Greenstyle Ambiente Inquinamento Quali sono i fiumi più inquinati d’Italia?

Quali sono i fiumi più inquinati d’Italia?

Quali sono i fiumi più inquinati d'Italia? Dalla Lombaria all'Abruzzo, fino alla Calabria e alla Campania, i corsi d'acqua contaminati sono ancora troppi. Più del 50% dei fiumi d'Italia è altamente inquinato, e ciò comporta gravi conseguenze non solo dal punto di vista ambientale, ma danneggia anche la salute di animali e persone.

Quali sono i fiumi più inquinati d’Italia?

Fonte immagine: iStock

Quali sono i fiumi più inquinati d’Italia? Quando si parla di inquinamento delle acque, di solito ci vengono in mente mari e oceani contaminati da plastiche e microplastiche. In realtà, però, anche i fiumi d’Italia e del mondo sono molto inquinati, tanto che il WWF ha rivelato che solamente il 45% delle nostre acque “versa” in buone condizioni da un punto di vista ecologico e ambientale.

Ciò significa che il 55% delle acque è, al contrario, inquinato in maniera allarmante.

Non stiamo parlando “solamente” di rifiuti abbandonati sulle rive dei laghi o dei fiumi. Il problema è ben più ampio e molto più profondo, e può minare sia la salute del nostro pianeta che quella delle persone che vivono nei pressi dei corsi d’acqua più inquinati del nostro Paese.

In questo articolo vedremo da vicino quali sono le cause dell’inquinamento dei fiumi, le conseguenze, e quali sono i fiumi più inquinati d’Italia.

Quali sono le cause dell’inquinamento dei fiumi?

Vediamo innanzitutto cosa inquina un fiume. Il problema non è legato solamente all’incivile abitudine di gettare immondizia nell’ambiente. Questa, purtroppo, rappresenta solo una parte del problema.

Ad inquinare i fiumi sono soprattutto gli scarichi fognari, l’immissione di sostanze illegali, liquami e altri materiali o sostanze nelle acque, gli scarichi agricoli e industriali, i prodotti fitosanitari, antiparassitari, fertilizzanti e pesticidi, che danneggiano in modo spesso irreparabile la flora e la fauna acquatica.

A tutto questo si aggiunge spesso l’inadeguata efficienza dei sistemi di depurazione delle acque, o la completa mancanza di tali sistemi.

inquinamento fiume uccello
Fonte: iStock

Le conseguenze dell’inquinamento fluviale

Tutto ciò comporta gravi conseguenze non solo per la biodiversità delle zone fluviali, ma anche per la salute delle persone. Vivere nei pressi dei fiumi più inquinati del mondo comporta spesso un maggior rischio di sviluppare tumori, malformazioni fetali, disturbi del sistema endocrino e altre gravi condizioni mediche.

Insomma, quando avveleniamo i nostri fiumi, non danneggiamo “solo” l’ambiente. Danneggiamo anche noi stessi.

Com’è facile immaginare, inoltre, l’inquinamento dei fiumi non rappresenta un problema fine a se stesso. Dai fiumi, i materiali inquinanti arrivano direttamente nei mari e negli oceani. Montagne di plastica e microplastiche, scarichi agricoli, industriali, e persino contaminanti chimici e radioattivi danneggiano e contaminano anche questi ecosistemi.

Ma vediamo quali sono i corsi d’acqua più problematici del nostro Paese. Da Nord a Sud, gli esempi di inquinamento fluviale sono purtroppo moltissimi.

Quali sono i fiumi più inquinati in Italia?

fiume sarno inquinamento
Fonte: iStock

Il primato di questa ben poco lusinghiera classifica va al fiume Sacco nel Lazio, ma tra i fiumi più inquinati vanno annoverati anche il fiume Lambro in Lombardia o il Sarno in Campania. Vediamo più da vicino quali problematiche affliggono questi e altri corsi d’acqua del Bel Paese.

Fiume Sacco: il più inquinato d’Italia

Il fiume Sacco è considerato il fiume più inquinato d’Italia. Questo corso d’acqua si dirama tra la provincia di Roma e quella di Frosinone, e durante il suo tragitto incontra numerose industrie specializzate nell’utilizzo di acido solforico e composti chimici impiegati nel settore agricolo e industriale.

Fiume Lambro in Lombardia

Un altro fiume fortemente inquinato è il Lambro, in Lombardia, le cui acque vengono quotidianamente contaminate dagli scarichi industriali e da inefficienti sistemi di trattamento delle acque reflue.

Fiume Olona in Lombardia

Sempre in Lombardia si trova un altro fiume altamente inquinato, l’Olona, anch’esso deturpato e contaminato dall’enorme mole di scarichi industriali e urbani riversata nelle acque.

In diverse occasioni, l’Olona ha suscitato preoccupazione per l’alto tasso di inquinamento, che ha portato alla morte di moltissimi pesci e altre creature.

fiume inquinato
Fonte: iStock

Il Sarno in Campania

Nella classifica dei fiumi più inquinati d’Italia, svetta purtroppo anche il Sarno, corso d’acqua della Campania tristemente noto per essere uno dei siti più inquinati del mondo, una vera e propria minaccia non solo per la flora e la fauna locale, ma anche per i cittadini che vivono nelle zone limitrofe.

Ad inquinare il Sarno sono perlopiù gli scarichi delle industrie del pomodoro. Le acque del Sarno sono solitamente maleodoranti e torbide, marroni, con schiuma e bolle.

Fiume Aterno-Pescara (Abruzzo)

Lasciamo la Campania e spostiamoci più a Nord, in Abruzzo, dove a suscitare preoccupazione è, invece, il fiume Aterno-Pescara, il più lungo e probabilmente anche il più inquinato della Regione, a causa degli scarichi di origine agricola e industriale.

Fiume Po

Anche il fiume Po, noto come uno dei più importanti fiumi del nostro Paese, è considerato uno dei corsi d’acqua altamente inquinati, a causa degli scarichi legati alle attività industriali e agricole. Tra le acque del Po, però, si trovano anche plastiche e microplastiche, residui di detersivi, scarichi fognari e persino rifiuti pesanti.

Fiume Oliva (Calabria)

Terminiamo la nostra lista dei fiumi più inquinati d’Italia (ma com’è facile intuire, l’elenco potrebbe non finire mai) con l’Oliva, in Campania. Tra le acque di questo fiume si trovano rifiuti radioattivi e metalli pesanti pericolosi per la salute dei cittadini e per l’intero ecosistema acquatico.

Fonti

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Acque reflue: cosa sono e i trattamenti di depurazione
Ambiente

Le acque reflue sono i liquidi derivanti dalle comuni attività domestiche, industriali o agricole. Il loro smaltimento incontrollato può causare danni ambientali, per questo esiste una severa normativa che prevede efficaci trattamenti di depurazione volti a rimuovere inquinanti al loro interno. La prima fase della depurazione prevede la separazione tra solidi e liquidi, il trattamento chimico rimuove le sostanze indesiderate. La depurazione biologica coinvolge organismi viventi.