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Case sotterranee: il futuro dell’edilizia sostenibile?

Si diffondono i progetti di abitazioni costruite sotto terra: gli architetti giurano che oltre a costare poco, sono efficienti e confortevoli

Case sotterranee: il futuro dell’edilizia sostenibile?

La soluzione migliore per una casa ecosostenibile e a basso costo? Vivere sotto terra. L’ultima tendenza in fatto di abitazioni a basso impatto ambientale sono gli alloggi sotterranei, realizzati a partire da grotte naturali oppure in cavità scavate appositamente. In entrambi casi, si tratta di soluzioni ad alta efficienza energetica e, soprattutto, molto più confortevoli di quanto di potrebbe credere.

Rispetto alle abitazioni fuori terra, in una casa sotterranea la spesa energetica per riscaldamento e raffreddamento è più bassa, grazie alla temperatura stabile del sottosuolo e al maggiore grado di isolamento garantito dal fatto stesso di trovarsi sotto terra. Utilizzando anche un impianto per la produzione di energia solare, è possibile azzerare completamente il costo della bolletta e rendere la casa autosufficiente dal punto di vista energetico.

Ma quanto costa realizzare un’abitazione del genere? Meno di quanto si possa pensare, dal momento che la costruzione si riduce soprattutto a uno “scavo” e il materiale sbancato, tra l’altro di origine naturale, può essere riutilizzato per la fabbricazione. Ls posizione interrata, inoltre, assicura una protezione maggiore dagli eventi atmosferici.

Quanto alla luce, esistono diverse tecnologie che permettono di ovviare al problema, convogliando la luce naturale negli spazi abitativi sotto terra. Anzi, secondo alcuni progettisti, la luce in questi casi è ancora più intensa che nelle case tradizionali, perché arriva direttamente dal soffitto, piovendo verticalmente nelle stanze.

Al di là della convenienza energetica, la nuova tendenza delle dimore “underground” si è sviluppata soprattutto per rispondere alle esigenze del mercato immobiliare, in particolar modo in quelle città dove la pressione demografica è in aumento e la disponibilità di case continua a diminuire. Come a Città del Messico, dove uno studio di architettura ha ideato Earth Scraper, un edificio sotterraneo in grado di svilupparsi per 35 piani, con spazi verdi e un’illuminazione il più possibile simile alla luce naturale.

Il sottosuolo, insomma, sembra destinato a diventare l’ultima frontiera dell’edilizia sostenibile, se non altro perché la superficie terrestre è ormai stata in larga parte sfruttata. Forse non sarà facile convincere la gente e vivere sotto terra, ma i designer giurano che i benefici sono di gran lunga superiori ai costi e ai disagi. Resta solo da capire se, a lungo andare, la colonizzazione degli spazi sotterranei non rischi di rivelarsi un boomerang per gli equilibri ambientali del pianeta.

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