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Fotovoltaico, GTM: in crescita nel 2017, presto sorpasso su nucleare

GTM Research diffonde le nuove previsioni sull'andamento del fotovoltaico nel 2017, ecco le stime e le previsioni fino al 2022.

Fotovoltaico, GTM: in crescita nel 2017, presto sorpasso su nucleare

Fonte immagine: Shutterstock

Fotovoltaico ancora in crescita e numeri positivi per il 2017 secondo GTM Research. Nel nuovo report diffuso dall’agenzia, intitolato “Global Solar Demand Monitor”, l’energia solare sembra in grado di superare i timidi orizzonti prospettati a inizio anno e proiettarsi verso il sorpasso (in termini di capacità cumulativa) nei confronti del nucleare.

Stando ai nuovi dati GTM la nuova capacità solare relativa al 2017 sarà di 81 GW, con un tasso di crescita rispetto allo scorso anno del 4%. Un incremento inferiore a quanto registrato tra il 2015 e il 2016, quando la percentuale fu del 55%. Le previsioni future riferiscono invece di un aumento medio annuo del 6,7%, con un traguardo di 570 GW che verrà raggiunto tra il 2017 e il 2022 (andando a sommarsi a quanto ottenuto finora, per un totale stimato intorno agli 870 GW).

Un vero e proprio confronto diretto quello che si prospetta tra fotovoltaico e nucleare, prosegue GTM Research, che potrebbe vedere già nel 2017 l’aggancio del solare all’atomo in termini di potenza totale installata: entrambi dovrebbero attestarsi, a livello mondiale, intorno ai 390 GW.

A sostenere la sopravvivenza delle centrali nucleari è per il momento soltanto la maggiore produzione effettiva: se da un lato l’atomo incide per l’11% sulla generazione complessiva, il fotovoltaico lo fa per appena il 2%. A fronte di questo però è opportuno sottolineare i sempre maggiori costi/tempi di realizzazione dei nuovi impianti atomici e la scarsa fiducia nella sicurezza delle vecchie strutture.

Guardando alla provenienza geografica di tali nuove installazioni a guidare la fila si confermerà la Cina, che per il solo 2017 contribuirà con ulteriori 30 GW di potenza. In forte crescita anche l’India, che potrebbe far registrare un +90% di nuova capacità rispetto al 2016. Sarà lo stallo generato dalla questione dazi antidumping a imporre, con molta probabilità, un rallentamento al fotovoltaico USA.

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