia molto più frequente. Dall’aspetto di una pallina, si tratta di un accumulo di materiale fibroso e morbido, normalmente di colore scuro, più raramente di tinte appariscenti. Si deposita all’interno della cavità dell’ombelico e può essere facilmente rimosso con le dita o, ancora, con un piccolo getto d’acqua.

In uno studio condotto nel 2001 dall’Università di Sydney, sulla base di 5.000 campioni di lanugine ombelicale, è stata analizzata la composizione di questa sostanza fibrosa. Si tratta perlopiù di un accumulo di fibre tessili, quindi provenienti dagli abiti, legate con peli e cellule morte. Così come ha spiegato Karl Kruszelnicki, a capo della ricerca, la formazione della lanugine ombelicale è però del tutto singolare. Difficilmente le fibre tessili provengono dallo sfregamento dei vestiti sull’addome, come nel caso di magliette o camicie, bensì dalla biancheria intima. Considerato come la parte più bassa dell’addome e l’inguine siano maggiormente ricche di peli rispetto ad altre zone del corpo, piccoli frammenti tessili rimangono intrappolati e, con lo sfregamento, risalgono verso l’altro. Incontrando la cavità ombelicale vi ricadono all’interno, dove poi si aggregano alle comuni cellule morte della pelle e a residui di peli. Dalle analisi, è inoltre emerso come il peso medio di ogni singolo batuffolo di lanugine sia di poco meno di 2 milligrammi.

Perché gli uomini ne sono più colpiti?

Ombelico

Come probabilmente già noto, la presenza di lanugine ombelicale è maggiormente diffusa fra la popolazione maschile, sebbene quella femminile non ne sia esente. Gli uomini tendono a trovare dei batuffoli con una certa costanza e, in alcuni casi, anche a cadenza quotidiana, indipendentemente dal livello di igiene del singolo.

Il fatto che gli uomini ne siano maggiormente colpiti ha, come evidenziato dal precedente studio, una ragione del tutto semplice: il genere maschile, infatti, è geneticamente portato a un più diffuso sviluppo dei peli inguinali e addominali rispetto alle donne, moltiplicando così l’effetto di sfregamento con gli abiti. Si è già appurato come le fibre tessili, che vanno poi a mescolarsi con frammenti di peli e cellule morte, provengano perlopiù dalla biancheria intima. A contatto con la pelle, dato lo sfregamento dovuto ai movimenti quotidiani, tali fibre vengono spinte proprio dalla presenza dei peli, che le trattengono impedendo loro di cadere verso il basso. Non a caso, è stato evidenziato come gli uomini naturalmente glabri o sottoposti a regolare depilazione vedano ritmi molto più lenti di formazione dei batuffoli.

Trattandosi di un elemento innocuo, non esistono rimedi naturali per eliminare il fenomeno: è sufficiente rimuovere quanto di accumulato con la normale igiene quotidiana. In caso l’apparizione dei batuffoli non fosse comunque tollerata, l’unico aiuto può provenire dalla depilazione: non sarà sufficiente provvedere all’operazione solo sull’addome, ma bisognerà proseguire fino all’inguine, affinché le aree più irsute rimangano al di sotto dell’orlo elastico della biancheria.

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