Greenstyle Ambiente In Germania è boom di rinnovabili e le emissioni di CO2 si dimezzano

In Germania è boom di rinnovabili e le emissioni di CO2 si dimezzano

La Germania a due velocità sulla questione climatica, ma capofila per quanto riguarda le energie rinnovabili. Le stime di Agora Energiewende mostrano come la nazione abbia ridotto le emissioni di CO2 del 46% nel 2023, rispetto agli standard degli anni '90. Il merito è della minore domanda energetica, ma soprattutto del boom nella conversione al fotovoltaico e all'energia eolica.

In Germania è boom di rinnovabili e le emissioni di CO2 si dimezzano

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Il 2023 è stato un anno luminoso per la Germania, dove il boom di energie rinnovabili ha determinato un dimezzamento delle emissioni di CO2. Le stime di Agora Energiewende, centro studi che fornisce consigli e suggerimenti per la neutralità carbonica, non lasciano spazio a dubbi. I dati mostrano i numeri più bassi degli ultimi 70 anni.

Ma la nazione ha ancora strada da fare in ambito di protezione climatica e a dirlo è Simon Müller, che identifica il paese come uno scenario a due velocità per quanto riguarda la decarbonizzazione. Il Presidente di Agora Energiewende premia infatti i risultati tedeschi, ma non omette le mancanze in termini di politiche ambientali. E non solo.

Da una parte la Germania ha infatti stabilito un record importante per quanto riguarda il calo di emissioni di anidride carbonica, grazie all’aumento di fotovoltaico ed eolico. Ma trasporti ed edilizia restano indietro sugli obiettivi climatici, dove invece non si registrano i risultati sperati.

Va meglio il settore industriale, dove Agora Energiewende ha calcolato una riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 12% inferiori rispetto al 2022. Se il paese stanzierà nel 2024 i finanziamenti necessari per migliorare la propria condizione in termini di neutralità climatica, potrebbe diventare un ottimo esempio per le altre nazioni.

Germania boom rinnovabili
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Germania e boom di energia solare ed eolica

Lo avevamo accennato prima e lo ribadiamo: il 2023 è stato un anno splendente per la Germania, nel vero senso del termine. Se anche le ore di luce siano state di meno rispetto al 2022, gli impianti fotovoltaici installati hanno prodotto 61 terawattora di elettricità, uno in più rispetto all’anno precedente. Un dato che nasconde un successo non indifferente.

Di fatti, i numeri dimostrano come l’espansione del solare tedesco abbia superato le aspettative e gli obiettivi fissati per il 2030. Ma è la produzione di energia eolica il vero traguardo, anche in questo caso superando i migliori scenari immaginati.

Con 138 terawattora prodotti, il vento è rimasto la principale fonte di elettricità, surclassando tutte le centrali elettriche a carbone della Germania. E sebbene gli obiettivi di capacità eolica fissati siano di 7,7 gigawatt per il 2024, ancora lontani dai 2,9 del 2023, i permessi approvati per i progetti eolici sono aumentati.

Il carbone in calo e le emissioni di CO2 dimezzate

Le emissioni di CO2 derivanti dalla produzione di elettricità per il 2023 sono diminuite in Germania di 46 milioni di tonnellate, meno della metà del livello registrato nel 1990. Il calo si è visto anche rispetto al 2022, con un onorevole 21% in meno. Il risultato è dovuto soprattutto al crollo della produzione di energia elettrica a carbone.

L’anno scorso le emissioni di gas serra sono infatti scese a 673 milioni di tonnellate di anidride carbonica, registrando il dato più basso degli ultimi 70 anni. Ma non solo, in quanto sono state anche di circa 49 milioni di tonnellate inferiori all’obiettivo annuale di 722 milioni di tonnellate di CO₂ stabilito dalla legge sulla protezione del clima.

Il risultato ha diverse componenti, tra cui il calo della richiesta di energia elettrica e l’aumento delle fonti di energia rinnovabile. Ma va anche ricercato nella crisi dell’industria pesante, in quanto gli scenari internazionali hanno determinato una diminuzione della produttività e, di conseguenza, una riduzione delle emissioni.

Le parole di Simon Müller:

Il 2023 è stato un anno a due velocità per quanto riguarda la protezione del clima in Germania: il settore energetico ha ottenuto un successo in termini di politica climatica con il suo livello record di nuove energie rinnovabili, avvicinandoci all’obiettivo del 2030. Ma non consideriamo sostenibili le riduzioni delle emissioni riscontrate nel settore industriale. Il calo della produzione dovuto alla crisi energetica indebolisce la base industriale della Germania. Se nel futuro le emissioni fossero solo spostate all’estero non ci sarebbero benefici per il clima

E ancora:

Nel prossimo anno diventa necessario rafforzare le tendenze positive nella diffusione delle energie rinnovabili. L’industria ha bisogno di condizioni adeguate per poter investire in Germania, ad esempio nella produzione di acciaio a impatto climatico zero e nel passaggio dal gas all’elettricità per il calore di processo. Nel settore edilizio le misure concordate dovranno essere attuate con risolutezza nel 2024. E i trasporti richiedono una correzione politica fondamentale per ottenere una svolta verso una mobilità rispettosa del clima

Il 2024 è solo agli inizi, vedremo se la Germania meriterà la corona di capofila della transizione energetica europea o altre nazioni più green la supereranno nel corso di questo anno.

 

Via | Agora Energiewende

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